Anniversari
A ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci. Antonio Gramsci ci appartiene, teniamocelo stretto
di Piero Marcialis
Il titolo di questo contributo suggerisce già che non è mia intenzione di intrattenervi con un discorso di tipo teorico-politico, ma semplicemente di illustrare come nella vita di ciascuno di noi, nella mia vita in questo caso, si insinua e si intreccia la storia, la parola, la biografia di un grande personaggio come Gramsci.
Gramsci sardo, gobbo, comunista, assassinato per le sue idee.
Ucciso dal fascismo, ma anche a lungo oscurato in epoca democratica e repubblicana.
Oscurato della sua origine sarda, chissà perchè, e ancora troverete qualcuno che si meraviglia che un così grande pensatore sia nato in Sardegna;
oscurato, per educazione, della sua disgrazia di aver sofferto una malattia che lo rese gobbo;
oscurato, per convenienza politica, del suo essersi fatto comunista.
Perchè dico oscurato? Di un uomo che, con Dante Alighieri, è l’autore in lingua italiana più letto nel mondo?
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Quando i sardi respinsero i francesi
STORIA SARDA
Il 1° novembre 1792 I cagliaritani chiesero al viceré Balbiano (noto Baiocu, orbo di un occhio) che provvedesse a rifornire la città di frumento e di altri generi alimentari, in previsione di un possibile tentativo francese di occupare la città e quindi l’Isola.
Balbiano rifiutò arrogantemente, non era disposto a dar credito alle chiacchiere dei cagliaritani.
Un mese dopo, il 21 dicembre, apparve di fronte al golfo di Cagliari la flotta francese. Solo il maltempo allontanò le navi.
Due navi tornarono l’8 gennaio 1793 e occuparono Carloforte.
Quando a febbraio l’intera flotta bloccò il porto di Cagliari, furono i sardi a impedire la conquista dell’intera isola.
Un anno dopo, il 28 aprie 1794, cacciarono il viceré.
Così sia ancora di tutti gli arroganti al governo della Sardegna.
- Un dibattito sulla pagina fb di Piero.
Vittorio Foa
Ricordando un Maestro. Il 20 ottobre 2008 a Formia muore Vittorio Foa.
Nato a Torino il 18 settembre 1910, aveva 98 anni.
E’ sommario riassumere in poche righe una così lunga vita di impegno.
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12 ottobre
LA GATTA CHE SCOPRI’ L’AMERICA
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Belli miei, io son Lanterna, la gatta di Colombo, Cristoforo dico, l’Ammiraglio. Lui mi chiamo così quando mi vide e disse: “hai gli occhi che sembrano due fari nella notte. Stattene con me Lanterna“.
Lanterna, come sapete, è il nome del faro nel porto di Genova.
E questo la chiude con la storia che Cristoforo non fosse genovese.
Ho fatto con lui la grande traversata. Noi a bordo della Santa Maria.
Che bella nave! 150 tonnellate!
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Denis Diderot
FILOSOFI DA RICORDARE
Il 5 ottobre 1713 nasce a Langres, una delle cittadine più belle della Francia, Denis Diderot, filosofo illuminista, scrittore, enciclopedista.
Tra le sue opere memorabili: Giacomo il fatalista e il suo padrone, Il nipote di Rameau, Il paradosso sull’attore.
Per i suoi scritti patì anche il carcere.
Morì a Parigi il 31 luglio 1784, 5 anni prima di quella rivoluzione a cui l’Enciclopedia aveva forse dato qualche base culturale.
Storia sarda
IL DELITTO CAMARASSA
21 luglio 1668. Di ritorno in carrozza dalla festa del Carmine, diretto a Palazzo per la Carrer dels Cavaliers (oggi via Canelles) nel quartiere Castello, il marchese di Camarassa, vicerè di Sardegna, viene assassinato.
Il delitto avviene giusto un mese dopo l’assassinio del marchese di Laconi, Agostino di Castelvì, figura controversa, divenuto comunque esponente della nobiltà sarda in contrasto con l’autorità viceregia.
Per qualche mese si parla del delitto come esito di fatti erotici.
Il 26 dicembre giunge a Cagliari il nuovo vicerè, Francesco Tutavilla duca di S.Germano, che ristabilisce il potere della corona, intanto che accusa di congiura politica Iacopo di Castelvì, cugino di Agostino, Antonio Brondo fi Villacidro, Francesco Cao, Francesco Portoghese e Gavino Grixoni.
Piccoli grandi esempi
Il 31 gennaio 1968 l’isola di Nauru si dichiara indipendente dall’Australia.
E’ la più piccola Repubblica del mondo: 10mila abitanti in 21,4 km2.
Per l’indipendenza non servono grandi numeri e grandi estensioni, come sostengono quelli che preferiscono la dipendenza.
con gli occhiali di Piero…
ASSASSINATO DALL’OMOFOBIA
Il 30 novembre 1900 moriva tristemente a Parigi il poeta irlandese Oscar Wilde, aveva 46 anni.
con gli occhiali di Piero…
CONTRO IL MALOCCHIO
FUEDDA SARDU
PREGADORIA PO S’OGU PIGAU
Susanna at fattu a Sant’Anna,
Sant’Anna at fattu a Maria,
Maria at fattu a Gesus,
ogu pigau no bias prus.
Naraddi a mamma mia
chi andit a su mari
a bettiri trigu e sali
a bettiri sali e fogu
ca m’anti pigau a ogu.
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Storia sarda. 17 novembre 1850. Rivolta a Sedilo contro l’esattore regio. Il babbeo aveva ordinato il sequestro di pane, lardo e carne salata, risorse della povera gente.
con gli occhiali di Piero…
DIONIGI SCANO.
16 novembre 1949 muore, a Cagliari, Dionigi Scano, architetto e scrittore. Nato a Sanluri il 23 febbraio 1867, laureato a Torino e richiamato a Cagliari da Filippo Vivanet, fu autore dell’inventario dei beni artistici della Sardegna, di saggi sull’arte e sulla storia sarda, tra cui saggi su Sigismondo Arquer, su Giommaria Angioy, su Donna Francesca Zatrillas.
Consigliere comunale e assessore a Cagliari, restaurò la Torre di S.Pancrazio e progettò la costruzione del Museo Archeologico nazionale e di alcuni palazzi, tra cui la villa Pattarozzi e il palazzo Accardo.
CROBU (o Corbu ?) e GAIA primi rapiti in Sardegna.
SARDEGNA. PRIMI SEQUESTRI DI PERSONA
Il 16 novembre 1875 vicino a Nuoro una banda sequestrò l’avvocato Pasquale Crobu. Pagò un riscatto di 25 mila lire.
Era andata meglio ad Antonio Meloni Gaia, nobile mamoiadino. primo caso assoluto di rapimento in Sardegna.
Nel maggio dello stesso anno, forse dalla stessa banda, fu sequestrato mentre lavorava la propria vigna e fu condotto sul monte Gonare.
Qui i malviventi arrostirono una pecora (rubata, ovvio), la mangiarono, innaffiandola con vino abbondante, e ne offrirono al sequestrato, che in quel momento non aveva un grande appetito, poi tutti si addormentarono profondamente, tranne il rapito che ne approfittò per sciogliersi e fuggire.
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E I CARRI ARMATI SI SONO MOLTIPLICATI
Esattamente 1 anno fa
SERVITÙ MILITARI
Son contento che Pigliaru non ha firmato,
ma sento che ieri è sbarcato un carro armato.
con gli occhiali di Piero…
Il 15 novembre 1815 (altri dicono il 5) muore a Carloforte, dov’era nato, Vittorio Porcile, Maggiore Generale (vale Ammiraglio) della Marina Sarda.
Nato nel 1756, innovatore della Marina Sarda, vincitore di innumerevoli scontri contro i pirati barbareschi, sconfisse a La Maddalena la flotta francese il 22 febbraio 1793, primo sardo ad avere raggiunto il suo grado.
Purtroppo fu anche partecipe della repressione dei moti del 1802 nel Nord della Sardegna, animati contro i Savoia dal parroco di Torralba Francesco Sanna Corda e dal notaio cagliaritano Francesco Cilocco (vedi “Per una storia segreta della Sardegna fra Settecento e Ottocento, di F. Francioni).
Non servì tutto ciò ad evitare a Vittorio Porcile la sconfitta dai tanti mediocri del regno, per cui si ritirò a morire, quasi in disgrazia, a soli 59 anni, nell’isola natìa.
Cagliari gli ha dedicato una via di fronte al porto, quartiere Sa Marina.
con gli occhiali di Piero…
PAPA SARDO
Il 14 novembre del 461 un sardo viene eletto papa. E’ Hilarius, che mantiene il nome anche da pontefice. Papa non secondario, era stato segretario del grande papa Leone I, quello che fermò Attila, e di lui continuò la politica in un periodo difficile in generale e in particolare per la Chiesa di Roma.
Abbellì la città e per questo fu lodato e criticato. Non si sa molto di più, neppure il luogo preciso della sua nascita. Morì nel 468 e fu fatto santo.
E’ sepolto a Roma a S.Lorenzo fuori le mura.
L’Università di Cagliari ha nel suo stemma una tiara papale con la lettera H del nome Hilarius, omaggio al pontefice.
Dopo di lui solo un altro sardo ebbe l’onore del papato, Simmaco, che prese il nome da Simaxis, nel 498. Da allora più nessuno.
con gli occhiali di Piero…
S.ANTIOCO MARTIRE
Oggi (secondo altri il 13 dicembre) si commemora S.Antioco del Sulcis.
Nato in Cappadocia nel 95 dell’era cristiana, medico, fu arrestato per la sua propaganda della fede cristiana e condannato “ad metalla” nelle miniere del Sulcis, anche se forse non fu schiavo nelle miniere in quanto eremita in una grotta dov’era custodito dal soldato Ciriaco. Antioco commise l’errore di convertire anche il suo carceriere Ciriaco e quindi fu condannato a morte in quanto recidivo. Mori nel 127 e morendo invocò la benedizione divina sul popolo della Sardegna. Divenne così santo patrono della Sardegna, e tale risulta in un documento del Giudice di Cagliari (1520).
Tale gloria conserva ancora oggi, pur dovendola dividere non con S.Efisio, come alcuni credono, ma con la Madonna di Bonaria, che fu proclamata massima patrona della Sardegna nel 1907 da papa Pio X.
S.Antioco ha dato anche il suo nome all’isola e alla città del Sulcis, che gli dedica una sagra (siamo quest’anno alla 656ma edizione).
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80 MILIONI SUPERVELOCI
Nell’epoca dei tagli a tutto l’utile, al bello e al necessario, la Regione Sarda, con la sua Giunta democratica, sovranista e indipendentista, oltre che dotta ed esperta, spende 80 milioni di euro perchè, finalmente, dopo circa 500 giorni in cui il treno superveloce prende polvere su un binario morto (precisamente 475), potremo arrivare dalla stazione di Cagliari a quella di Oristano un quarto d’ora prima del solito.
Sì, perchè dopo Oristano e fino a Sassari-Portotorres o fino ad Olbia, i binari non sono idonei per reggere l’alta velocità.
Il dotto ed esperto assessore ai trasporti se n’è accorto adesso.
Però che progresso arrivare ad Oristano o da Oristano a Cagliari 15, o anche 20 minuti prima, si potrà prendere con tutta calma caffè e croissant al bar della stazione prima di andare a scuola o al lavoro.
Se lo valeva un’ottantina di milioni…
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C’è poco da ridere (Raffaele Deidda, su pagina fb)
Letteralmente preso d’assalto il treno super veloce che farà risparmiare 15 minuti sulla tratta Cagliari – Oristano. Per proseguire fino a Sassari sarà meglio scendere e andare a piedi. Perché, come dice l’assessore regionale, la rete ferroviaria non è idonea a reggere l’alta velocità.
con gli occhiali di Piero…
QUATTRO ANNI FA MORIVA ROMAGNINO. TRA DUE ANNI IL CENTENARIO DELLA NASCITA
(Gli occhiali di Piero 11/11/2013) L’11 novembre di due anni fa, a quasi 94 anni, moriva Antonio Romagnino.
Cagliaritano, insegnante, giornalista e scrittore, era nato il 25 novembre 1917. Memoria della vecchia Cagliari, di cui scriveva sul quotidiano L’Unione Sarda, ebbe molteplici esperienze: due lauree, prigioniero di guerra, ambientalista e uomo di cultura, vero liberale, candidato nelle liste del PCI, fondatore e presidente della sezione sarda di Italia Nostra, presidente degli Amici del Libro.
Celebrandone la memoria un anno fa, alla Fiera del Libro di Torino, lessi, tra l’altro, un suo brano da “Torri e mare”:
“… dire ‘pirrese’ voleva dire tonto. Mio padre, che era nato a Pirri, incantava tutti con la sua parola. Ma pirrese non vuol dire quasi più nulla, ora che l’antico Comune se l’è mangiato tutto la città, cresciuta fin là e oltre. E neppure ‘pirreria’ che per i cagliaritani arroganti valeva per stupidaggine campagnola, è appena un poco comprensibile.”
Oggi è san Martino. La data è celebre e celebrata in poesia (ricordate? “La nebbia agli irti colli…”) e nei proverbi “San Martino ogni mosto è vino”, infatti era in questo giorno che, fino a qualche tempo fa, si presentavano i vini novelli, la cui presentazione di anno in anno si sta anticipando.
Per san Martino però è bello ricordare proprio il santo, quello famoso che tagliò il suo mantello per darne metà a un poveretto che tremava per il freddo. Mi viene da pensare che c’è un insegnamento in quel gesto del santo: i tagli, quelli santi, si devono fare a quelli che hanno per dare a quelli che non hanno, il contrario non è nè santo, nè giusto, nè bello.