Gli OCCHIALI di PIERO

Maria LaiMARIA LAI
Nasce il 27 settembre 1919 a Ulassai, Maria Lai: il filo ininterrotto di un discorso artistico che comincia da bambina, allieva di Salvatore Cambosu.
Prosegue a Roma, a Verona, a Venezia, con grandi maestri di scultura.
Torna in Sardegna nel 1945, avventurosamente, a bordo di una scialuppa di salvataggio, da Napoli a Cagliari. Insegna a Cagliari e nei paesi vicini, torna a Roma nel ’54 e là, nel 1957, espone per la prima volta.
Nonostante i consensi, si ritira dall’arte per 10 anni, unico rapporto di dialogo e collaborazione con Giuseppe Dessì, mantenendo attraverso lo scrittore il legame coi miti e le tradizioni della terra sarda.
Nel 1971 espone di nuovo e riprende i più ampi rapporti culturali, a Roma con Bruno Munari, a New York con Costantino Nivola.
Negli anni ’90 la sua arte giunge a maturazione e a sintesi: segno, disegno, filo, ordito si compongono. Lavora a Cardedu fino alla morte, il 16 aprile di quest’anno 2013. E’ sepolta sotto la lapide che la ritrae bambina, scolpita da Francesco Ciusa nel 1933, come già abbiamo raccontato in Aladin Pensiero il 2 luglio.
SAMUEL ADAMS
Nasce a Boston il 27 settembre 1722 Samuel Adams, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, ribelle alla Corona Inglese e repubblicano.
Era cugino di John Adams, che divenne il secondo Presidente.
Nonostante il suo ruolo di primo piano nella lotta per l’indipendenza non riuscì ad essere eletto alla Camera dei Rappresentanti, la sua più alta carica fu quella di governatore del Massachusetts.
Teorico e scrittore politico, era un grande oratore.
“Se ami la ricchezza più della libertà, la tranquillità dell’asservimento al vivace cimento della libertà, vai in pace, cercati un’altra casa.
Non chiediamo i tuoi consigli nè le tue braccia. Accucciati e lecca le mani che ti nutrono. Possa il peso delle tue catene esserti lieve e possano i posteri dimenticare che fosti uno di noi”.

VLADIMIR PETROV
Il 27 settembre 1907 nasce a Riga, in Lettonia, Vladimir Petrov.
Campione lettone di scacchi nel 1935 e 1937. Nei tornei internazionali riesce a qualificarsi ai livelli di Flohr e di Reshewski, superando i più forti al mondo. Riesce addirittura nell’impresa di battere Alechin e nel 1939 a Buenos Aires riesce a pattare contro Alechin e Capablanca.
Nonostante i suoi meriti scacchistici Petrov, per aver criticato l’Unione Sovietica, il 31 agosto 1942 viene arrestato e, sulla base del famigerato articolo 58, condannato a 10 anni di lavori forzati. Non potrà scontarli perchè morirà prima, a Kotlas in Russia, il 26 agosto 1943.

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Oggi compie 15 anni. Chi l’avrebbe detto? E’ ancora minorenne!
Piero Marcialis: Dimenticavo… Auguri!

le 4 giorn NALE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI
Il 27 settembre 1943 il popolo napoletano insorge contro le forze armate tedesche e in quattro giorni libera la città. Quando arrivano i “liberatori”, Napoli è già libera: la prima grande città europea a liberarsi da sè.
Gli alti ufficiali dell’esercito del Re Codardo Savoia avevano abbandonato la città ai tedeschi, Hitler chiese ai suoi di trasformare Napoli “in cenere e fango”. Furono i partigiani, i soldati sbandati che uscirono dai loro nascondigli, gli scugnizzi, le giovani operaie, i preti, i maestri di scuola, i disoccupati, i medici, i vigili del fuoco, gli studenti, a salvare la città.
le 4 giorn Na filmUna pioggia di medaglie (che ci fu) non basta a ricordare questo evento:
bisogna rivedere il film di Nanni Loy “Le quattro giornate di Napoli”, il finale del film “Tutti a casa” di Luigi Comencini, per capire quale eroismo animò queste giornate e quale lezione di dignità ne viene a tutti.

DESULO. La gente del Comune di Desulo insorge contro la soppressione di una classe dell’Istituto alberghiero. Un esempio per tutti nell’epoca dei tagli alla qualità della vita.
Dersulo in lotta set13

CITAZIONE DELLA SERA

Di quante cose potremmo venire a conoscenza se codardia e negligenza non ostacolassero la nostra ricerca! (Mary Shelley).

2 Responses to Gli OCCHIALI di PIERO

  1. […] GENNARINO CAPUOZZO Il 29 settembre, durante le 4 giornate, muore a Napoli Gennaro Capuozzo. “Appena dodicenne…partecipò agli scontri sostenuti contro i tedeschi dapprima rifornendo di munizioni i patrioti e poi impugnando egli stesso le armi. In uno scontro con carri armati tedeschi, in piedi, sprezzante della morte, tra due insorti che facevano fuoco, con indomito coraggio lanciava bombe a mano fino a che lo scoppio di una granata lo sfracellava sul posto di combattimento insieme al mitragliere che gli era a fianco.” (Dalla motivazione della Medaglia d’oro al Valor Militare). A lui Nanni Loy dedicò il film Le 4 giornate di Napoli. […]

  2. […] MARIA LAI Un anno fa ci ha lasciato l’artista Maria Lai. Di lei ho scritto il 27 settembre del 2013 (vedi Aladin Pensiero). […]

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