Euroregione Archimed: un entità inutile o uno strumento per investire nel Mediterraneo?

porto CAArchimed
di Franco Meloni
Nel commento a due recenti iniziative su tematiche europee (precisamente: 1. l’incontro con i giornalisti della Corsica, promosso da Vito Biolchini e altri e 2. il convegno dei Rossomori di analisi delle elezioni europee) abbiamo preso un impegno per l’approfondimento dell’argomento euroregioni, con preciso riferimento alla realizzazione di un’euroregione che raggruppi le isole europee del Mediterraneo. Ora, avevamo conoscenza dell’esistenza di un organismo di tal fatta, denominato Archimed, che però allo stato attuale non coinvolge tutte le regioni insulari del Mediterraneo ma solo parte di esse: per esempio ne è esclusa la Corsica, che è per dimensione la quarta isola del Mediterraneo e che a noi sardi interessa particolarmente. Se il sito web dell’euroregione è lo specchio di quanto e come essa funzioni, diciamo che l’impressione è deludente. L’euroregione Archimed risulta un soggetto sostanzialmente inoperoso che, probabilmente, oggi produce solo i costi della sua struttura organizzativa. Lo stesso sito dà conto delle cariche sociali: tra gli altri risultano presidente Ugo Cappellacci, in virtù della sua (precedente) qualifica di presidente della Regione, e, inoltre, Gabriella Massidda (fino a pochi giorni fa dirigente generale della presidenza della Giunta regionale), come componente del “comitato tecnico” di gestione. Tali incarichi (presumibilmente scaduti) sicuramente sono abbastanza recenti, ma degli stessi non era stato dato rilievo pubblicitario, se non la notizia in siti specializzati (esempio quello dell’OICS); nessuna traccia invece sul sito istituzionale della Regione Sarda (la parola Archimed digitata sulla funzione “ricerca” del sito web della Ras ci rimanda a 38 risultati, l’ultimo risalente al 16 settembre 2008). Quasi si trattasse di un fatto di trascurabile importanza o addiritura da tenere semi clandestino, considerato il clamore mediatico a cui ci aveva abituato Ugo Cappellacci per ogni sua iniziativa: grande, piccola o minuscola.
Ma questa è storia passata. Oggi, come Sardegna, dobbiamo chiederci se sulle euroregioni dobbiamo investire. L’Unione Europea sostiene di sì (sia per la specificità euroregione, sia per la specificità della condizione di insularità), e rende credibile tale indicazione con la destinazione di apposite risorse nella programmazione 2014-2020. Un certo “appesantimento burocratico, con relativi costi” che comporta necessariamente il mantenimento della struttura organizzativa (anche se tutto va tenuto sotto controlli di efficienza/efficacia) sarebbe di gran lunga giustificato dai benefici di un’euroregione funzionante. Si pensi al riguardo alla possibilità di “corsie dedicate” per l’utilizzo di finanziamenti europei per attività progettuali di importanti dimensioni. Pensiamo poi all’euroregione come strumento di intervento nel Mediterraneo del Sud per le politiche di vicinato con i paesi del Nord d’Africa e non solo. Sono evidentemente questioni da approfondire, che devono far parte dell’agenda di molti, a partire dai soggetti istituzionali di vertice. Ci riferiamo al Consiglio regionale, al presidente e alla Giunta regionale e, per ultimi, ma non certo per importanza, ai neo eletti europarlamentari… Sono di tutta evidenza le ulteriori implicazioni rispetto ai comportamenti di altri soggetti, istituzionali e no. Tra i primi i Comuni e le Camere di Commercio, tra i secondi le imprese e le associazioni.
Per quanto ci riguarda continueremo il nostro impegno culturale, pertanto riprenderemo presto l’argomento, approfondiremo, anche con l’aiuto di esperti, e vi terremo aggiornati.
————–
[NdR 3 giugno 2014] Attraverso un lavoro di paziente ricerca sul /sito web della Regione abbiamo rintracciato la delibera della Giunta Regionale di adesione al Gruppo Europeo di Cooperazione del Territoriale dell’Arcipelago del Mediterraneo (GECT) Archimed, delibera n. 48/14 del 1.12.2011, nonché dell’allegato (Convenzione e Statuto).
.
————
logo sem UE italia 2014
Sardegna-bomeluzo22

3 Responses to Euroregione Archimed: un entità inutile o uno strumento per investire nel Mediterraneo?

  1. […] Dopo l’euroregione Archimed, su cui torneremo presto, nei prossimi giorni tratteremo dell’altre euroregione di interesse […]

  2. […] Macroregioni di cui fa parte e potrà far parte la Sardegna. Di una, quella delle Isole, chiamata Archimed, abbiamo parlato in maniera approfondita su Aladinpensiero. L’attuale situazione di precaria esistenza di questa realtà appare lontana […]

  3. […] di più per chiedere: “Cosa fa, come funziona (se funziona) l’Euroregione Archimed? Ne abbiamo parlato su Aladinews. Cercate gli […]

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>