Addio a don Vasco Paradisi

luttovasco-paradisiE’ morto oggi don Vasco Paradisi, presbitero impegnato per il lavoro e l’assistenza sociale, storico parroco della Chiesa di S.Elia. Protagonista delle lotte per la casa del quartiere e della città. Condoglianze e vicinanza alla famiglia e a tutte le comunità che lui ha animato nel corso della sua missione pastorale.
I funerali di don Vasco si terranno mercoledì 15 alle ore 12 nella parrocchia di Fontecchio – L’Aquila.
Una Messa di suffragio nell’ottava verrà celebrata nella parrocchia di S. Elia in Cagliari lunedì 20 gennaio alle ore 18,30

2 Responses to Addio a don Vasco Paradisi

  1. admin scrive:

    Addio don Vasco

    IL MIO RICORDO DI DON VASCO PARADISI. DIO LO ABBIA IN
    SA SANTA GLORIA.

    di Giacomo Meloni
    Addio, don Vasco.
    Per molti anni ho seguito padre Vasco – frate carmelitano – dal suo impegno pastorale nella Chiesa del Carmine a Cagliari alla sua avventura
    cristiana nel Quartiere di S. Elia.
    Eravamo un bel gruppo di giovani universitari, gia’ impegnati nella Scuola Popolare di Is Mirrionis e promotori dei Comitati di Quartiere di Is Mirrionis, Stampace e Marina. [segue]
    Fummo tra i fondatori del Comitato di Quartiere di S.Elia ed insieme a tutti i capi famiglia del Borgo iniziammo una dura lotta contro l’Amministrazione Comunale di Cagliari che, prima con la Giunta guidata dal Sindaco democristiano Paolo De Magistris e poi con la Giunta del Sindaco socialista Ferrara, aveva presentato un progetto che prevedeva la distruzione – la chiamavano bonifica – delle case dei pescatori che sarebbero state costruite a valle nella zona del porticciolo per riservare il vecchio Borgo alle ville dei benestanti in una zona panoramica tra le più belle della città di fronte al mare.
    Il Comitato di Quartiere divenne punto di riferimento dell’intero quartiere e della stessa città e numerosi consiglieri comunali e dirigenti politici dei partiti
    PSI e PCI e dei Movimenti extra-parlamentari ne erano assidui frequentatori.
    Don Vasco allora come parroco del Borgo ed il vice don Armando Mura ed il prete operaio don Andrea Portas erano gli animatori della Comunità di Sant’Elia non solo come Comunità religiosa, ma come Comunità civile impegnata nel sociale contro i fenomeni di droga, alcolismo e prostituzione anche giovanile. Da ricordare l’impegno professionale e umano del medico dr.Franco Oliverio che scelse di aprire proprio a S.Elia il suo ambulatorio; la costante e silenziosa opera delle suore di Madre Teresa di Calcutta; la dedizione delle maestre e professoresse della Scuola dedicata a don Lorenzo Milani e non ultima la presenza attiva della sezione delle ACLI e dei giovani dell’Azione Cattolica della Parrocchia. Molto attive erano le Sezioni della DC che faceva riferimento all’on.Chichita Serra e la Sez. del PCI .
    Furono anni intensi di lotte popolari e politiche.
    S.Elia fu scuola politica di personaggi che divennero famosi come l’on. Luigi Cogodi (il rosso), l’avv. Francesco Macis poi entrambi consiglieri regionali, l’allora giovane Segretario della
    CGIL-Scuola Prof.Giorgio Maciotta,diventato poi deputato e sottosegretario al Bilancio del Primo Governo Prodi nel 1996 e nei due Governi D’Alema;
    il consigliere comunale socialista – ing.Paolo Atzeri – diventato poi assessore della Giunta Ferrara e il giovane ing. Enrico Milesi del PCI che progettò le case prefabbricate del nuovo quartiere di S.Elia con i muri divisori delle stanze in cartongesso. Purtroppo un quartiere – dormitorio ancora oggi senza piazze ne’ negozi ne’ uffici bancari e postali. Palazzi che la prima Giunta del Sindaco Massimo Zedda in campagna elettorale prometteva di buttar giù per fare nuove abitazioni degne di questo nome.
    Fu su questo progetto che si ruppe l’unità del Comitato di Quartiere e che don Vasco fu accusato di essere collaterale alle politiche del PCI. Famoso rimase lo scontro tra l’on.Luigi Cogodi ed il professore di diritto costituzionale dell’Università di Cagliari Umberto Allegretti, che allora studiava e seguiva l’evoluzione dei comitati di quartiere verso i Consigli di Circoscrizione che per la prima volta venivano eletti nella città.
    Tutti i movimenti extra-parlamentari, guidati dal dr. Mariano Girau, dai fratelli Franco e Giacomo Meloni, da Gianni Loy, Mario Canessa, Paolo Deidda, Roberto Orrù, Marco Mameli e dalla prof.ssa Lucia Castaldi si dissociarono dalla posizione del PCI e di don Vasco Paradisi e così fecero don Armando e don Andrea e lo stesso medico del quartiere dr. Franco Oliverio.
    Prevalse la posizione di “compromesso storico” tra la Chiesa di don Vasco e la Direzione del PCI Prov.le di Cagliari e la Direzione Regionale e gli stessi Gruppi Consiliari del PSI e del PCI con l’avallo della stessa DC.
    Addio, don Vasco.
    Quel che oggi rimane di S.Elia è un brutto quartiere senza anima, dove per le elezioni di ogni tipo si presentano schiere di politici vecchi e nuovi e dove
    i vecchi problemi di droga, di piccola delinquenza, di alcolismo e di prostituzione riemergono senza più quel movimento che tentava di vincere povertà e ingiustizie e portava comunque un vento nuovo e voglia di cambiare.
    Non saprei se le ultime scelte di don Vasco abbiano contribuito a fermare quel vento di novità e
    di speranza.
    Addio, don Vasco, nonostante tutto.
    Cagliari, 13 gennaio 2020.
    Giacomo Meloni Segr.Naz.le della CSS.

  2. admin scrive:

    Sul Comitato di quartiere di Sant’Elia: http://www.aladinpensiero.it/?p=33632

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