Bisogno di Umanesimo. Il messaggio del Papa a credenti e non credenti

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Due immagini forti, insieme a molte altre, ricorderanno per sempre questo momento drammatico per l’Umanità, la pandemia. Due immagini di forte impatto comunicativo che parlano molto più dei pur importanti commenti degli osservatori di avvenimenti che riempiono i canali mediatici dell’informazione. Due vicende particolari e inusuali che tutti hanno visto, credenti e non credenti, praticanti di una qualche fede e laici. Il Papa di Roma che esce dal Vaticano e si reca a piedi, in silenzioso pellegrinaggio, in una chiesa di Roma per pregare il Signore affinché aiuti gli uomini a superare questo gravissimo momento. Pochi giorni dopo, durante la Quaresima, in un periodo nel quale si svolgevano solitamente grandi cerimonie religiose, il Papa decide di pregare in una piazza San Pietro desolatamente vuota. Tutti gli osservatori, i cronisti, i titolisti della carta stampata e dei telegiornali hanno sostanzialmente titolato i loro articoli sottolineando la novità rappresentata dalla piazza San Pietro vuota. Comprensibile, ma proviamo a riflettere meglio. Veramente quel pellegrinaggio nelle strade di Roma e la preghiera in piazza San Pietro si sono svolte in luoghi vuoti? Vi è sembrata davvero vuota quella piazza cosi famosa per le numerose adunate di folla? Senza scomodare analisti dell’immagine e esperti in comunicazione mediatica direi che mai come in questa occasione un messaggio comunicativo così forte è arrivato efficacemente ai destinatari. Ai credenti e ai non credenti, a chi auspica pace e solidarietà a prescindere dal credo religioso e politico, a chi vuole esprimere solidarietà reale e concreta verso il prossimo.[segue] Sicuramente gli statistici sapranno documentare quante persone nel mondo hanno partecipato emotivamente e spiritualmente a quei gesti, a quegli avvenimenti. Anche chi non é stato coinvolto in maniera diretta è stato quanto meno raggiunto del messaggio di allarme e dalla proposta di solidarietà verso le vittime della pandemia, nonché dalla preoccupazione reale per i destini dell’Umanità. Ci serve, a tutti noi credenti e non credenti, una visione prospettica positiva del nostro avvenire. Abbiamo necessità di rivedere il modo di concepire la nostra vita in un rapporto differente e solidale con quella degli altri. Dobbiamo entrare con forza nell’ordine di idee che è ora di abbandonare distinzione e steccati, barriere ideologiche e barriere fisiche, incomprensioni, conflitti e guerre che provocano soltanto dolore, degrado e ingiustizia sociale. La pandemia, questa terribile vicenda, ci sta insegnando proprio questo. E noi, finché non riusciremo ad abbattere pregiudizi ed egoismi personali e dei nostri gruppi di appartenenza, non riusciremo a costruire una nuova prospettiva di sviluppo armonico e di pace per l’Umanità e il pianeta che ci ospita. Le soluzioni sanitarie, le scelte politiche per superare la crisi economica mondiale che seguirà questa triste vicenda, le demandiamo agli scienziati, agli uomini e le donne impegnate nelle istituzioni, sperando che siano all’altezza dei loro compiti. Ma la strada è segnata ed è una sola, la ricostruzione di un nuovo Umanesimo che persone sagge nel mondo indicano parlando alla gente, a quella fisicamente presente e a quella delle piazze “vuote”. (V.T)
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Un commento di Raniero La Valle, su fb 27 marzo 2020 https://www.facebook.com/ranierolavalle/posts/10206964857477298
Ringrazio tutti per la condivisione, per l’affetto, per la strada che stiamo facendo insieme, l’uno a sostegno dell’altro. Oggi c’era l’umanità intera sotto la pioggia apparentemente disabitata di piazza san Pietro. Lì è avvenuto il passaggio dalla vecchia Chiesa alla nuova Chiesa: dalle vecchie prescrizioni su come “lucrare” l’indulgenza plenaria, ancora notificate dalla Penitenzieria apostolica, all’annuncio disarmante del papa: tutti, tutti quelli che solamente lo desiderano, sono accolti da Dio, sono cittadini del cielo. Veramente la controversia di Lutero è chiusa, Dio è per tutti, non c’è una istituzione terrena, fosse pure la Chiesa fondata da lui, che controlla il traffico di quanti sono accolti nelle braccia di Dio, ciò che noi chiamiamo paradiso. State saldi nel dolore del virus, di tanta sofferenza che ci circonda, tutti sappiano che siamo salvati dall’amore.

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