Buon Natale!

neve in sardegna(Natale)
CITAZIONE DELLA SERA

Nevica sui villaggi? Nelle veglie
le case tornano intime, sognanti;
le parole han riflessi di conchiglie.

Questa notte Gesù fa compagnia
al povero, al fringuello, al camminante
che come foglia fluttua per la via.

(Cesare Angelini, Dicembre)

cometa dirinnovaE’ NATALE
Il 25 dicembre è Natale. Questo dal 354, quando Papa Liberio decise che questa data andava bene per ricordare la nascita di Gesù. Coincideva con quello che gli antichi romani ritenevano fosse il solstizio d’inverno, giorno dopo il quale la luce aumentava nel mondo e si preparava la primavera.
Giorno utile per imperatori (Carlo Magno, anno 800) e monarchi (Stefano d’Ungheria, anno 1000) per farsi incoronare.
A Natale del 1223 a Greccio, in provincia di Rieti, San Francesco inventa il presepe, vivente. Così lo descrive il suo biografo, Tommaso da Celano:
“Si dispone la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e l’asino.
Si onora ivi la semplicità, si esaltà la povertà, si loda l’umiltà, e Greccio di trasforma quasi in una nuova Betlemme”.
———
GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413Ma non solo auguri. Qualche ulteriore riflessione e notizia: la strage di Natale, Iacopone da Todi…
LA STRAGE DI NATALE
Grazie a Giovanni Maria Bellu, giornalista cagliaritano, e a un coraggioso pescatore siciliano Salvatore Lupo, il mondo ha potuto conoscere la tragedia avvenuta nella notte tra il 24 e 25 dicembre 1996.
283 persone perdono la vita nelle acque di fronte alla costa siciliana.
Sono asiatici, indiani, pakistani, singalesi, che hanno pagato gli scafisti per giungere in Italia. Gli scafisti del battello in pessimo stato che li trasportava, rischiando di affondare, chiesero aiuto ai complici di un cargo che, per la burrasca, urtò il battello spaccandolo in tre.
30 si salvano, primo il comandante. I superstiti vengono sbarcati in Grecia e tenuti segregati perchè nulla si sappia. I fuggitivi che raccontano la tragedia non sono creduti dalle autorità, anzi vengono arrestati.
I pescatori che in quelle acque trovano cadaveri tacciono per paura.
Parla Salvatore Lupo, ma viene preso sul serio solo da Giommaria Bellu, che, per il quotidiano Repubblica, apre un’inchiesta.
I fatti vengono accertati: una foto mostra il relitto coi cadaveri incastrati.
E’ stata la più grave tragedia del mare Mediterraneo fino all’ottobre di quest’anno, quando a Lampedusa sono morte 366 persone.
—–
Piero e IacoponeJACOPONE DA TODI. La notte di Natale 1306 muore a Collazzone, provincia di Perugia, Jacopo de Benedictis, noto fra Jacopone da Todi, dove infatti era nato forse nel 1233.
Dopo la morte della moglie Vanna durante un ballo, per il crollo del pavimento, e fu scoperto sul corpo di lei un cilicio, nel 1268 abbandonò la vita mondana, divise tra i poveri i suoi beni e visse di elemosina. Si fece frate minore nel 1278. Avversario di Bonifacio VIII, nel 1298 venne scomunicato, privato del saio, processato e imprigionato. Fu liberato nel 1303 da Papa Benedetto XI e visse gli ultimi anni nel convento di S.Lorenzo a Collazzone.
Jacopone è tra i massimi poeti del Medioevo, sono famose le sue laudi (ne compose un numero non accertato tra 90 e 200), celeberrimo il Pianto della Madonna:
Donna di Paradiso
lo tuo figliolo è priso
Iesu Cristo Beato.
Accurre Donna e vide
che la gente l’allide,
tanto l’han flagellato.
———
MAGGIORANZA SOLIDA
Chiede la fiducia, la ottiene e poi… ritira il decreto.
Ha ragione Civati: questo Governo non sta benissimo.
E Renzi? ‘un ‘apisce mi’a ‘un ‘apisce…
————

CESARE ANGELINI

DICEMBRE

In Cesare Angelini, Il piacere della memoria,
All’Insegna del Pesce d’Oro, Milano, 1977

***

Dicembre, il mese della santa festa
che ha fatto cristiane anche le nevi:
(ne parla il vento con sussurri brevi
ai sassi del ruscello, alla foresta).

Nel gran racconto, l’anima si desta
succhiando infanzia dai lontani evi.
(Le pievi ne discorrono alle pievi:
la terra è come un gran presepe in festa).

Nevica sui villaggi? Nelle veglie
le case tornano intime, sognanti;
le parole han riflessi di conchiglie.

Questa notte Gesù fa compagnia
al povero, al fringuello, al camminante
che come foglia fluttua per via.

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