C’è ancora spazio per il pensiero?

cost-terra-logologo76Newsletter n.272 del 23 agosto 2022

GUERRA STRUTTURALE

Cari Amici,
in TV ci si domanda perché la guerra in Ucraina è sparita dalla campagna elettorale, che peraltro si sta facendo nella stessa TV. Già, perché è sparita? Chi sa un po’ di giornalismo sa che a “fare notizia” è ciò che è nuovo e fuori dell’ordinario, per esempio un padrone che morde il cane, non un cane che morde il padrone. La guerra in Ucraina non fa più notizia perché è diventata di routine, dura da sei mesi, e non accenna a finire. E perché non finisce? È una guerra bizzarra e insensata: essa non era affatto necessaria: platealmente annunciata (dall’armata russa sul confine) non ci voleva niente ad evitarla. Bastava smettere di dire che l’Ucraina doveva entrare nella NATO (come aveva osato fare il cancelliere tedesco Scholz), bastava per il Donbass rispettare gli accordi di Minsk, e l’aggressione non ci sarebbe stata; poi sarebbe bastato un negoziato in cui si stabilisse la neutralità dell’Ucraina e un’autodeterminazione per il Donbass, come ventilato subito nell’incontro tra i belligeranti ad Ankara, e la guerra sarebbe immediatamente cessata. Invece Biden e la NATO si sono affrettati a dire che sarebbe stata una guerra di lunga durata, Zelensky è andato su tutti i teleschermi del mondo a chiedere armi, gli “Alleati” e Draghi gliene hanno fornito sempre di più, e la guerra è diventata perenne, né Putin ha scatenato l’Armata ex Rossa o ha voluto rischiare i 26 milioni di morti della II guerra mondiale per occupare Kiev e farla finire in fretta. Così la guerra d’Ucraina è diventata una guerra strutturale, non più tra Russia e Ucraina, ma per il nuovo “ordine” del mondo, mettendo ai margini la Russia e la Cina. La guerra mondiale “a pezzi”, lamentata dal Papa, è diventata così una guerra mondiale intera, con un solo “pezzo” votato al sacrificio dai suoi amici, dai suoi nemici e dai suoi cattivi governanti, l’Ucraina. È questa la ragione per cui prendiamo il lutto per l’Ucraina, partecipiamo al suo immenso dolore, vittima com’è di un gioco che la supera.
Ma come mai, evitata la terza guerra mondiale per tutto il Novecento, si è preso spensieratamente il rischio di farla nel 2000? La ragione è che tutti sono convinti, o sperano, che non sia una guerra nucleare; Putin ha del resto assicurato che non userà l’atomica se non nel caso che la Russia sia al limite di scomparire come Stato. D’altra parte la dottrina sulla guerra non è più quella virtuosa millantata fino a ieri, solo “di difesa” (come si chiamano ora i ministeri che prima erano “della guerra”) o di reazione a un’aggressione; dopo la catastrofe imprevista delle Due Torri la “Strategia della sicurezza nazionale americana” ha stabilito che non si può lasciare “che i nemici sparino per primi”, la deterrenza non funziona, la miglior difesa è l’attacco, gli Stati Uniti agiranno, se necessario, preventivamente: tutto testuale. Così, esorcizzata l’atomica, Il recupero della guerra, deciso subito dopo la rimozione del muro di Berlino con la guerra del Golfo, si è reso effettivo, ed ecco che ora la guerra è diventata strutturale, fondativa, è stata ripristinata cioè come strutturante delle relazioni internazionali e dell’ordine del mondo, come è sempre stata dall’inizio della storia fino ad ora, indissolubile dalla politica degli Stati; la guerra non solo come continuazione, ma come sostituzione della politica con altri mezzi.
Questa è la ragione per farne il ripudio. Nella Costituzione italiana esso già c’è, ma la guerra non si fa mai da soli, se non è ripudiata anche dagli altri il ripudio non funziona. E neanche ci permettono di praticarlo: durante l’equilibrio del terrore, nella divisione internazionale (atlantica) del lavoro a noi era assegnato il compito di distruggere l’Ungheria con i missili da Comiso; chissà perché dovevamo prendercela con l’Ungheria. Poi abbiamo fatto anche noi la guerra all’Iraq, poi da Aviano sono partiti gli aerei che bombardavano Belgrado, ed ora abbiamo riempito di armi l’Ucraina e facciamo anche quella guerra là. Perciò abbiamo preso l’iniziativa di proporre ai candidati al futuro Parlamento di promuovere un Protocollo ai Trattati internazionali esistenti per un ripudio generalizzato della guerra e la difesa dell’integrità della Terra; e in pochi giorni da quando l’abbiamo annunciata, nell’ultima newsletter, le adesioni sono state molte centinaia: un successo, ma soprattutto un impegno e una speranza. E il ripudio deve essere “sovrano”: cioè deve stare sopra a tutto, ed essere propugnato non solo dai governi, ma dai parlamentari e dagli abitanti del pianeta come sovrani.
Sul Corriere della Sera si sono domandati poi “dove stanno i cattolici in questa campagna elettorale”, dato che non si preoccupano nemmeno del Credo proclamato da Salvini (ma quale, il credo niceno-costantinopolitano?). Bene, se li cercassero li troverebbero, insieme agli altri, tra i sostenitori di questa iniziativa, tra quelli che vanno a portare gli aiuti all’Ucraina invasa, tra quelli che con la Mediterranea Savings Humans e le altre navi umanitarie tirano fuori i naufraghi dal Mediterraneo e li fanno scampare ai flutti e alla Guardia costiera dei lager libici, finanziata e patrocinata da noi, e in chi ogni domenica chiede la pace dalla finestra di piazza san Pietro.
Nel sito pubblichiamo l’appello e il Protocollo da promuovere “per il ripudio sovrano della guerra e la difesa dell’integrità della Terra” con le firme che finora siamo riusciti a registrare; e ai firmatari chiediamo ora di rivolgersi ai candidati alle elezioni, di cui ieri sono state pubblicate le liste, per sapere se vogliono assumerne il relativo impegno.
Con i più cari saluti,

www.chiesadituttichiesadeipoveri.it

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Un appello ai candidati alle elezioni
UN PROTOCOLLO SUL RIPUDIO DELLA GUERRA
11 AGOSTO 2022 / EDITORE / COSTITUENTE TERRA /
PER UN PROTOCOLLO SUL RIPUDIO SOVRANO DELLA GUERRA E LA DIFESA DELL’INTEGRITÀ DELLA TERRA

UN APPELLO AI CANDITATI DEL 25 SETTEMBRE

NOI ELETTORI, SOVRANI E SOVRANE, SENSIBILI AI PRINCIPI COSTITUZIONALI E AGLI IDEALI PERSEGUITI DA “COSTITUENTE TERRA”, “ LAUDATO S Ì”, “ CHIESADITUTTICHIESADEIPOVERI”, “RETE PACE E DISARMO”, “SBILANCIAMOCI”,“NOI SIAMO CHIESA”, “FONDAZIONE BASSO ISSOCO”,” CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI VITERBO”, “FONDAZIONE INTERNAZIONALE PER IL DIRITTO E LA LIBERAZIONE DEI POPOLI””, “COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE”, “ PAX CHRISTI”,” CENACOLO IN ASCOLTO DI PAPA FRANCESCO”,”COMITATI DOSSETTI E PER LA COSTITUZIONE”, “ACI” E DA ALTRE ASSOCIAZIONI ANALOGAMENTE ISPIRATE,

RIVOLGIAMO AI CANDIDATI DI TUTTE LE LISTE ALLE ELEZIONI DEL 25 SETTEMBRE 2022 UN FERVIDO APPELLO IN FAVORE DELLA PACE.

LO FACCIAMO SPINTI DALL’URGENZA DI USCIRE DA UNA GUERRA INCONTROLLATA E FATTA SPETTACOLO, MEMORI DELLE TRAGEDIE PASSATE, COMUNICANDO NEL DOLORE DELLE VITTIME, DEI NAUFRAGHI, DEI PROFUGHI, DELLE DONNE UMILIATE E OFFESE, CONFIDANDO NELL’ASCOLTO DI QUELLI CHE SARANNO I NOSTRI RAPPRESENTANTI.

La guerra, maturata nella sfida e nei sospetti reciproci, cominciata sciaguratamente come guerra tra la Russia e l’Ucraina, divenuta inopinatamente guerra tra la NATO e la Russia, pronosticata come guerra tra l’Occidente e la Cina e incombente come guerra mondiale, non si fermerà da sola e senza una straordinaria iniziativa politica che la intercetti precipiterà verso un esito infausto per l’umanità tutta. Questa Iniziativa politica resiliente però sarebbe vana se limitata a sospendere la guerra in atto e non invece a estromettere la guerra dal diritto e da ogni eventualità futura.

Chiunque può prendere questa iniziativa. Sappiamo dalla storia che la salvezza può venire dal forte come dal debole, da più Stati insieme ma anche da un solo Paese, dal concorso di molti ma anche dal personale operato di una sola o di un solo.

Noi pensiamo che possa essere l’Italia a prendere questa iniziativa e che la grande opportunità offerta da queste elezioni possa far sì che a condurla siano il prossimo governo e il prossimo Parlamento.

La richiesta ai candidati al prossimo Parlamento è pertanto di impegnarsi con gli elettori a far sì che l’Italia, governo e popolo, promuova un generale ripudio della guerra quale scritto nella sua Costituzione e già fatto proprio dalla Carta dell’ONU. Questa iniziativa politica dovrebbe prendere la forma della proposta alle altre Parti contraenti dei Trattati europei e dello Statuto delle Nazioni Unite di un Protocollo sul ripudio della guerra e la difesa dell’integrità della Terra. (Quarantatre, compresi quelli soppressi, sono i Protocolli già allegati ai Trattati europei, da quello sul ruolo dei Parlamenti nazionali a quello sui privilegi dell’Unione Europea).

IL PROTOCOLLO SUL RIPUDIO DELLA GUERRA

Il Protocollo sul Ripudio Sovrano della Guerra da discutere in Parlamento dovrebbe avere i seguenti contenuti.

Le Alte Parti Contraenti hanno convenuto le Disposizioni seguenti, che vengono allegate al Trattato che istituisce l’Unione Europea e allo Statuto delle Nazioni Unite

La guerra è ripudiata in tutte le sue forme, comprese le sanzioni indiscriminate e ogni altra modalità di genocidio, a cominciare dalla definitiva abolizione e interdizione delle armi nucleari e delle altre armi di distruzione di massa, biologiche, chimiche, radiologiche, come delle mine antiuomo.

Un nuovo sistema di sicurezza collettivo, garantito dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, adempierà alle funzioni di mutuo aiuto e di difesa già esercitate dalle alleanze militari di parte e comporterà una riduzione graduale e condivisa delle spese militari nonché della fabbricazione e del commercio di tutti gli armamenti.

Dovere di tutti i popoli e Stati è la difesa della Terra, patria e madre di tutti. Compito e obiettivo comune è arginare un uso delle risorse lesivo dell’ambiente naturale, ripristinare l’equilibrio ecologico e salvaguardare le specie viventi.

La coesistenza fraterna degli Stati in ogni circostanza, favorevole o avversa, la rinunzia a modificarne con la forza i confini, la liberazione e il riconoscimento del diritto e dell’autodeterminazione dei popoli sono norma comune e bene fondamentale dell’intera Comunità della Terra.

A partire dalle tradizioni costituzionali degli Stati membri, dalle culture e valori dei popoli e dalle esperienze di convivenza pacifica già in atto nella famiglia umana assumiamo l’impegno di predisporre con un’ampia consultazione e promulgare una Costituzione della Terra che garantisca giusti ordinamenti, la dignità del lavoro e il godimento universale dei diritti e dei beni fondamentali a tutti gli uomini e le donne del Pianeta nessuno escluso.

Nel chiedere questo impegno legislativo e politico ai nostri futuri rappresentanti in Parlamento noi sappiamo che il ripudio della guerra nella sua piena effettività comporta il rovesciamento di una cultura millenaria e il passaggio a un nuovo corso storico che è compito della politica assecondare e governare. Le candidate e i candidati che condivideranno e manterranno l’ impegno che qui viene loro richiesto si segnaleranno in tal modo agli elettori per affidabilità e lungimiranza.

Chi intende aderire a questo documento può comunicare la sua firma scrivendo all’indirizzo mail:

ripudiosovrano@gmail.com

I candidati possono aggiungere la loro firma allo stesso indirizzo specificando la lista in cui si presentano.

Seguono le firme:

Raniero La Valle, Tecla Mazzarese, Domenico Gallo, Grazia Tuzi, mons. Domenico Mogavero, già vescovo di Mazara del Vallo, Moni Ovadia, Paola Paesano, Luigi Ferrajoli, Agata Cancelliere, Nino Mantineo, Felice Scalia, Enrico Peyretti, Claudio Ciancio, Francesco Di Matteo, Angelo Cifatte, Giangiacomo Migone, Francesco Comina, Sergio Tanzarella, Maurizio Serofilli, Raul Mordenti, Il presidente e il Direttivo di “LAUDATO SI’, un’alleanza per il clima, la cura della terra, la giustizia sociale” (Mario Agostinelli, Virginio Colmegna, Emilio Molinari. Daniela Padoan, Emanuela Vicentini, Guido Viale, Marco Cavedon, Oreste Magni, Simona Sambati), Marilù Fantini, don Renato Sacco, Giovanna Carotti, Paolo Bertagnolli, Rosemarie Bertagnolli, Christian Troger, Rita Dé Chilovi, Luigi Bertagnolli, Rita Rauch, Trebo Hermann, Martha Verdorfer, Gianni Ventura, Donatella D’Ecclesiis, Patrizia Scaini, Elisabetta Maetzke, Michelangelo Bovero (università di Torino), Guglielmo Fransoni (Università di Foggia), Silvio Mazzarese (Università di Palermo), Francesco Pallante (Università di Torino), Paola Parolari (università di Brescia),Valentina Pazè (Università di Torino), Persio Tincani (università di Bergamo), Franco Valenti (membro Centro Studi Immigrazione Verona), UDIPALERMO (presidente Mariella Pasinati), Aid for Education (presidente Simona Lavo), Carolina Gorni, Domenica Sottini, Stefania Chiaf, Irma Avi. Antonio Marotta (direzione nazionale di Rifondazione comunista), Rosario Nicchitta (architetto), Luisa Capitummino, Valentina Chinnici (Consigliera comunale Palermo), Domenica Coratti, Anna Maria De Filippi, Pina Mandolfo (regista), Anna Staropoli (sociologa). Fondazione Calzari Trebeschi, Brescia (Presidente Fulvio Bertoletti), Associazione Sostenibiltà Equità Solidarietà (Presidente Maurizio Pallante), Le rose bianche, Palermo, Emily Palermo, Circolo Laudato sì Palermo, Associazione Governo di Lei, Associazione Erripa Achille Grandi, Adel Jabbar (sociologo), Michele Negro, Sergio Paronetto, Attilio Pisanò (università del Salento), Carla Padovan, Giovanni Benzoni, Maria Chiara Zoffoli, Domenico Basile, Carlo Fiocchi, Leopoldo Cassibba, Antonio Gorgellino, don Marco Tenderini (Lecco), don Achille Rossi, Antonio Guerrini, “L’altrapagina”, Marco Romani, Anna Sabatini Scalmati, psicoterapeuta, Giacomo Cortesi, il Centro Ernesto Balducci di Zugliano (Udine): Davide Almacolle, Roberta Guarnotta, Gianluigi Bettoli, Valentina Degano, Alessandro Capuzzo, Paolo Tubaro. Bruno Fini; Carmen Barro e Enzo Marcolin (Pordenone), Raffaele Luise, don Giovanni Cereti, Vittorio Bellavite, Marco Romani, “Pane pace e lavoro”, Amici della Cittadella / Memoria e profezia (Assisi): Renzo Salvi (presidente), Silvano Balestra, Gabriella Cappiello, Rosaria Carbone, Maria Gabriella Mansi; Redazione di “Rocca”, quindicinale della PCC (Assisi): Mariano Borgognoni (direttore), Franca Cicoria, Riccardo Valeriani, Maria Luisa Arena, Gianfranco Schiavone (presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà), Maria Angela Bertoni, Vincenzo Cesarano, Annalisa Comuzzi, Anna Pitotti, Battista Villa, Renata Zille, Antonio Peratoner, Grazia Santin, Antonello Lestani, Tina Zani, Marco Lombardo, Giorgio Scichilone (Università di Palermo), Vittoria Scotto di Vettimo, RETEDASI FVG (Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale del Friuli Venezia Giulia), Angelo Capitummino, Gianni Giardi, Elena Lanzoni “TONALESTATE”, Pierangelo Monti, Presidente del MIR, Eli Colombo, Paolo Italo Enrico Pazzi, Enzo Fiorani, Anna Santoro, Maria Angelini, Eva Maio, Rosina Rondelli, Stefania Tuzi, Leopoldo Peratoner, “Camminare insieme” di Trieste, Moreno Biagioni, Piergiorgio Scoffone, Giuseppe Natale presidente ANPI Milano Crescenzago, Giovanni Colombo, Anna Viacava, Bianca de Matthaeis, Pito Maisano, Sergio Vercelli, Giovanni Zarcone, Enrico Leoncini, Massimo Zucconi, Pierluigi Bagini, Liliana Rota, Giampaolo Sigolo, Roberto Pasqualetti, Francesco Bottegal, Rita Puccetti, Paolo Baroni, Gabriella Trucchi, Guido Cristini, Giuseppe Antonio Panunzio, Antonio Giglio, Rosamaria, Rossi, Patrizia Casari, Roberto Rossi, Giuseppe Trippanera, Giuseppina Cucinotta, Anna Perina, Enzo Scandurra, Andrea Piantoni, Ugo Fornagiari, Giuseppe Borrelli, Guido Magoga, Fabio Federici, Stella Pongracz, Bianca Riva, Michela Pieri, Giuliano Rugani, Giovanna Colombi, Maria Forgioli, Gerardo Garzone, Alfredo Castagnetti, Silvana Vallerga, Maria Teresa Grazzini, Maurizio Candito, Raffaele Bortone, Annalisa Tosi, Franco Cini, Cinzia Niccolai, Alessandra Sala, Enrico Cardinali, Rosa Murgolo, Enrico Frascoli, Rosanno Zavatta, Maria Ricciardi Giannoni “LiberaCittadinanza”, Guglielmo Forges Davanzati, Enzo Carpentieri, Francesco Marsciani, Marcello Rossi, Linda Natalini, Lelia Della Torre, Luciana Rotter Butera, Renzo Benassù, Sandra Del Fabro, Marco Martini, Rosanna Salvadori, Massimo Boscagli, Franco Bifulco, Renzo Urrata, Piero Santoni “Ingegneria del Buon Sollazzo”, Emilio Vercellini, Giuseppe Gallelli, Lucy Mitchell Pole, Vincenzo Paudice, Gabriella Taddeo, Giulio Maria Marsaglia, Letizia Grossi, Giovanna Monina, Aldo Sebastiani, Antonella Panzino, Maria Cristina Stanzani, Flavia Trivella, Annalisa Miglioranzi, Anna Maria Ruda, Antonio Pioletti, Rosa Sorda, Francesco Baicchi, Mario Rosario Celotto, Remo Quadalti, Raffaele Pancani, Angelo Di Stefano, Mariella Bogliacino, Emanuele Messeni, Alessandro Monti, Maria Elisa Tittoni, Mario Rinaldi, Irene Mancusi, Maria Luisa Serazzi, Aldo Gardi, Prima Gardi, Monica Gardi, Angela Querzè, Umberto Bovo, Angelo Palmieri, Stefano De Marco, Nori Franca Facco, Alessandro Moro, Federico Moro, Giovanni Consoletti, Mario Sgobbi, Piergiorgio Bortolotti, Francesco Scotillo, Tiziano Lorenzon, Andrea Gusmini, Anna Maria Barbone, Antonio Mammi, Sergio Todesco, Ninetta D’Aurizio, Anna Maria Piacentini, Mario Casini, Manuela Moschi, Rita Maddaloni, Marcello Campomori, Maurizio Minghi, Luciano Sguotti, Adolfo Bonturi, Aldo Sartori, Laura Santoro, Eleonora Stillitani, Maria La Mattina, “Reti Di Pace”, Mimmo De Simone, Giovanna Nigi, Flavio Pajer, Paola Mancinelli, Moreno Biagioni, Eleonora Bellini, Rosalba D’Adamo, Simonetta Giovannini, Giannetto Nisi, Ugo Milella, Elisabetta Rossi, Fiorenza Cavicchioli, Anna Arienti, Giorgio Ardito, Silvia Bagni, Mario Giunta, Eugenio Longoni, Pierina Folci, Rita Gamberini “Collettivo Studiare Studiare Studiare”, Maria Enrica Castiglioni, Roberto Briolotti, Adriana Valente, Anna Santoro, Sara Modigliani, Maddalena Martini, Graziella Merlatti, Fabio Ragaini “Gruppo Solidarietà”, Maria Teresa Ferrari Lehnus, Fabia Bossi, Carla Gentili, Loris Nobili, Franca Bellucci, Adriana Giusti, Giovanna Murru, Elio Rocco Romano, Claudia Mineide, Giorgio Rinaldelli, Marina Lazzati, Elena Giuliani, Gianandrea Piccioli, Giovanna Caggia, Giovanni Ciavarella, Donatella Ruiu, don Marco Bassani, Giovanna Marelli, Nicoletta Pannocchia, Cecilia De Bartholomaeis, Giovanna Tobruk, Piero Cappelli, Francesco Maisto, Gaspare Galante, Stefano Girotti, Rosella Salvetti, Maria Nella Abbassetti, Ivano Pioli, Antonia Basti, Roberta Nicoletti, Calogero Bellanti, Teresa Isenburg, Emilio Vanoni, Anna Capuani, Fernando Cancedda, Marina Romani, Maurizio Portaluri, Mario Dallasta, Patrizia Rossetti, Alberto Cacopardo, Maria Cecilia Rellini, Anna Pizzati, Silvia Pozzi, Mario Dabbicco, Laura Giuffrida, Raffaella Piloni, Paolo Benassi, Emanuela Petrolati, Elisabetta Tofful, Mauro Carlo Zanella, Alice Ranzani, Angela Bellagamba, Renata Simonotti, Paolo Berdini, Ennio Cabiddu, Antonia Sani, Simonetta Bernardi, Paola Torricini, Luigi Colavincenzo, Pietro De Luca, Lucy Pole “Cittadini del Mondo”, Roberto Sisti, Giorgio Rivolta, Elisabetta Porro, Vittorio Mattiuzzi, Evelina Mazzeo, Liviana Gazzetta, Elide Taviani, Laura Bennici, Anna Rosa Franzoni, Antonio Lucci, Dina Rosa, Vittorio Pallotti “Centro di Documentazione del Movimento Pacifista Internazionale”, Sergio Genini “Le Veglie contro le Morti in Mare”, Valentino Ballabio, Antonio Pellegrino Forte, Francesco Zanchini, Miris Baldi, Angelo Ballardini, Donata Coppi, Antonella Visintin, Pietro De Carli, Letizia Gozzini, Ugo Biggeri, Gigi Massini, Milena Mottalini, Celeste Liverini, Chiara Boschini, Nadia Benni, Roberto Liuzzi, Fernanda Mole, Luisa Casarella, Enrico Andreoni, Giulio Raffaele, Paola Punzo, Aurelio Chià, Daniela Nesi, Gabriella Dogliani, Giuseppe Staccia, Fulvia Mosconi, Luigi Trezzi, Fiorenza Minervini, Graziella Caterino, “Comitato Pace e Cooperazione Internazionale” del Comune di Chieri, Mariateresa Morretta, Mariapia Lessi, Vincenzo Zambello, Mauro Spallucci, Maria Giovannozzi, Lidia Parma, Milco Maccaferri, Franco Meloni, Giovanni Acampora, Serenella Gubellini, Rita Podda, Vito Capano, Edgardo Olimpo, Dora Marucco, Sergio Flotta, Sergio Flotta, Patrizia Di Caccamo, Marco Fallabrini, Daniela Serroni, Gabriella Pagani, Gabriella Pagani, Elio Pagani, Raffaele Di Paolo, Barbara Cirasella, Olimpia Gobbi, Marzia Masoni, Piergiorgio Scoffone, don Maurizio Mazzetto, Lorenzo Neri, Tati Sgarlata, Alessandra Trigilia, Alessandra Trigilia, Paola Mazzotti, Daniela Barraco, Luigi Cattani, Piergiorgio Maiardi, Enzo Portalupi, Roberto Ongaro, Camilla Rubino, Claudio Monge, Silvia Galiano, Ornella Budetta, Valeria Pilone, Angela Dogliotti, Franca Maria Zapponi, Paola Rovelli, Andrea Fedeli, Paola Stefanini, Rita Baderna, Massimo Mabilia, Stefano Sacco, Maria Chiara Pievatolo, Maria Angela Arrigoni, Ireo Bono, Vanda Bouché, Carmelo Picciotto, Adelia Tiscali, Mariano Cattrini, Maria Caterina Cifatte, Vittorio Pontello, Andrea Bellin, Gabriella Tonelli, Sara Marsico, Sergio Caserta “Il Manifesto In Rete”, Mario Ghidoni, Vincenzo Guanci, Rosa Spera, Piero Cattaneo, Flavio Luigi Raimondi, Norberto Julini, Roberto Bosi, Carla Spreafico, Stefania Zara, Andrea Trentini “Centro Pace, Ecologia e Diritti Umani di Rovereto”, Giulio Boschi, Marco Pirovano, Piera Barberis, Antonella Marras, Rodolfo Vialba, Danilo Zannoni, Mauro Scaroni, Vincenzo Sigillo, Roberta Piazzi, Rossana Lignano, Pinuccia Caracchi, Simonetta Astigiano, Serenella Mastroianni, Enrico Cirri, Laura Tonelli, Emiliana Magliano, Irene Kajon, Giorgio Cingolani, Angela Ermini, Guido Marzaro, Clotilde Masina, Paola Agnello Modica, Marilisa Brussato, Luisa Casu, Giampaolo Carboniero, Marco Baroni, Silvano Righi, Francesco Spinozzi, Giovanni Rossetti, Silvano Verderio, Ivano Mariconti, Maria Girard, Giuseppe Rolandi, Daniela Musumeci, Chiara Antonietta Luigia Casella, Kofi Richard, Francesca Cerocchi, Livio Taverna, Cosima Ladogana, Bruno Sozzi, Annamaria Pazzi, Irma Filice, Maria Luisa Conti, Luisa Chiavelli, Federico Anselmi, Gabriele Attilio Turci, Eugenio Lorenzi, Carlo Sansonetti, Pietro Pertici “Tavola della Pace e della Cooperazione Onlus”, Ornella Trespidi, Filippo Sivelli, Gianfranco Bosoni, Pietro Domenico Giovannoni, Giovanni Esposito, Rosa D’Amato, Luciano Sguotti, Francesca Avitabile, Lidia Leonelli, Lucia Rudelli, Rita Mazzieri Associazione Laicale “Seguimi”, Cinzia Picchioni, Mauro Gobbi, Fabio Alberti, Antonio Broccardo, Giorgio Parise, Aldo Bifulco “Progetto Pangea”, Angelica Romano “Un Ponte Per”, Domenico Lamorte, Daniela Bezzi, Roberto Cocciolo, Marco Castellani, Elisabetta Piccini, Rocco Altieri “Centro Gandhi”, Flora Cometto, Vincenzo Guanci, Rosa Franchini, Marisa Angilletta, Francesco Mizzau, Fabrizio Valletti, Cristina Vercellone, Rosaria Lombardi, Martina Pignataro “GRIDAS”, Emilio Vanoni, Rete “Umanità Lodigiana”, Luigi Galmozzi, Giuseppe Giacobbo Scavo, Pierangelo Monti, Giorgio Daccò, Marialuisa Malaspina, Elena Caprio, Fiammetta Acquarone, Luana Bertarelli, Maria Paola Ranalletti, Bruno Tonolo “ANPI” di Mirano, Angelo Mario Fontanella, Roberta De Monticelli, Flavia Bottanelli, “Comitato per la Pace” di Potenza, Stefania Galeazzi, Luigi de Magistris “Unione Popolare”, Maria Lippiello, Marco Cetini, Piergiorgio Scoffone, Nichelino Albalustro Isa, Francesca Biondi, Marisa Capello, Flora Cometto, Anna Fissolo, Maria Luisa Giacomello, Gian Paolo Gusella, Maria Menin, Mariaflora Sartor, Gabriella Zuccolin, Simona Suriano, Pino Lena, Elena Ottarini, Rossella Guadagnini, Bianca Lena, Maria Laura Gelmini, Diego Giuseppe Pelizzari, Bruno Marchesi, Enrico Giovannetti, Lori Serboli, Vanessa Cirillo, Eleonora Barbieri, Rossella Guadagnini, Angela Dogliotti Marasso, Beppe Marasso, Giuseppe Giacobbo Scavo, Domenico Matarozzo, Margherita Coscia, Alberto Vitale, Alessandro Bellavite Pellegrini, Marco Tenderini, Stefano Celotto, Francesco Castelli, Andreina Giovanna Clerici, Manlio Schiavo, Matilde Consoli, Adelia Veneroni, Claudio Michelotti, Giuseppe Milani, Adriana Percivalle, Agostina Melucci, Emanuele Maffi.

Candidati:

Enrico Calamai (Unione Popolare);

Maurizio Acerbo (Rifondazione Comunista);

Gregorio Piccin (Rifondazione Comunista);

Simona Suriano (Unione Popolare);

Antonella Marras (Unione Popolare);

Laura Tonelli (Unione Popolare).

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