Cronache da Ichnusa
MERAVIGLIE DI SARDEGNA!
Il nuraghe Losa, situato nelle campagne del comune di Abbasanta, è uno dei più importanti e meglio conservati monumenti nuragici.
Il mastio risale al XV – XIII secolo a.C., mentre il bastione, l’antemurale e la cinta muraria risalgono al XIII – fine XII.
Già nella prima età del Ferro i reperti evidenziano una frequentazione del sito in diminuzione che però non cadde del tutto in disuso.
Fu utilizzato anche per scopi funerari come attestano i reperti del VII-VIII secolo. (segue)
LA SARDEGNA OGGI. LUTTO E RIFLESSIONE
Alluvione in Sardegna, un disastro previsto e prevedibile
L’alluvione che ha messo in ginocchio la Sardegna: un dramma previsto da tempo, in base ad alcuni dati forniti dall’Ordine dei Geologi della Sardegna. Ancora una volta si arriva dopo con misure di emergenze e si trascura la prevenzione e il monitoraggio del territorio. Approfondimenti su
La TAVOLOZZA di LICIA
Dolianova: Retablo di San Pantaleo (sec.XV). Bellissimo retablo (cioè dipinto su tavola suddiviso in vari scomparti) mancante di alcune parti, che mostra, al centro,il santo con la sua “attrezzatura” da medico. Probabilmente il serpente è un suo “attributo”, essendo fin dall’antichità il simbolo di Esculapio, dio della medicina. (I serpenti sono ancora simbolo di farmacia e medicina).
Il retablo “racconta”, nelle 4 tavole laterali, alcuni episodi della vita del santo. In alto la Vergine col Bambino. Mancano predella e polvaroli.
E’ uno degli esempi più belli dell’arte del XV se. in Sardegna.
San Pantaleo di Dolianova: particolare di un capitello…
La TAVOLOZZA di LICIA
La TAVOLOZZA di LICIA
Chiese Romaniche della Sardegna: San Pietro di Bulzi (SS),
sec. XII, stile romanico-pisano.
La basilica di S.Pietro domina la vallata del Rio Silanis, in un sito di notevole bellezza paesaggistica. Costruita con pietra calcarea bianca e trachite violacea; la pianta è a croce commissa; la facciata a capanna.
Detta anche “S. Pietro delle immagini” perchè sopra l’architrave centrale è scolpito un gruppo di tre personaggi misteriosi… o forse perchè al suo interno si trovava un gruppo statuario ligneo del 1200 (il compianto sul Cristo morto, ora trasportato altrove per ragioni di sicurezza…).
LA TAVOLOZZA di LICIA
Chiese romaniche della Sardegna: Santa Maria di Uta (sec. XII). Costruita dai monaci Vittorini (ordine benedettino) di Marsiglia, Facciata, in origine, a salienti, venne manipolata sulla sommità per l’ inserimento del campanile “a vela”.
S.Maria di Uta -parte absidale. Sec. XII – costruita in conci di pietra calcarea bianca, è famosa per le numerosissime varie sculture delle mensole su cui “scaricano” gli archetti pensili delle fiancate, della facciata e della zona absidale.
La TAVOLOZZA di LICIA
Chiese romaniche della Sardegna: San Nicola di Ottana (1160)
Sorge su una altura, risplendente dei colori della trachite nera e violacea. Splendida facciata a capanna, pianta mononavata a croce commissa, coperta da un soffitto a capriate, mentre il transetto, presenta una copertura a volta a botte. Un tempo era cattedrale… cioè sede vescovile.
Ottana: di fronte alla cattedrale romanica, le torri della “cattedrale nel deserto”…
La TAVOLOZZA di LICIA
La TAVOLOZZA di LICIA e la LAMPADA di ALADIN
S.Giovanni di Sinis: Basilica Bizantina/protoromanica
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Il servizio fotografico della giornata di Dietrich Steinmetz.
La TAVOLOZZA di LICIA e gli OCCHIALI di PIERO… verso la notte
Cronache da Ichnusa: Ascolta, si fa sera…
CITAZIONE DELLA SERA
Le giornate andavano accorciandosi, la luce diminuiva rapidamente: verso la fine del pomeriggio il cuore mi si faceva pesante. Eravamo assaliti dal primitivo terrore dei nostri antenati che durante i mesi autunnali vedevano il sole ogni giorno spegnersi un poco prima.
“Domani scomparirà per sempre”, dovevano pensare…
(Nikos Kazantzakis Νίκος Καζαντζάκης)
Δεν ελπίζω τίποτα, δε φοβούμαι τίποτα, είμαι λέφτερος.
Non spero nulla. Non temo nulla. Sono libero.