Persone & Organizzazioni
Firmate per la tutela dei beni comuni!
Comitato beni pubblici e comuni Stefano Rodotà
Il Comitato di Difesa dei Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà” si pone l’obiettivo di riportare al centro del dibattito Nazionale la questione dei “BENI COMUNI”, attraverso il progetto di legge di iniziativa popolare, depositato in Cassazione il 18 Dicembre 2018, riprendendo il testo originale del disegno di legge Rodotà.
E’ in quest’ottica che invitiamo tutti i cittadini ad aderire all’iniziativa e a promuovere la raccolta firme. Per i residenti nel Comune di Cagliari i moduli per la raccolta delle firme sono disponibili presso le sedi comunali decentrate sul territorio (ex circoscrizioni comunali), che rimangono aperte al pubblico nei giorni e negli orari più avanti segnalati.
L’iniziativa a Cagliari è sostenuta dalle riviste online Aladinpensiero, Democraziaoggi, il manifesto sardo.
Documentazione pertinente:
il testo di legge d’iniziativa popolare
I materiali informativi, sono disponibili al seguente link: http://www.aladinpensiero.it/?p=95675;
La data per la pubblicazione all’albo pretorio del Comune è (fino al) 30/07/2019;
La data di scadenza per la raccolta firme è 30/07/2019.
CAGLIARI: orari apertura uffici per la raccolta delle firme. [segue]
Messaggio dei Vescovi sardi per un impegno corale per risollevare le sorti della Sardegna. Un pressante appello ai cattolici perché si impegnino in politica
Lavoro: vescovi sardi, “si creino tutte le condizioni per favorire la piena occupazione” soprattutto dei giovani. Molti i temi affrontanti, tra i quali il Reis, del quale viene richiesto un miglioramento per contrastare la crescente povertà e un impegno più deciso per i migranti. Infine un passaggio chiave del messaggio: un pressante appello ai cattolici perché si impegnino in politica. 29 ottobre 2018 – MESSAGGIO
Politica: vescovi sardi, “cattolici siano disponibili a candidarsi. Dottrina sociale patrimonio per una fattiva costruzione del bene comune”
“Come vescovi siamo chiamati a ribadire la necessità di un impegno incessante delle istituzioni politiche affinché si creino tutte le condizioni atte a favorire la piena occupazione”. Lo scrivono i vescovi delle diocesi sarde in un messaggio diffuso ad un anno dallo svolgimento a Cagliari della 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani. “Nella nostra responsabilità di vescovi – affermano – riteniamo opportuno e doveroso intervenire per richiamare le nostre Chiese, ma anche le Istituzioni politiche e sociali, nonché tutte le persone di buona volontà, a non lasciar cadere nel vuoto le sollecitazioni e le proposte emerse in quell’occasione”. Tra le preoccupazioni individuate, c’è “anzitutto il persistere della crisi occupazionale, sia con riferimento al lavoro che si sta perdendo – resta importante la ricorrente verifica sulla utilità e la valorizzazione delle industrie – e a quello esistente, quando precario, insalubre, non adeguatamente retribuito, sia per quanto attiene il non semplice ingresso dei giovani nel mercato del lavoro”. E se “il lavoro è necessario non solo come mezzo di sussistenza ma anche come condizione imprescindibile per conferire dignità alla persona umana”, i vescovi sottolineano che “il mercato del lavoro in Sardegna continua ad essere caratterizzato da minori opportunità lavorative per gli individui più qualificati”. “Il lavoro – ammoniscono – va assicurato a tutti come via di piena realizzazione personale e integrazione sociale”. In particolare, i vescovi chiedono che “si agisca per favorire l’occupazione dei giovani sardi”. [segue]
Incontro-dibattito sul Lavoro del 5 ottobre 2018: gli interventi
I contributi già pubblicati (in forma sintetica):
- Andrea Pubusa;
- Luisa Sassu;
- Gabriella Lanero;
- Silvano Tagliagambe;
- Gianfranco Sabattini; – Gianna Lai.
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Domani
Oggi giovedì 11 ottobre 2018
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Gli Editoriali di AladinewAladinAladinpensiero
INTERNAZIONALE. La Cina investe in (si prende l’?) Africa.
—————————————————–Emergenza ———–
ALLARME MALTEMPO – Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle popolazioni cosi gravemente colpite da condizioni meteo avverse. Dopo la grande sete delle passate stagioni, quando si invocava la pioggia perfino con le processioni religiose, è arrivata la grande abbondanza di pioggia con effetti catastrofici. Al momento non si registrano vittime, e questa è già una grande fortuna. I danni sono ancora da valutare ma saranno certamente di grande entità. In questi giorni non servono analisi e valutazioni sulla scarsa attenzione alle strutture viarie e al governo del territorio, ci sarà tempo per parlarne. Ora è il tempo della solidarietà e dell’aiuto materiale e morale. Dovremo sentirci uniti nel richiedere a politici e funzionari da fare quanto in loro potere per tutelare la sicurezza della gente e il ripristino di condizioni di vita migliori, appena possibile. Si comincia ad avere notizia di episodi spontanei di grande solidarietà attivate da privati (locali aperti per ospitare i viaggiatori, offerte di aiuto e servizi). I Sardi sapranno fare la loro parte. Un abbraccio a tutti.(Lettori/vt).
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Canea reazionaria per 780 euro agli indigenti ed altro. Che fare?.
11 Ottobre 2018
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
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In argomento un intervento del direttore di Aladinews*.
Suvvia! Il reddito di cittadinanza bollato come la rovina dell’Italia!
Intervengo limitatamente alla questione del “Reddito di cittadinanza”, associandomi allo stupore (si fa per dire) e alla stigmatizzazione di Andrea Pubusa (su Democraziaoggi) per la reazione a questa misura da parte di “istituzioni europee e internazionali, grandi gruppi editoriali e destra”, uniti in una “canea reazionaria per 780 euro agli indigenti”. Purtroppo a questi si aggiungono anche intellettuali progressisti di area cattolica, cito per tutti il prof. Leonardo Becchetti (http://www.aladinpensiero.it/?p=87954), che arriva addirittura a dare ragione a Renato Brunetta (intervistato dal quotidiano cattolico Avvenire del 28 settembre 2018.), che della manovra governativa boccia, guarda caso, soprattutto e in modo puntiglioso il “reddito di cittadinanza”, additato come sicuro responsabile della imminente rovina dell’Italia. In questo dimostrando ignoranza e malafede. [segue]
E’ online il manifesto sardo duecentosessantanove
Il numero 269
Il sommario
Le bambine del ‘68 (M. Tiziana Putzolu), Turchia e dintorni. Origini del nazionalismo turco (Emanuela Locci), Stop alla proposta di legge regionale sarda sul governo del territorio, la legislatura finisce qui (Stefano Deliperi), Curare le ferite della sinistra e ripartire senza bandierine (Marco Revelli), L’epilogo malinconico della legge urbanistica (Alan Batzella e Sandro Roggio), La “dignità del lavoro” non può essere garantita dalla flessibilità occupazionale (Gianfranco Sabattini), Una brutta manovra da non sottovalutare (Alfonso Gianni), Manifesto per la 17° marcia della pace Gesturi Laconi (red), Festa dei popoli 2018 (red), La paura ha sempre un biscotto in tasca (Rita Sedda).