in giro con la lampada di aladin…

passu passuProgetto Passu Passu.
Ecco l’itinerario di oggi sabato 4 ottobre:
http://passupassu.wordpress.com/le-camminate/cittabucata/
Incontro: ore 10 al Mercato di Via Quirra
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Alle 10.30 saremo davanti alla biblioteca popolare “L’albero del riccio” di via Doberdò per ascoltarne la storia e appendere insieme un testo di A.Gramsci, da li ripartiremo al massimo per le 11.30 per andare verso la Scuola Popolare di Is Mirrionis
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Approfondimenti sul progetto delle Camminate per Cagliari.
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ape-innovativaUna pertinente correlazione
C’è una diversità nella percezione dell’ambiente da parte degli uomini e delle donne? Per esempio nella scelta dei percorsi urbani le donne privilegiano l’osservare e godere dei particolari , allungando i percorsi, rispetto agli uomini che spesso “tirano dritti”. Approfondisce questa problematica, con competenza scientifica, la professoressa Anna Maria Nenci in un intervento nel “Seminario Pari Opportunità: città e politiche di genere” organizzato nell’ambito del progetto formativo Itaca, tenutosi a Cagliari il 26 settembre 2008. Ecco il video, ricuperato da Sardinia Digital Library: http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=202495
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microlamapadaaladinPer uscire dall’immane crisi, serve una nuova classe dirigente. Giorgio Asuni su L’Unione Sarda.

Per uscire dall’immane crisi, serve una nuova classe dirigente
di Giorgio Asuni*

La classe politica che governa l’Europa non ha la visione né la capacità – e forse neppure l’interesse – di farci uscire dalla crisi a cui ci ha condannato. Tutti inseguono la Germania di Angela Merkel e le sue imposizioni. La nazione che ha prodotto, nel corso della seconda guerra mondiale, milioni di morti, sta oggi producendo un massacro sociale nei vari Stati europei di proporzioni bibliche. La Germania si è illusa di poter “dominare” l’Europa. Si è fatta forte del fatto che le sue esportazioni nei Paesi dell’Unione europea stavano sopra il 50 per cento di quanto produceva, accumulando così avanzi di bilancio.
Ma già oggi questo valore su cui si è cullata è in continua discesa. Non era difficile immaginare la crisi più grave dal dopoguerra, avendo tutti i Paesi dell’Ocse seguito la stessa direttrice di marcia senza accorgersi, però, che l’Europa è ormai invasa dalle merci extraeuropee che entrano nei nostri mercati perché si è tolta ogni barriera daziale.
L’Europa è sempre di più invasa dai prodotti cinesi, dal tessile proveniente dall’Etiopia, dove si è concentrata la più grande produzione di filati e dove si pagano salari di 50 euro al mese. Inoltre, è invasa dai prodotti provenienti dalla Turchia, cui si permette di invadere il mercato europeo con le proprie merci senza alcun condizionamento daziale. Si pensi alle “commodities” chimiche, come le plastiche per produrre le bottiglie dell’acqua minerale e delle altre bibite, che si fabbricano in Sardegna, a Ottana, unica fabbrica italiana rimasta in piedi per questa produzione. Ebbene questa produzione di Pet (plastica per bottiglie) deve vincere la concorrenza dell’invasione delle plastiche coreane, del Far Est, della Turchia, luoghi in cui il costo di produzione e la sicurezza del lavoro sono un optional. Ebbene, questa merce entra senza alcun dazio. O ancora, basti pensare all’invasione del riso di importazione extra Ue.
Sta qui forse la ragione principale della crisi deflattiva, che produce milioni di perdite di posti di lavoro. Sta su un cambiamento di politica economica e di sostegno della domanda ed essa non può essere affidata alla classe politica e burocratica che ha prodotto questo immane disastro sociale ed economico. Vale per l’Europa, vale per l’Italia e vale anche per la Sardegna che adegua le proprie scelte supina ai pareri del Governo.
* ex sindacalista Cgil
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2 Responses to in giro con la lampada di aladin…

  1. […] dal 4 ottobre 2014, quando abbiamo fatto insieme, a piedi, il percorso insolito del progetto “Passu passu” che dal circolo Gramsci di via Doberdò ci portò a “via Is Mirrionis-segue […]

  2. […] dal 4 ottobre 2014, quando abbiamo fatto insieme, a piedi, il percorso insolito del progetto “Passu passu” che dal circolo Gramsci di via Doberdò ci portò a “via Is Mirrionis-segue numerazione”, dove […]

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