Dove va la città? Le idee del Sindaco Truzzu e della sua maggioranza

cagliari-2-novembre-2019
DOCUMENTAZIONE
Pubblicate nel sito del Comune di Cagliari le LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO del Sindaco Paolo Truzzu. Per ora le leggiamo, attentamente e senza alcun pregiudizio, poi, in assoluta libertà di giudizio, le commenteremo: https://consiglio.comune.cagliari.it/portale/it/st03_notizie_dett.page?contentId=NWS705154. Apriremo comunque un dibattito con i lettori.

One Response to Dove va la città? Le idee del Sindaco Truzzu e della sua maggioranza

  1. admin scrive:

    Intervento di Francesca Ghirra sulla sua pagina fb.
    Francesca Ghirra
    2 novembre alle ore 10:45 ·
    VI PIACCIONO LE FAVOLE? ECCO A VOI IL PROGRAMMA DI TRUZZU

    Lunedì prossimo il Sindaco presenterà al Consiglio – con quasi 20 giorni di ritardo rispetto a quanto prevede lo Statuto – le linee programmatiche del suo mandato.
    I DATI SALIENTI

    Vi anticipo alcune questioni che mi hanno colpita, oltre all’introduzione del daspo urbano:
    - si disegna una città poco sicura, immobile, “una città con luci e ombre, molte ombre”;
    - si parla di una città governata da scelte ideologiche, in cui i cittadini sarebbero stati trattati come sudditi;
    - si racconta di un immobilismo degli ultimi 8 anni che avrebbe reso arduo ogni ipotetico investimento;
    - si dice che il commercio sarebbe in sofferenza a causa “dell’assenza di politiche di rigenerazione urbana che avessero come obiettivo il rilancio del commercio di prossimità o la riqualificazione di intere vie commerciali”;
    - si prospettano opere inutili e costose, come il tunnel ciclopedonale e funiviario che dovrebbe collegare Largo Carlo Felice, Castello e San Benedetto;
    - si parla della perdita di 2000 cittadini, quando dal 2012 si è interrotta l’emorragia e la popolazione di Cagliari ha ripreso a crescere.

    MEMORIA CORTA

    Nessun riferimento a quanto la città sia migliorata, ai 500 milioni investiti in opere pubbliche, né ai piani strategici grazie a cui la Giunta Zedda ha ottenuto ingenti risorse:
    - il Piano Città per Sant’Elia, dal valore di oltre 100 milioni di euro, che ha consentito la riqualificazione del vecchio borgo e del suo campo da calcio, la realizzazione della piazza del Lazzaretto e del lungomare, il ponte ciclopedonale sul Mammarranca; lavori che saranno completati con il porticciolo della piccola pesca, l’ampliamento del parco degli anelli e il nuovo stadio;
    - il Pon Città Metropolitane, con cui sono stati ottenuti quasi 40 milioni di euro per rendere più snella la burocrazia, completare le piste ciclabili e potenziare il bikesharing, migliorare l’illuminazione pubblica, attivare l’agenzia sociale per la casa per assegnare alloggi e rafforzare i percorsi di inclusione per le persone più fragili;
    - l’Iti Is Mirrionis, l’intervento territoriale integrato da 15 milioni grazie a cui si riqualificheranno alloggi popolari, spazi ed edifici pubblici (la piazza del mercato, l’hangar e l’ex scuola di via Abruzzi) per attivare politiche socioculturali studiate ad hoc per il quartiere;
    - il progetto per Sant’avendrace, 18 milioni ottenuti con il bando periferie a cui si accompagneranno interventi di privati per riqualificare strade, marciapiedi e illuminazione pubblica, realizzare il parco urbano sportivo di San Paolo e un nuovo quartiere con servizi e abitazioni dedicate ai redditi più bassi al posto dell’ex mattatoio di via Po.
    Salvo poi raccontare di “140 appartamenti in housing sociale per offrire, alle giovani coppie, l’opportunità di acquistare casa, formare una famiglia e lavorare in città”. Esattamente quanto già previsto.

    IL LIBRO DEI SOGNI E LO STOP AI LAVORI DELLO STADIO

    Per il resto solo un lungo elenco di buoni propositi, un libro dei sogni difficilmente attuabile da una Giunta che non ha ancora capito cosa fare e come farlo.
    Come per il nuovo stadio, il cui progetto – fortemente voluto dall’Amministrazione Zedda – è stato completamente stravolto senza alcuna garanzia di riuscire a rispettare i tempi previsti. Lavori e costi si sono, infatti, moltiplicati senza altra utilità che realizzare ancora cemento, dannoso per il quartiere e i suoi abitanti come per i commercianti cittadini, in nessun modo coinvolti nelle nuove scelte a differenza di quanto era accaduto in precedenza.

    Ci troviamo, insomma, di fronte a una giunta che ignora cosa sia successo in questi 8 anni, salvo poi catapultarsi a tagliare nastri su lavori per cui non ha alcun merito né conoscenza (come è accaduto di recente con la grotta della vipera, ancora chiusa al pubblico).

    Per ricordarci come abbiamo trovato Cagliari vi propongo alcune immagini che testimoniano parte dell’”immobilismo” di questi 8 anni.

    —-
    https://www.facebook.com/francesca.ghirra/posts/10156669580251918?__xts__0=68.ARAQBUaJZQNg5UIkwQYIwpIp_ejoNTw6X1d2lWYQcVbWCngq6L65IMk6C1ga63v3ZNM94Ze9LfHutRM3ToLi95wXUdkWOgkAGZsoqXBR5VlltpVSOPYh0a-Th9yDY56VXYqpql90jxe5Dwb6UkxpMfhBVp8AAXP0exqMKXM-vEXCcIv1CgXRiuRW4zXPtD4f_97EXNUwwu7zYauRqO6pV2pZHi91_IDIAl1VVfPM-isWYY6p27DlKFNajirqpj9-wSyhNOlKqV7nWYkPSKt2BGtDL5GdgnOrfqxkXNig3Qo1jHjhOjaMZ6JWJ0wgwKHrtuN7K986VWZDGi2WFEBaxoiQQ845WO0gyrTg77KNNw&__tn__=-RH-R

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