Sassari: sei i candidati alla carica di sindaco

¡Y ahora a la lucha bruta!
municipio di SS
di Vanni Tola
Conclusa la procedura di presentazione delle liste per le elezioni amministrative osserviamo gli schieramenti in campo. Emerge intanto un notevole numero di liste partecipanti, ben 22 con circa 700 candidati. I concorrenti alla carica di sindaco sono sei. Vediamo i raggruppamenti fra le liste. Il candidato sindaco del centro-sinistra è Nicola Sanna, vincitore delle primarie con un vantaggio molto limitato. Lo sostiene il Partito Democratico, un partito uscito profondamente diviso dalla prova delle primarie nel quale – dietro un’apparente nuova unità intorno al candidato di bandiera – persistono le divisioni, i rancori e la rabbia dei notabili dell’apparato che fanno riferimento all’area Spissu-Ganau-Giagu, risultati sconfitti alle primarie di qualche settimana fa. La ritrovata unità fra le componenti intorno alla candidatura Sanna è, in realtà, una sorta di “tregua armata” suggellata con l’impegno di dividere equamente il peso delle componenti nella scelta dei candidati. La coalizione di Centro- Sinistra sarà supportata da ben undici formazioni politiche (in alcuni casi quasi liste condominiali sorte per l’occasione) che, in cambio del loro appoggio attendono naturalmente un’adeguata rappresentanza in Giunta. Difficilmente gli elettori riusciranno a individuare i punti programmatici comuni tra formazioni cosi eterogenee e spesso distanti fra loro quali il Centro Democratico, l’Italia dei Valori, l’IRS (Indipendentzia Repubrica de Sardigna), La Base, Libertà di Movimento (ex Grillini), Ora sì, Partito dei Sardi, Rossomori, Sassari Bella Dentro, Sel (Sinistra Ecologia e Liberta) e UPC (Unione provinciale cristiana). E, d’altra parte, di contenuti programmatici si è parlato abbastanza poco stante anche la notevole eterogeneità delle forze che compongono la coalizione che avrebbe reso problematica la definizione di un programma comune non limitato all’esposizione di una generica lista di buoni proponimenti. Se il centro sinistra dovesse vincere le elezioni, il candidato sindaco Nicola Sanna e il suo staff dovranno avere infinite capacità di mediazione per mettere insieme i punti di vista di forze politiche e organizzazioni politicamente e culturalmente molto differenti e distanti fra loro. Trasformare questa sorta di “armata Brancaleone” in stabilità politica nell’ Amministrazione comunale futura sarà impresa ardua. Ma il candidato sindaco è ottimista. “Grazie al percorso delle primarie ci presentiamo all’appuntamento uniti e determinati” ha dichiarato Nicola Sanna. Se è cosi, tanti auguri.
Il Centro-Destra invece candida una donna, Rosanna Arru, dirigente scolastica. La Arru, sarà sostenuta da Forza Italia, Udc (Unione di centro), Fratelli d’Italia e la lista civica “Sassari Progetto comune”. “ Sto cercando di creare una lista civica formata da persone rappresentative di tutta la società sassarese, senza distinguo dovuti a partiti o aree politiche di appartenenza”, spiega la dirigente scolastica. «Io non pongo veti a nessuno, chiunque si riconoscerà nella mia proposta di amministrazione della città sarà il benvenuto. La mia candidatura e la lista civica che comporremo vogliono offrire un’alternativa a tutti coloro i quali non si riconoscono nei programmi, nei metodi, nelle idee e nella figura del candidato sindaco del Pd». Progetto lodevole che non è però riuscito ad evitare la “rottura “ a destra e la nascita di Progetto Centrista, una forte lista concorrente nella medesima area politica. Il candidato sindaco di Progetto Centrista è Nicola Lucchi, avvocato, già assessore nella giunta guidata tra il 2000 e il 2005 dal sindaco Nanni Campus. Lucchi è proposto da Riformatori, Unidos, il movimento che fa capo al parlamentare Mauro Pili, e dalla lista civica «Sassari è».
Il Psd’Az, falliti i tentativi di apparentamento con i raggruppamenti maggiori, sceglie di correre da solo con una propria lista che vede candidato per la carica di sindaco Antonio Cardin, consigliere comunale e capogruppo del PSd’Az. L’indicazione fondamentale è quella sancita recentemente dal partito che può essere riassunta con lo slogan “nessuna alleanza, né a destra, né a sinistra, ma con uno spiraglio al Centro”.
Partecipa anche alla composizione elettorale il Fronte Indipendentista Unidu che candida alla carica di sindaco Cristiano Sabino, docente di 34 anni, che insegna filosofia e storia nei Licei di Sassari dove lavora come precario. È militante della sinistra indipendentista dalla fondazione del movimento “A Manca pro s’Indipendentzia” di cui è stato portavoce fino allo scorso febbraio. Sostiene il candidato Sabino il Movimento per il lavoro, i diritti e l’ambiente di cui fanno parte Alba e Azione Civile.
L’ultimo schieramento in campo, quello che potrebbe rappresentare la “sorpresa” di queste elezioni, è il Movimento Cinque Stelle che ha ufficializzato la candidatura alla carica di Sindaco di Maurilio Murru, 42 anni, dipendente amministrativo in un’azienda privata di Porto Torres. Coerentemente con la linea del M5S nazionale, anche per le amministrative di Sassari il movimento non ipotizza alcuna alleanza. Ha da spendere un credito considerevole che gli deriva dall’aver ottenuto in città il 31,5% dei voti nelle ultime elezioni politiche. Il programma, naturalmente disponibile in rete, è concentrato in undici “azioni” di intervento politico indicate come portatrici di originalità e innovazione, idee nuove per una città nuova. Con lo slogan #vinciamonoi il Movimento propone la riscoperta e rivitalizzazione del centro storico tramite residenze universitarie diffuse, attività mercatali, fiscalità di vantaggio, rivisitazione della Ztl, e la rottura del muro che divide il paese reale dai propri amministratori. Propone inoltre il question time comunale per offrire ai cittadini l’opportunità di dialogare settimanalmente col sindaco incontrandolo nella sala del consiglio comunale, ma anche il referendum sugli atti di grande interesse collettivo, e l’idea dell’istituzione di una consulta dei Gremi, presieduta dal sindaco e nella quale i rappresentanti dei Gremi tratteranno i temi di maggiore interesse della città. Ma le proposte non finiscono qui. Si prosegue con politiche sociali e abitative più incisive (tra le varie iniziative spicca per originalità la figura dell’infermiere di quartiere). La “carta delle culture” e il perseguimento dell’obiettivo rifiuti zero, l’acqua pubblica, il Puc partecipato, la mobilità sostenibile, e azioni dedicate all’agro e alla periferia, l’agenda digitale e un intero capitolo dedicato allo sport. “Si tratta di idee nuove – dichiara Murru – che mettono i sassaresi al centro della propria città. L’innovazione sta proprio in questo, nella partecipazione diretta dei cittadini al governo del proprio quartiere o della propria borgata. L’idea di fondo è che non si cambia la città costruendo l’ennesimo litigioso carrozzone elettorale ma avendo il coraggio di portare avanti i temi e non le poltrone”. Un programma che potrebbe avere grande ascolto nell’area degli indecisi e di coloro che si orientavano per l’astensionismo.
Difficile formulare pronostici sulla tornata elettorale, ci limiteremo quindi ad alcune brevi considerazioni di carattere generale. Molto elevato numero delle liste e dei candidati. Come generalmente accade per le consultazioni amministrative, è prevedibile una partecipazione elevata dei cittadini al voto e, conseguentemente, un calo dell’astensionismo che potrebbe perfino contribuire a estendere la partecipazione alla consultazione europea che si svolgerà nella stessa giornata. La frammentazione e l’eterogeneità delle forze politiche che costituiscono gli schieramenti di Centro-Sinistra e Centro-Destra, la scarsa attenzione ai programmi per privilegiare le strategie di aggregazione tra componenti delle coalizioni, potrebbero rivelarsi penalizzanti per i due maggiori schieramenti a tutto vantaggio di altre formazioni e in particolare del M5S che – al di là di quello che si può pensare nel merito della loro proposta politica – ha il grosso vantaggio di presentarsi come una compagine unita e determinata, con un programma chiaro, ben definito e di cambiamento radicale. Nello scontro tra centro-sinistra e centro-destra diversi osservatori tendono a vedere in vantaggio lo schieramento di centro-sinistra. Ma non è da escludere, anzi è molto probabile che il risultato della votazione determini la necessità del ballottaggio e che questo possa avvenire tra uno dei due schieramenti maggiori e il M5S. Se ciò accadesse, la possibilità che la seconda città della Sardegna possa vivere l’esperienza di un Sindaco e di una Giunta a cinque stelle, non è poi cosi remota.
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Sant_Eligio_bio Gremio SS
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¡Y ahora a la lucha bruta!
Y ahora a la lucha bruta
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GM ANGIOY A SS

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