Cagliari capitale europea della cultura per il 2019? Possibile, ma molta la strada da fare. Il primo ostacolo è la mancanza di coesione delle istituzioni pubbliche!

di Franco Meloni

“L’importante non è vincere, ma partecipare con spirito vincente“, sosteneva il barone Pierre de Coubertin, fondatore delle Olimpiadi moderne. Ovviamente meglio sarebbe vincere, ma questo non  è sempre possibile. Questo spirito vincente deve comunque animare la partecipazione della città (che in questo caso si può dire rappresenti tutta la Sardegna) alla competizione per la scelta della capitale europea della cultura 2019, promossa dal sindaco Massimo Zedda. dall’assessore alla Cultura Enrica Puggioni e appoggiata dal neo presidente della Fondazione Banco Sardegna Antonello Cabras.  Per rendere possibile che la candidatura di Cagliari abbia successo occorre adeguare la città (e non solo) rispetto a una serie di parametri che  esprimono il valore della sua capacità culturale, sia in ragione delle infrastrutture possedute, sia in ragione delle iniziative di tutti i tipi che comunque possano richiamarsi al concetto di cultura. Partendo dalla ricognizione della situazione della città e dello stato dell’arte della sua capacità culturale, occorre mettere in chiaro quanto ancora c’è da fare per raggiungere standard accettabili rispetto a quanto richiesto dai regolamenti del concorso europeo. Sappiamo che la situazione di partenza è buona e promettente (in termini di potenziale), tuttavia allo stato non idonea per raggiungere il traguardo. Condizioni essenziali da raggiungere sono la creazione di un consenso popolare intorno all’iniziativa e la costruzione di una solida alleanza tra le organizzazioni operanti in città, siano esse pubbliche o private e quindi mettersi a lavorare di buona lena per superare le attuali carenze, che non sono poche. Il ruolo guida devono ovviamente esercitarlo le istituzioni, avendo come soggetto di coordinamento proprio il Comune capoluogo. Qui, come si suol dire, “casca l’asino”! E’ noto infatti la difficoltà delle istituzioni di cooperare in modo adeguato. Troppo spesso le loro intese sono “gazzosa”  buona per la comunicazione mediatica, ma di scarsa operatività. Senza voler generalizzare, limitandoci a quanto conosciamo direttamente, pensiamo solo a quanto sono carenti le collaborazioni tra Comune, Regione, Università, Camera di commercio… Del resto la difficoltà di trovare una vera intesa nel campo dell’innovazione (Cagliari e sua area vasta territorio intelligente)  la dice lunga al riguardo. Si può sempre migliorare? Certo, si deve, altrimenti tutto è velleitarismo e banale occasione per fare una bella foto di gruppo. Non ci basta manco per niente. Siamo disponibili solo per cose serie! Comunque Cagliari, la Sardegna e l’Europa si salvano insieme!

2 Responses to Cagliari capitale europea della cultura per il 2019? Possibile, ma molta la strada da fare. Il primo ostacolo è la mancanza di coesione delle istituzioni pubbliche!

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