Monthly Archives: ottobre 2015

La “buona scuola”: se questo è il nuovo buono che avanza (!)

L’oro di Trastevere
di Gigi Monello, docente
oro di T di Gigi MonelloPare che in certe stanze, per settimane poco si sia smorzato il lume. Si riformava. Trastevere Boys, li hanno chiamati. Onde evitar angustie e timidezze, li han voluti giovani, “digitali”, creativi, non specialisti. Tra brochure, foto-ricordo, eccitazione e tramezzini, hanno rifatto il mondo. Riempie, rifare il mondo a 40 anni. A Luglio, missione compiuta. “È stato bello…ragazzi”. Non possiamo non immaginare meritate spiagge, relax e ombrelloni…
“La vedo stressata…lei di che si occupa?”.
“Sistemi educativi…sa…riforma della scuola”.
“Nun me dica…”.

Assodato che i discorsi difficili su temi complicati sono la prosecuzione dell’onanismo con altri mezzi, senza dubbio riformare a parole la scuola italiana è stato per decenni notevolissimo caso di specie. Ovviamente nei fastosi apparati non tutto è stato onanismo; c’era pure il direttamentedannoso. Ma è il primo che affascina. Son vent’anni che una casta di “esperti” ci ammannisce teoremi e comandamenti; un immenso universo di norme e feticci verbali vive senza più rapporto con la realtà: supponente, labirintico, contraddittorio; scritto in un gergo sciatto e asfissiante.
Prendiamo un pezzetto di questa “buona scuola”, il comma 14, quello che cambia il POF. Volendo spiegare il POF ai profani, diremmo che esso è tutt’ ‘e cose che si fanno in una scuola; che, siccome non faceva fino chiamarle tutt’ ‘e cose, allora le si chiamò POF. Naturalmente, chi dentro la scuola ci vive, sa benissimo che il ritrovato, sbilanciando la faccenda verso “l’emporio”, più danni che altro ha prodotto. Ma era la grande stagione dell’Autonomia e, come si suole dire in certi corridoi, “Che svorta fai, si la botta de novo nuncellai ?”.
Sennonchè, siccome il nuovo ha da avanzà e la scuola ha da esse scien…scien…scien…tifica (Gassman, I soliti ignoti, 1958), voilà le PTOF (piano triennale offerta formativa). Non ridete, perché farne uno non è affatto robetta da niente: servono quattro finissime mosse: 1) Predisporre; 2) Indirizzare; 3) Elaborare; 4) Approvare. Tralasciando l’aspetto esoterico, cioè il fatto che ogni scuola debba avere, per legge, una fantomatica, condivisa “identità culturale e progettuale” (“rivedibile annualmente” – non si sa mai –), vediamo nei fatti come si fabbrica un PTOF: 1) “Ogni Istituzione scolastica predispone con la partecipazione di tutte le sue componenti (dunque, docenti, dirigente, segretario, applicati, tecnici, bidelli, studenti e congiunti) il piano triennale dell’offerta formativa” (comma 14, 1). “Ai fini della predisposizione del piano, il DS promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio” (comma 14, 5) (lo facesse davvero, passerebbe settimane a girar per contrade). 2) Visti e sentiti Presidente del Circolo degli scacchi, Amministratori di Municipalizzata, Itticoltori, Rotary, Ordine dei medici, Confartigianato, Sindaco, Avis e Pro-loco, debordante di idee, a questo punto il Dirigente indirizza, cioè promana concetti ispiratori. 3) Ispirati quanto basta, tre o quattro tizi elaborano il documento da votare in Collegio. Sorge un busillis: e se l’elaborato venisse respinto o cospicuamente modificato rispetto agli indirizzi del demiurgo? Si riprende daccapo? Si va comunque avanti? Si fa finta di niente? Non si sa. 4) Il Consiglio di Istituto approva (un tempo, misticamente, “adottava”). Qualora rigettasse? Silenzio. Processo finito: la scuola può funzionare.

Si potrebbe a lungo continuare: i ghirigori, nella 107, non mancano: dagli “stili di apprendimento”, alla “didattica laboratoriale”, dal “metodo cooperativo” all’ “apertura al territorio”, dall’ “apprezzamento sociale del DS”, alle declamazioni oniriche su CLIL, inclusività, individualizzazioni e personalizzazioni; per finire –inarrivabile genialata – con le 200 ore di alternanza Scuola/Lavoro nel triennio liceale. Sfoglino, i riformanti, volumi di Fisica, Scienze, Storia e Filosofia del 5° anno; e ci dicano poi dove si trova il tempo (misericordia voglia che resti un ghirigoro).

Tra qualche giorno (pardòn, mese) ogni scuola si darà la sua immaginaria “identità culturale”; con la solita brava sfilza di chiesastici obiettivi cognitivi e socio-affettivi; tutti al posto giusto, recitabili come preghiere. Come sempre il cruciale fascicolo conterrà tutt’ ‘e cose.
Poi verranno i danni seri: gli staff, l’intimidazione, gli affarucci, i servilismi, i comitati di valutazione, le chiamate dirette, gli incarichi triennali, la distribuzione di mance, la pressione perché si standardizzi, si punti al “pratico”, all’ “utilizzabile”. Pensare uguale, pensare piccolo, pensare al sodo.

Di riforme se ne eran viste tante, ma questa è assolutamente speciale. Torna in mente la lezione sul pernacchio del grande Eduardo, ne “L’oro di Napoli”; e cosa dovesse significare la mirabile emissione: “Tu si ‘a schifezza ra schifezza ra schifezza ra schifezza ‘e rifforme!”.

Gigi Monello su Picciokkumalu
……………………
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. (15G00122) (GU Serie Generale n.162 del 15-7-2015) note: Entrata in vigore del provvedimento: 16/07/2015
——————————
castigat mores ridendo 1- Castigat ridendo mores

Cagliari Città Capitale: salviamo i luoghi cari delle memorie perchè “il futuro ha un cuore antico”

Cagliari Città Capitale e Aladinews sulla necessità di interventi di restauro e ricupero del Cimitero monumentale di Bonaria

Ogni anno, all’approssimarsi della ricorrenza dei morti, si ripropone il problema dello stato di abbandono dei Cimiteri monumentali delle città sarde.
Per quanto riguarda il Cimitero monumentale di Bonaria – seppure alcuni importanti interventi di recupero e restauro siano stati compiuti – permangono aree degradate e monumenti funebri in rovina o comunque in stato di abbandono. Molti di questi ultimi appartengono a privati. Considerata l’importanza del luogo, che rappresenta una parte rilevante della storia della città, occorre intervenire con un programma, che con il coordinamento del Comune veda impegnati altri Enti pubblici e i privati, soprattutto con riferimento a quanti sono direttamente coinvolti.
Enrico Serpieri monumeto funebre Bonaria cAIn questa direzione rilanciamo una vecchia quanto attualissima idea: l’adozione di monumenti funebri da parte di Istituzioni e privati cittadini.
Giovanni-Spano-Tomba-Bonaria-Cagliari-222x300Per le Istituzioni possiamo fare l’esempio del monumento funebre di Enrico Serpieri, che fu il primo presidente della Camera di Commercio di Cagliari e che la stessa Camera potrebbe farsi carico di restaurare. C’è poi il monumento funebre del canonico Giovanni Spano, che fu Rettore dell’Università di Cagliari, di cui, pertanto, lo stesso Ateneo potrebbe finanziare il restauro.
Il restauro dei monumenti e in generale delle lapidi marmoree, nel nostro come in tutti i cimiteri della Sardegna, anche sostenuto con opportuni incentivi pubblici, costituirebbe occasione di lavoro, diretto e indotto. Nello specifico incrementerebbe le commesse lavorative al centro di restauri lapidei gestito dall’Università di Cagliari in convenzione con il Comune, ospitato nella struttura adiacente al Cimitero di Bonaria.
—————-
centro-restauri-lapidei-Bonaria-300x300- La pagina fb del Laboratorio di Bonaria .

con gli occhiali di Piero

ItamicontasGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501414Domani serata a Flumini di Quartu.
L’Associazione culturale Itamicontas ha organizzato per domani giovedì 29 ottobre alle 17, presso la Scuola elementare via Mar Ligure n.3, una serata culturale.
Piero Marcialis recitera’ Sa Creazioni e Su Diluviu, Salvatore Sardu propone il film COste di Sardegna,
Partecipano con le loro canzoni Gabriella Cambarau e Bruno Noli, espone la pittrice Serena Fazio, presenta Francesco Casula.

Oggi mercoledì 28 ottobre 2015

—————————————————————————————————-
ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413. .
———————————————————————————————-

Accimo notizia- La pagina fb dell’Associazione Accimo.
.
.
segue IL PROGRAMMA -

Presentato il rapporto Svimez

rapporto_2015_copertinaProrogare nel Mezzogiorno anche per il 2016 con la stessa intensità e la stessa durata l’esonero dal pagamento dei contributi INPS a carico del datore di lavoro per i nuovi assunti a tempo indeterminato; introdurre misure di contrasto alla povertà nelle famiglie a rischio; definire una nuova politica industriale per il rilancio del Mezzogiorno; utilizzare l’energia geotermica del sottosuolo per riscaldare e raffreddare 40mila edifici di Napoli e provincia e creare 15mila posti di lavoro; creare una Zona Economica Speciale nel porto di Gioia Tauro.
Sono solo alcune delle proposte di rilancio del Sud avanzate dalla SVIMEZ nel Rapporto 2015 sull’economia del Mezzogiorno presentato oggi 27 ottobre 2015 a Roma alla Camera dei Deputati.

Secondo la SVIMEZ serve prioritariamente una politica attiva di sviluppo centrata sul Mezzogiorno nell’ambito di una “logica di sistema” e di un’azione strutturale di medio-lungo periodo, che sappia coordinare politiche aggiuntive di coesione con rinnovate azioni di politica ordinaria. “Lo sforzo è quello, sostiene la SVIMEZ, di concentrarsi su una positiva, forte e necessaria discontinuità” , facendo tesoro di quella straordinaria esperienza degli anni ’50-’70, che seppe modificare la struttura sociale ed economica del Paese. Necessaria quindi la ripresa del processo di industrializzazione del Sud quale elemento catalizzatore della crescita e il ripristino del ruolo degli investimenti pubblici.

I materiali disponibili sul sito web dello Svimez
Introduzione e sintesi del Rapporto
Intervento e slides del Direttore Riccardo Padovani
Sintesi del Rapporto

Il “riordino” degli Enti Locali e la questione della città metropolitana. Il DIBATTITO è in corso…

Cagliari lungomareA proposito di aree metropolitane
di Antonietta Mazzette su Sardegnasoprattutto
By sardegnasoprattutto / 27 ottobre 2015/ Società & Politica/
In merito alla querelle se in Sardegna debbano esserci una o più città metropolitane che da mesi sta “appassionando” la politica sarda, mi soffermo sulle argomentazioni che l’assessore Erriu ha utilizzato per respingere le ipotesi di modifica del progetto regionale di riforma degli enti locali avanzate in particolare (ma non solo) da Sassari e da altri comuni del Nord-Sardegna. L’assessore spiega che la città metropolitana di Cagliari risponde alle “esigenze di governo delle complessità dell’unico polo urbano di un territorio caratterizzato da elevata densità abitativa”. Ma Cagliari è per davvero l’unico polo urbano della Sardegna significativo per la sua densità abitativa e dunque complesso? Parto dai dati Istat per verificare quanto sopra riportato.
- segue –

POR FSE: l’evento di fine programmazione

por fse 26 10 15Giovedì 29 ottobre, presso l’hotel Regina Margherita a Cagliari, si terrà l’evento di fine programmazione del POR FSE 2007-2013: un’occasione per riflettere sui risultati raggiunti nei sette anni passati e sulle prospettive offerte dal nuovo Programma Operativo 2014-2020. Un’intera giornata di lavori che l’Autorità di Gestione del POR FSE ha organizzato proprio con l’obiettivo di fare il punto su quanto svolto sinora e, parallelamente, per creare un momento di confronto sulla nuova Programmazione.
L’evento avrà inizio alle ore 9:30 e sarà concepito all’insegna della partecipazione e della condivisione. Saranno invitati a partecipare gli stakeholder del territorio (imprese, giovani, cittadini, beneficiari reali e potenziali) che, insieme ai referenti regionali, potranno confrontarsi lungo i principali ambiti tematici: Impresa (Occupazione), Giovani (Istruzione e Formazione), Terzo settore (Inclusione sociale). – SEGUE –

con gli occhiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501414MATTEO MADAO
Madao libroIl gesuita Matteo Madao, primo convinto sostenitore della lingua sarda, pari alle altre lingue neolatine, e del nesso tra lingua e nazione sarda, nacque ad Ozieri il 27 ottobre 1733 (altri dicono il 17 ottobre, altri addirittura il 9 gennaio).
Morì a Cagliari, settembre del 1800, nel collegio dei gesuiti di S.Michele.
Tra le sue opere: Il ripulimento della lingua sarda lavorato sopra la sua analogia con le due matrici lingue la greca e la latina; Le armonie dei Sardi (sulle feste, le musiche, le tradizioni religiose), Dissertazioni storiche apologetiche critiche delle sarde antichità. Ebbe a scrivere:
“La lingua della sarda nostra nazione, venerabile per la sua antichità, pregevole per l’ottimo fondo dei suoi dialetti, necessaria alla privata e pubblica società dei nostri compatrioti, giacque in somma dimenticanza infino al dì d’oggi, dagli stessi abbandonata come incolta e dagli stranieri negletta come inutile. L’amore verso la patria mi stimolava a non riguardar con occhio indifferente quella noncuranza per conto dei Sardi e quel suo avvilimento dal canto dei forestieri”.

Salviamo l’Alberti

alberti marilottiLa buona scuola ai tempi dell’Isis: eliminare le scuole storiche da Cagliari. Ma l’Alberti non ci sta
27 Ottobre 2015

democraziaoggi loghettoGianni Marilotti, su Democraziaoggi

Col Martini l’Alberti è l’altro istituto a rischio trasferimento dal centro di Cagliari. Ma studenti e docenti non ci stanno e il Preside è con loro, a differenza di quello del Martini, che non vede, non sente e non parla.
Ecco sull’argomento un intervento di Gianni Marilotti, scrittore, già vincitore del Premio Calvino e docente di filosofia all’Alberti.

Oggi martedì 27 ottobre 2015

—————————————————————————————————-
ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413. .
———————————————————————————-
su siccu 26 10 15

PRESENTAZIONE Dossier Statistico Immigrazione 2015

Migraz 2015 1Giovedì 29 ottobre 2015 – ore 10.30

    Università della Sardegna – Università degli studi di Cagliari – Aula Magna di Scienze Politiche, viale S. Ignazio, 78

- SALUTI DELLE AUTORITÀ
Virginia Mura, Assessorato al Lavoro Regione Sardegna
Luigi Minerba, Assessorato alle Politiche Sociali e Salute Comune di Cagliari
- PROIEZIONE DEL VIDEO
Il Dossier Statistico Immigrazione 2015, a cura di Rai News 24
- INTRODUZIONE
Piera Loi, Centro Studi di Relazioni Industriali Università degli Studi di Cagliari
Gianni Loy, Università degli Studi di Cagliari
- PRESENTAZIONE Dossier Statistico Immigrazione 2015
M. Tiziana Putzolu, Università degli Studi di Cagliari
- INTERVENTI
Giulio Angioni, Università degli Studi di Cagliari, “La xenofobia”
Cosimo Bari, Questura di Cagliari, “L’emergenza”
Raffaele Callia, Servizio Studi e Ricerche Caritas, “L’accoglienza”
Cristina Arcidiacono, Chiesa Evangelica Battista Cagliari, “Il dialogo interreligioso”
Giulia Grosso, Università per stranieri di Siena, “L’integrazione”
Mariya Stepanyuk, Oci Organizzazione Cittadini Immigrati, “L’organizzazione”
Silvana Tilocca, ASL di Cagliari, Servizio Promozione Salute
- COORDINAMENTO E CONCLUSIONI
Franco Siddi, Giornalista e Consigliere di Amministrazione RAI
PER INFORMAZIONI: Elisabetta Sini

Vertenza Martini: il preside stia dalla parte giusta

martini2-300x135Al Preside del Martini scriviam…
26 Ottobre 2015
democraziaoggi loghettoRed su Democraziaoggi.
- segue –

Il “riordino” degli Enti Locali e la questione della città metropolitana

la rana e il bue Fedro fotoLa rana e il bue o meglio due rane e il bue
26 Ottobre 2015
democraziaoggi loghettodi Andrea Pubusa su Democraziaoggi

contro il Trattato TTIP

L’accordo sbagliato
internazionale2In edicola – Il periodico “Internazionale” pubblica un reportage di “Der Spiegel” sulle mobilitazioni nel mondo contro il Trattato TTIP.
Ne abbiamo parlato in Aladinpensiero.
—————————————–
TTIP semplice
Il TTIP spiegato bene in 8 righe. Foto di Sinistra Ecologia Libertà.
(via Maurizio Ricci su la Repubblica)

con gli occhiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413QUANDO I SARDI CON UNA SOTTOSCRIZIONE SAPEVANO FONDARE UN GIORNALE

PIETRO SATTA BRANCAPIETRO SATTA BRANCA
Nasce a Sassari il 26 ottobre 1861.
Radicale e liberale, libero pensatore, con Filippo Garavetti, Pietro Moro, Giuseppe Castiglia ed Enrico Berlinguer (il nonno del segretario del PCI) fonda nel 1891 La Nuova Sardegna, con una sottoscrizione cittadina.
Il primo numero esce il 9 agosto come settimanale. Lui ne è il primo direttore, amministratore Francesco Princivalle, stampa Giovanni Gallizzi.
La Nuova Sardegna diventerà quotidiano l’anno successivo.
Verrà chiuso dal fascismo nel 1926.
Satta Branca, avvocato, fu sindaco di Sassari dal 1902 al 1907.
Morì il 14 luglio 1923.