Monthly Archives: aprile 2012

Presentazione del cortometraggio “Barcelona en dos colors” di Alberto Diana

Aladinbozo news
“Barcelona en dos colors”. 
Giovedì 19 aprile alle ore 20, presso il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, Cineteca Sarda,
viale Trieste 126, Cagliari.

Onore alla Grecia. Discorso sulla democrazia

Pericle

di Pericle, 461 A.C.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo
viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di
altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una
ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non
siamo sospettosi l’uno dell’altro
 e non infastidiamo mai il nostro
prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia
siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle
proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici
affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo
proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che
risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è
buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo,
ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una
politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni
ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso,
la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la
nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero
.

Qui ad Atene noi facciamo così.

—–
L’editoriale letto da Paolo Rossi

Buona settimana!

Per una nuova super settimana con Bomeluzo

PromuovIDEA

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Nei prossimi giorni l’Insar, l’ente regionale “in house” al quale la Regione Sarda ha assegnato la gestione del progetto, avvierà  la fase di supporto per il perfezionamento dell’idea imprenditoriale in favore dei soggetti ammessi, con l’assistenza per la predisposizione, definizione e presentazione dei business plan e dei piani finanziari, secondo quanto previsto dall’articolo 8 dell’avviso pubblico del progetto Promuovidea. Tutti i soggetti ammessi a questa fase saranno contattati dalla stessa Insar per fornire loro ogni indicazione necessaria per lo svolgimento delle prossime attività previste. Tutte le informazioni sul sito dedicato. Aladinpensiero seguirà l’evolversi del progetto, che insieme alle iniziative sull’Impresa Donna e ad altre connesse, rappresenta una consistente concretizzazione delle politiche (europee, governative e regionali) di aiuto alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese, soprattutto giovanili. Per connessione vedasi anche l’informativa sul blog Aladinpensiero.

UniCa 2.0 – Per l’Università di tutti presenta il libro «200 giorni» di Lucia Maria Collerone

Libro Maria Collerone

Mercoledì 18 aprile 2012, ore 18, Aula Magna del Corpo Aggiunto, loc. Sa Duchessa, Via Is Mirrionis 1 (Cagliari)
L’associazione studentesca UniCa 2.0 – Per l’Università di tutti presenta il libro «200 giorni» di Lucia Maria Collerone, ideatrice del metodo “Libera…mente imparo”.

Il denaro e la ricchezza: per sviluppare la società e creare lavoro, oppure…

Aladinbozo libri

Per segnare l’inizio della collaborazione con il nostro periodico del prof. Francesco Carboni, docente di storia moderna dell’Università di Cagliari ed esperto di storia della Sardegna, pubblichiamo una parte dell’introduzione del suo libro, disponibile come e-book a cura di  Arkadia Editore.

La forza del lavoro e del denaro: economia ed appalti in Sardegna dal 1420 al 1840

ARKADIA EDITORE

E ci sarà qualcuno che, a scrivere o a leggere di questa lunghissima guerra, si stancherà, se non si sono stancati nemmeno quelli che l’hanno combattuta? TITO LIVIO, Storia di Roma, libro X, 31

Start up innovative: il Ministro Passera costituisce una Task force. Tra i componenti il sardo Mario Mariani

Bomeluzo alla carica!
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera ha costituito una Task force che avrà il compito di analizzare e individuare in tempi brevi le misure da attuare per creare in Italia un ambiente favorevole alle start up innovative. Tra i componenti il sardo Mario Mariani (vedasi servizio su Aladinpensiero).

Il lato oscuro del non aver da lavorare

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di Michela Loi

Parlare di suicidio associato al mercato del lavoro è un’impresa ardua, se si vuole affrontare l’argomento superando le associazioni di senso comune o quelle che lo scienziato sociale definisce come tipiche dell’uomo della strada. Non è rilevante, ora, contare quante persone abbiano “scelto” tale percorso/soluzione e quanto c’entri l’effetto Werther in Italia o in Grecia. Anche solo uno dovrebbe, in realtà, far allarmare, conoscendo quello che è lo stato emotivo e cognitivo che prelude al suicidio. Tempo fa si parlava del suicidio in India degli Agricoltori produttori di cotone, che dovevano fare i conti con il raccolto perso e i debiti. In Europa si parlava dell’est e dei forti cambiamenti apportati al mercato del lavoro. Nel 1998 l’Europa era il primo paese al mondo per suicidi, stimati per essere ogni anno circa 58.000 (Yur’yev et al., 2010).

Qui è importante, tuttavia, rilevare quale stato emotivo e cognitivo caratterizzi il suicidio associato al fenomeno del non lavoro, rilevato da Durkheim più di un secolo fa (Agerbo, 2003) e quanto esso rappresenti una variabile in grado di intervenire su questa relazione. La risposta che la letteratura scientifica ci permette di evidenziare non può non essere oggetto di dibattito politico e quanto meno deve portare a chiederci se è questa la società che vogliamo.

Un interessante articolo di Preti e Miotto (1999), pubblicato sul Journal of Epidemiology and  Community Health, la cui ricerca è stata condotta in Italia prendendo i considerazione i dati riferiti all’arco temporale 1984-1994, anch’essi caratterizzati da crisi economica, rileva come la condizione di non lavoro debba essere sempre presa in considerazione, al di là della presenza o meno di disordini mentali, come fattore di rischio per il suicidio, in funzione dell’influenza negativa che tale condizione esercita sull’autostima e sulla capacità di utilizzare, in modo efficiente, la propria rete di contatti, soprattutto se la condizione di non lavoro perdura nel tempo. È però necessario precisare che tale risultato è particolarmente contrastato in letteratura e meglio rappresenta ciò che accade in piccoli gruppi di coloro che non lavorano. Ciò significa che tale condizione porta al suicidio persone che sono particolarmente vulnerabili, ma il dato che va considerato è che un incremento del suicidio lo si rileva in presenza di gravi crisi economiche (Van Orden et al., 2010).

I principali antecedenti del suicidio, oltre alla disoccupazione/inoccupazione, sono: l’isolamento sociale; i conflitti familiari e i disordini mentali. Quali meccanismi avvengano e che costituiscono la discriminante tra coloro che scelgono la strada del suicidio letale e non, non è ancora chiaro. Al riguardo esistono numerosi modelli e teorie, di natura biologica, psicodinamica, cognitiva etc. Recentemente è stata proposta la Teoria Interpersonale, basata su un’analisi generale della letteratura sul tema, che spiega il comportamento del suicidio, a prescindere dal fattore di rischio antecedente  ad esso associato, come la presenza/compresenza di stati emotivi/cognitivi, quali: il mancato senso di appartenenza, l’auto percezione di essere un peso per gli altri e l’assenza della speranza per il futuro o la convinzione che niente cambierà, accompagnata dall’acquisizione delle capacità per compiere l’atto. Ciascuno di questi costrutti è complesso, multidimensionale e trova spiegazione nella letteratura di riferimento.

In questa sede, basta, tuttavia, a rappresentarsi tale condizione, nella quale le persone si ritrovano a non avere più legami sociali e/o a non saperli più utilizzare, si ritrovano nell’isolamento sociale, percependo di non avere utilità per sé o per gli altri, convinti che niente cambierà.

Su questa condizione le decisioni di un governo nazionale e locale possono incidere notevolmente, e lo può fare banalmente anche un’efficiente pubblica amministrazione. Peccato che anche lì, nei centri per il lavoro, il lavoro sia precario, a dimostrazione della centralità che il fenomeno assume nel bilancio dello Stato…La storia contemporanea ci sta insegnando a non avere speranze illimitate sulla capacità dei governanti di agire con la ragione e con la coscienza. L’inconsistenza dell’attuale politica è disarmante, contro di essa non si può più far valere le proprie ragioni.

Bisogna partire da capo, senza di loro.

Per connessione di argomento vedi anche      “E l’acqua sembrava leggera” di Gianni Loy

Aladinpensiero sollecita i Ministeri ad approvare con celerità i modelli standard per la costituzione delle società a responsabilità limitata semplificata

Aladinbozo news

Testo delle e-mail inviate al Ministero della Giustizia e al Ministero dello Sviluppo Economico

Green Future: percorsi di nuova impresa

Green Future locandina

IMPRENDITORE PER L’EDILIZIA SOSTENIBILE. Evento conclusivo giovedì 19 aprile 2012. L’operazione ha raggiunto l’obiettivo di sostenere la creazione di nuove imprese operanti nell’ambito del settore ambientale ed in particolare la creazione della figura professionale “ imprenditore per l’edilizia sostenibile”.

La Cultura ci salverà

Eugenio Montale

Non Chiederci La Parola

di Eugenio Montale

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Rappresentanze e rappresentatività nel sistema camerale

cagliari panorama dal porto

di M.Rita Longhitano
Come è noto, nell’Italia pre-unitaria esistevano 26 Camere di Commercio, le quali, pur essendo improntate alla legislazione napoleonica, si differenziavano per gli ordinamenti che le regolavano e per le funzioni di cui erano titolari. Nonostante questa disomogeneità, la loro forza e la loro efficacia sociale si era comunque consolidata  al punto da far avvertire immediatamente, nel nuovo Stato, la necessità di una regolamentazione uniforme e adeguata alle mutate condizioni politiche.

Con l’istituzione delle Camere di Commercio su tutto il territorio nazionale, il legislatore del 1862 riconosceva l’importanza di questi organismi i quali, nati come libere associazioni, solo dopo le occupazioni francesi erano stati  assoggettati ad una  legislazione che aveva permesso loro di acquisire alcuni tratti caratteristici delle istituzioni di diritto pubblico. Questo spiega perché il legislatore dinnanzi ai due sistemi – quello francese e quello inglese – che avevano ispirato l’ordinamento delle Camere di commercio nelle principali nazioni, scelse quello francese.

La cultura ci salverà

Giacomo Leopardi

L’infinito
di Giacomo Leopardi

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

La poesia letta da Vittorio Gassman

Buona settimana

Buona settimana Bomeluzo

La Cultura ci salverà. XIV Settimana della Cultura dal 14 al 22 aprile 2012. Le iniziative in Sardegna

MiBAC

Anche quest’anno, il MiBAC (Ministero dei beni culturali) per promuovere e valorizzare il Patrimonio culturale italiano apre gratuitamente le porte di musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali, per nove giorni, dal 14 al 22 aprile su tutto il territorio nazionale, offrendo un ricco calendario di appuntamenti: mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti, che renderanno ancora più speciale l’esperienza di tutti i visitatori.Lo scopo fondamentale di questa iniziativa è quello di trasmettere l’amore per l’arte e favorire nuove esperienze culturali attraverso la conoscenza dell’immenso patrimonio italiano, grazie anche al coinvolgimento di altre Istituzioni pubbliche e private, per una partecipazione estesa e capillare su tutto il territorio.*  Il programma delle iniziative in Sardegna