con gli occhiali di Piero…

torrelefante universita cagliariSTORIA SARDA
Il 24 dicembre 1582 Michele de Moncada, Vicerè di Sardegna, convocò una riunione straordinaria degli Stamenti per migliorare le difese dell’isola dai continui assalti barbareschi.
Michele de Moncada, di illustre famiglia aragonese, era già stato Vicerè di Catalogna, poi Vicerè di Sardegna dal 1578 al 1584 e dal 1586 al 1590.
Altri due de Moncada furono vicerè in Sardegna dopo di lui; Gastone, dal 1590 al 1595, e Guglielmo, dal 1644 al 1649.

EMANUEL LASKER
Parlando di scacchi è stato inevitabile citare spesso Emanuel Lasker, che fu campione del mondo per 27 anni di seguito, dal 1894 al 1921.
Oggi, anniversario della nascita (24 dicembre 1868), scrivo proprio di lui. (segue)
Nasce nel villaggio di Berlinchen, nel Brandeburgo, impara gli scacchi dal fratello maggiore Berthold, che si manteneva agli studi giocando piccole somme in una sala da the di Berlino, dove era iscritto in medicina.
Anni dopo fece così anche Emanuel, studente di matematica.
Nel 1888 vince il suo primo torneo, con una bella somma in premio.
Un anno dopo a Breslavia ottiene dalla Federazione Scacchistica tedesca il titolo di maestro. Va in Inghilterra e trionfa anche lì, poi negli Stati Uniti.
Propone un match contro Tarrash, considerato allora il prossimo campione del mondo. Tarrash rifiuta sdegnosamente. Lasker a questo punto sfida direttamente Steinitz, il campione del mondo, e vince 10 a 5, 4 patte.
Si è scritto molto sul modo di giocare di Lasker.
Illuminante è il racconto, riferito da Al Horowitz, di William Winter:
“giocai contro di lui al Torneo Internazionale di Nottingham del 1936.
Dopo aver pensato per mezz’ora misi un Cavallo in una casa dove poteva essere catturato da un Pedone. Istantaneamente Lasker replicò con una tranquilla mossa difensiva, tutto quello che avevo guadagnato con la mia brillante mossa era la perdita di una gran quantità di tempo di riflessione. Dopo la partita uno spettatore gli domandò che cosa sarebbe accaduto se avesse preso il Cavallo. Non lo so, rispose, giocavo contro un forte maestro e se un forte maestro pensa mezz’ora e poi mette un pezzo dove posso prenderlo, ritengo per me poco salutare prenderlo e lo lascio lì”.
(In William Winter, Kings of Chess. su Winter vedi Aladin pensiero).
L’inevitabile match Lasker contro Tarrash si tenne nel 1908.
Tarrash rifiutò gelido di stringere la mano a Lasker: “A voi, signor Lasker, ho da dire solo tre parole: scacco e matto!” Lasker vinse 8 a 3, 5 patte.
Lasker perse il titolo contro Capablanca. Nel 1933, date le sue origini ebree, dovette lasciare la Germania, per l’Inghilterra e la Russia prima e infine per gli Stati Uniti. Morì a New York, l’11 gennaio 1941.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>