Immigrazione extracomunitaria: l’Italia non è tra i paesi più gettonati. Occorre una politica di accoglienza e integrazione di dimensioni europee

occhiafricaniProblematiche dell’immigrazione: Prefetti, Questori e Commissari più saggi e democratici dei politici di destra e di sinistra.

(Da L’Unione Sarda del 29 gennaio 2015) IL PREFETTO Poco distante il prefetto Alessio Giuffrida sta per prendere la parola e dare il via ai lavori del Consiglio. Prima però scambia due battute coi giornalisti. «Questa non è la sede in cui discutere del problema sicurezza legato ai parcheggiatori abusivi – dice -, una questione che sarà invece approfondita in un apposito Comitato per l’ordine pubblico il 5 febbraio (e in quella occasione il sindaco Massimo Zedda ha annunciato che chiederà un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine nelle zone a rischio ndr ). Posso però dire che l’integrazione è il primo fattore di prevenzione e sicurezza, per questo è importante che questo Consiglio territoriale sia stato ricostituito. Si tratta di uno strumento che consentirà di approfondire tutte le possibili misure per favorire un corretto inserimento delle comunità straniere presenti sul territorio in ambito sociale, economico e produttivo, condizione indispensabile proprio alla luce dei recenti episodi di tensione».
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Il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione è un organismo collegiale, presieduto dal Prefetto, che ha il compito di monitorare, a livello provinciale, la presenza degli stranieri la capacità del territorio di assorbire i flussi migratori.

Il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione attraverso la cooperazione sinergica con gli altri soggetti, istituzionali e non, presenti sul territorio promuove iniziative di integrazione, formula proposte al Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione per risolve problemi locali connessi al fenomeno migratorio.

Il Prefetto nomina i componenti su designazione delle amministrazioni, organizzazioni, associazioni o enti interessati.

Il Consiglio è composto da rappresentanti delle competenti amministrazioni locali dello stato, della regione, degli enti locali, della camera di commercio, degli enti localmente attivi nell’assistenza agli immigrati, delle organizzazioni dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei lavoratori extracomunitari.
Il Consiglio è stato ricostituito il 9 gennaio 2015 dal prefetto Alessio Giuffrida. Ne fanno parte i rappresentanti di Regione, Province, Comune, Questura, Camera di commercio, Tribunale dei minori, Ufficio scolastico regionale, Direzione del lavoro, Istituti previdenziali, Aziende sanitarie, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, Enti di assistenza e di comunità di stranieri.
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ALCUNI DOCUMENTI PER APPROFONDIRE E ALLARGARE IL DIBATTITO

aladin-lampada-di-aladinewsAlcuni documenti per discuterne un modo aperto, partendo da episodi, allo stato marginali, di diverbi tra cittadini e extracomunitari. Parlarne e agire prima che la situazione peggiori.
- Cagliari, una riflessione di Vito Biolchini
- Il dibattito sulla pagina fb di Antonio Pitea
Alcuni documenti per approfondire la questione:
- IL RAPPORTO CARITAS EMIGRAZIONE 2013
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I senegalesi chiedono aiuto, il sindaco di Sel gli manda la polizia: benvenuti a Cagliari
Vito Biolchini su vitobiolchini.it
L’Unione Sarda, oggi giovedì 29 gennaio 2015 alle 12:23 8

“Dateci il vostro aiuto” dice oggi sulle colonne dell’Unione Sarda Abdou Ndiaye, leader dei senegalesi a Cagliari. “Abbiamo un grosso problema rappresentato dai ragazzi di seconda generazione che non son nati qui ma ci sono cresciuti”. “Il clima, soprattutto nell’ultimo periodo, è decisamente teso”, continua, “e questo porta a scatenare reazioni sproporzionate”.

L’aiuto che i senegalesi ci chiedono dare si chiama “integrazione”. Cioè concrete azioni di natura culturale che consentano ai giovani della comunità africana di non scatenare conflitti senza senso, frutto spesso di maleducazione o frustrazione, e che poi vengono amplificati, deformati e strumentalizzati dalla stampa (non tutta, grazie a Dio) e dalla destra.

Peccato che queste azioni di integrazione (invocate anche dal prefetto e dal questore, di cui non possiamo che apprezzare ogni volta di più le posizioni realmente democratiche e tolleranti) non ci siano, non esistano. Il comune di Cagliari, guidato da un sindaco di Sel e sostenuto da una maggioranza di centrosinistra, non ha fatto niente. Niente di niente, se non varare una Consulta per gli Stranieri che non ha prodotto nulla (e per averne la prova basta vedere il sito della Consulta, fermo da un anno e mezzo…).

Per il resto, solo silenzio. Oppure posizioni inaccettabili, come quelle del sindaco Massimo Zedda che (come ricorda bene oggi l’Unione), in Consiglio comunale ha preso l’impegno “di chiedere una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle aree sensibili”, e che il prossimo 5 febbraio, nel corso di una seduta del Comitato per l’ordine pubblico convocata per trattare “l’emergenza” senegalesi, “chiederà un maggior controllo da parte delle forze dell’odine nelle zone a rischio”. Non è certo questo l’aiuto che la comunità senegalese sta invocando. Ma questa è l’unica ricetta che l’amministrazione sta proponendo per affrontare una situazione oggettivamente difficile, frutto anche di esagerazioni inverosimili (perché Cagliari non è Brescia).

Zedda, esattamente come fa la destra, trasforma un problema culturale in una questione di ordine pubblico. Il prefetto e il questore di Cagliari sono molto più progressisti di lui. Ma ormai in questa città non ci vuole molto ad essere più a sinistra di Sel.

Qui non si tratta di perdonare chi sbaglia o chi commette reati (ci mancherebbe altro) né di far finta di nulla, ma di aiutare una comunità ad avere gli strumenti per affrontare le proprie contraddizioni e i propri problemi senza scaricarli sugli altri, come ora sta avvenendo. La risposta di Zedda e del centrosinistra invece qual è? Silenzio. E controlli delle forze dell’ordine. Per risolvere che cosa, non si sa.

Peccato però che quando a Cagliari governava la destra e ogni tanto i vigili facevano una retata di ambulanti senegalesi nel Largo Carlo Felice, tutta la sinistra cagliaritana (istituzionale e non) giustamente si indignava e gridava allo scandalo, e chiedeva azioni concrete di integrazione. Oggi il sindaco Zedda quei raid li invoca, e la sinistra che sta nei partiti tace. Perché l’ipocrisia è spesso il suo tratto distintivo.

Affrontando il problema unicamente sollecitando l’intervento delle forze dell’ordine contro i parcheggiatori senegalesi, Zedda (che ieri sulla Nuova Sardegna straparlava di Europa, di Tsipras, di Quirinale…) probabilmente pensa in questo modo di ingraziarsi l’elettorato moderato e di destra in vista delle elezioni dell’anno prossimo. Perché fa così? Teme forse che a sinistra non lo voti più nessuno? Chissà.
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Antonio Pitea fbAntonio Pitea, pagina fb
13 gennaio 2014 alle ore 6.24 ·
Ieri in via San Giorgio sino all’Ospedale Civile ……..almeno trenta immigrati di colore………alcuni invitando a parcheggiare, gli altri con qualche sacca per improbabile commercio.
Forse bisognerebbe inventare per loro un lavoro produttivo .
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Piace a Aladin Pensiero, Franco Incani e altri 32.

Sandro Mazzella Dovrebbero essere espulsi, semplicemente.
13 gennaio alle ore 7.38 · Mi piace · 4

Flavio Pirenzio ...inventare un lavoro per i nostri figli no?….. per quelli si?……..
13 gennaio alle ore 8.19 · Modificato · Mi piace · 7

Giovanni Firinu Non è per fare discriminazioni, dott. Pitea, ma le nostre sgangherate istituzioni non ne inventano per i nostri figli (siamo al 44% di disoccupazione giovanile!)… se lo trovino da loro, se ci riescono, il compito dei governi dovrebbe essere solo quello di regolarne l’attività, secondo le nostre leggi, e parificarne l’accesso.
13 gennaio alle ore 8.26 · Mi piace · 5

Mario Fois C’è tanto da fare nei loro paesi, anche per conquistare qualche diritto fondamentale. In Italia ci hanno pensato i nostri nonni e genitori. Questi vengono in Italia perché trovano la pappa pronta. Troppo comodo.
13 gennaio alle ore 8.37 · Mi piace · 1

Pierluigi E Daniela Floris Sono veramente tanti, davanti agli ospedali, centri commerciali, cimiteri ecc… mi è capitato di dover trascorrere un’intera giornata nella sala d’attesa di in un pronto soccorso di un ospedale di Cagliari e queste persone usano i bagni di queste strutture come se fossero bagni pubblici. Vivono ammassati in stanze, in condizioni igieniche impressionanti … mi chiedo che senso ha che stiano in Italia, senza prospettive di crearsi qualcosa, vista la crisi che stiamo vivendo… non c’è ne per noi è per i nostri figli. Dovrebbero una volta per tutte bloccare gli arrivi di queste persone e rimpatriare chi non lavora perché comunque sono un costo per lo stato… che in questo periodo sta spolpando noi italiani con le tasse più svariate… su questa questione ci si potrebbe dilungare all’infinito… c’è tanto da dire… per es. Vendono merci contraffatte dappertutto e nessuno vede!!! Noi titolari di partita IVA siamo massacrati di tasse e se sgarriamo son guai. Concludo con la speranza che in futuro si metta rimedio a questa situazione, anche se nutro seri dubbi…
13 gennaio alle ore 8.52 · Mi piace · 6

Cinzia Cuccu magari se ti riesce inventa un lavoro “produttivo” anche per me, che poi sarei anche una tua connazionale… in quanto tale mi piacerebbe che tu avessi un occhio di riguardo!!
ps.scusa ma chissenefrega di chi viene nel nostro paese senza fare un onesto lavoro. Controlli ed espulsioni immediate.

13 gennaio alle ore 8.56 · Mi piace · 2

Giampaolo Marchi Antonio passa nel Largo la sera. La responsabilità è di chi li ha fatti entrare, di chi gli consente di stare, da abusivi, di chi preferisce ignorare il fenomeno sono a quando non diverrà incontrollabile. In Spagna per darti il NIE anche da cittadino c…Altro…
13 gennaio alle ore 8.57 · Mi piace · 8

Enzo Cumpostu Antonio Pitea forse dovrebbero lavorare per gli Emirati……….
13 gennaio alle ore 9.04 · Mi piace

Enzo Cumpostu Ovviamente senza diventare tagliagole di Boko Haram……….
13 gennaio alle ore 9.05 · Mi piace

Tamara Orru Forse è il caso che mi dipingo di Nero….. almeno mi danno i 30 € al giorno!!!!
13 gennaio alle ore 9.10 · Mi piace · 3

Antonio Delitala In un certo senso siamo fortunati, gli immigrati di colore che troviamo per le nostre strade cagliaritane sono senegalesi, hanno per la maggior parte una cultura superiore di scuola francese. Spesso ho chiacchierato a lungo con qualcuno di loro e ho avuto sorprese positive, cultura, intelligenza, voglia di guadagnare soldi e poi ritornare a casa. Una volta ho trovato un laureato in farmacia che aveva in programma di fare soldi e tornare a casa ed aprire una farmacia. Cercare un lavoro per loro, con un sistema economico diverso da quello che viviamo senz’altro, senza dimenticare la priorità per i nostri giovani. L’immigrazione dovrebbe avere delle regole, perché tanti di questi giovani diventano manodopera a bassissimo costo per lavori socialmente pericolosi.
13 gennaio alle ore 9.18 · Mi piace · 2

Maria Cesaracciu Sinceramente quando mi offrono i loro prodotti mi trovo a disagio. Pochi giorni fa mi hanno chiesto di comprare fiori e fazzoletti.
13 gennaio alle ore 9.25 · Mi piace

Federico Podda Lavoro produttivo??? e noi ce la prendiamo nel didietro come sempre!!!
13 gennaio alle ore 10.05 · Mi piace · 1

Andrea Fuzzi vedessi Venezia o Pisa come son ridotte
13 gennaio alle ore 10.13 · Mi piace · 1

Federico Podda Oppure facciamo come per i cinesi con 5 anni di attività fuori dagli studi di settore!!!!finiti quelli falliscono e riaprono con un altro prestanome e via dicendo… E intanto come la signora non dico chi è ma è nota in zona ghiottone. Gira in bmw x6 tutta piena di gioielli!!!!!vaffanculo!!!!
13 gennaio alle ore 10.14 · Mi piace · 2

Federico Podda Oppure licenze selvaggie perché per anni si è sentito dire che meglio una licenza di commercio regalata che rischiare che vadano a rubare!!! che pena questa nazione!!!! come si può pretendere di essere onesti e leali con lo stato se lo stesso è un intralcio per i cittadini??? siete una vergogna!!!
13 gennaio alle ore 10.32 · Mi piace · 2

Sergio N Troncia Non ce n’è per gli italiani qualificati (laureati, diplomati etc) e con esperienza di lavoro, immaginiamoci per “commercianti” di cianfrusaglie che non sanno nulla.
13 gennaio alle ore 10.58 · Mi piace

Gigi Puliga possono lavorare nella ristorazione low cost, nelle grandi città europee è molto diffuso. Qui viceversa è pressochè sconosciuta
13 gennaio alle ore 11.02 · Mi piace

Federico Podda Il problema signor Sergio N Troncia è che sanno e anche molto!!! ma si adeguano a fare di tutto!! proprio per questo la nostra classe politica pensa a loro come bacino di voti sono un po i nuovi braccianti agricoli ignoranti che lasciano le campagne per venire in città (badi che i nostri politici pensano questo) quindi sarebbero facilmente addomesticabili secondo loro!!!!! invece sono ben coperti con rappresentanti colti ed esperti dell’ordinamento italiano e sono sicuro che al momento debito e nemmeno troppo tardi faranno ingresso in grande stile anche fra i ranghi di governo!!!
13 gennaio alle ore 22.20 · Modificato · Mi piace · 1

Sara Anam Uda caro dottor Pitea… proprio ieri parlavo con la Prefettura: nel nostro lavoro, è un riferimento fondamentale ed indispensabile, come lei sa. A giustificazione dei rallentamenti, legati all’evasione di alcune pratiche mi segnalano la devastante mole di …Altro…
13 gennaio alle ore 11.23 · Mi piace

Sergio N Troncia Devo ammettere signor Federico Podda che lei ha purtroppo ragione, sul fatto che siano colti ed esperti ho più di un dubbio, magari sono colti ed esperti quelli che gli danno dei preziosi “suggerimenti” per ottenere il massimo che neanche gli italiani riescono ad avere… https://www.facebook.com/265377373546817/photos/a.265378653546689.64522.265377373546817/752016058216277/?type=1
foto di Avvistamenti di Creature Mitologiche.
13 gennaio alle ore 13.25 · Mi piace · 2

Paolo Galimi Quello che rimane dopo averlo inventato per i nostri
13 gennaio alle ore 14.13 · Mi piace · 1

Federico Podda No no mi creda che ci sono organizzazioni sia gestite da italiani che persone della loro nazionalità che si prodigano per spingere sui vertici politici di ogni genere per ottenere ciò che vogliono….immagino che in parte sia anche giusto d’altronde uno stato che accetta di ospitarli deve anche fare qualcosa per la giusta integrazione!!! l’unica cosa che non capisco perché questi loro diritti sovrastano quelli che per lo stato nei confronti dei suoi compatrioti dovrebbero essere un obbligo!!
13 gennaio alle ore 14.47 · Modificato · Mi piace

Sergio N Troncia Ne sono assolutamente consapevole e la penso esattamente come lei.
13 gennaio alle ore 15.26 · Mi piace · 1

Slavica Timotic e perke fate entrare stranieri x votare pdl. mi sembrano cose da pazzi … mahh mandateli a casa ……lo stato sono italiani miga politici
13 gennaio alle ore 19.24 · Mi piace

Federico Podda Slavica Timotic votano pd non pdl!!!
13 gennaio alle ore 19.47 · Mi piace · 1

Slavica Timotic aha pd .scusate mio italiano. grz federico podda !pero cosa si puo fare di concreto che nn succede questo.
13 gennaio alle ore 19.51 · Mi piace

Federico Podda Niente Slavica Timotic questi non sono politici sono maghi della truffa!!!
13 gennaio alle ore 19.55 · Mi piace

Federico Podda Basterebbe evitarli!!
13 gennaio alle ore 19.55 · Mi piace · 1

Slavica Timotic eh si …
13 gennaio alle ore 20.09 · Mi piace · 1

Antonio Pitea Ma come ? Questi commenti? Dopo Mare Nostrum? Quando tutti si battevano per l’assistenza agli immigrati? Quando tutti sostenevano che proprio noi, popolo di migranti? E’ proprio vero: siamo un Paese di “sparpagliati“.
13 gennaio alle ore 20.46 · Mi piace

Federico Podda Mai sostenuto i vari mare nostrum e cazzate varie. sa il perché??? perché è una vergogna che una nazione come la nostra si serva di queste povere persone per fare profitto!! !o siete ancora tutti convinti che non sia così???
13 gennaio alle ore 21.12 · Mi piace · 2

Slavica Timotic sostenere si ma piu spesso sento che certi fanno kriminali ecc..ecc..
13 gennaio alle ore 21.23 · Mi piace

Slavica Timotic allora no non ce sostienio …. e un mio pensiero …forse sbaglio
13 gennaio alle ore 21.24 · Mi piace

Federico Podda Ma voi pensate che associazioni caritatevoli si muovano per spirito d’animo??? forse i volontari che vi operano si, non certo i vertici che per ogni assistito prendono somme anche importanti, senza di fatto nessun compenso a chi offre le sue ore da volontario quindi sono soldi puliti puliti!!!! ecco a chi interessa mare nostrum!!!! scommettiamo che se lo stato togliesse questi compensi queste persone non se le caga nessuno!!??!!
13 gennaio alle ore 21.27 · Mi piace · 3

Sergio N Troncia Mafia Capitale docet…
13 gennaio alle ore 23.15 · Mi piace

Ottavio Castello Concordo in pieno!!!!!!!!
13 gennaio alle ore 23.46 · Mi piace

Ernesto Proto Credo che nessuno sia contento di lasciare la propria terra e le proprie origini e tradizioni. Chi emigra lo fa per necessità, quindi, se si vuole veramente sostenerli ed aiutarli bisogna creare strutture, fabbriche, ospedali ecc. a casa loro assicurando lavoro, pace e, soprattutto, dignità.
14 gennaio alle ore 0.09 · Mi piace · 1

Antonio Pitea L’attuale filosofia dell’accoglenza è un’ipocrisia!
14 gennaio alle ore 4.03 · Mi piace · 2

Beppe Fanni Inventerei un lavoro per i nostri giovani ed un rimpatrio per i negri che lei chiama di colore! La sinistra ci vuole fare diventare tutti missionari!
14 gennaio alle ore 4.26 · Mi piace

Sergio Masella Sarebbe anche il caso di prendere in considerazione di regolare questi “benedetti” flussi. (Scusa Federico Podda, siete, chi???)
14 gennaio alle ore 5.56 · Mi piace

Serra Lucia intanto mi hanno occupato un’appartamento, dove avevo mobile da restaurare ,e non posso mandarli via, ho denunciato ai carab…..ma niente nessun risultato, uomini e donne dentro, non so manco l’appartenenza, il risultato e che quello che c’era dentro e tutto da buttare via, perche puzzano come somari, scusate, ma e cosi !
14 gennaio alle ore 7.45 · Mi piace

Federico Podda Sergio Masella avevo degli interlocutori chiedevo a loro!!!
14 gennaio alle ore 8.23 · Mi piace

Federico Podda No dott Antonio Pitea l’attuale filosofia è un BUSINESS e stia tranquillo che nessun RAZZISTA potrà mai cambiare le regole!!!
14 gennaio alle ore 8.26 · Mi piace · 1

Giacomo Meloni Carissimo dr. Pitea, Ci sono colpe e responsabilità oggettive anche delle nostre autorità. Come mai ragazzi di 18/25 anni vengono costretti ad oziare nei centri di accoglienza, in attesa del riconoscimento di profugo o rifugiato politico che spesso arriva molto in ritardo? Vedi questi giovani sbandati che da Elmas vengono portati a Cagliari in pullman – letteralmente scaricati a bighellonare tutto il giorno in città dove finiscono colpevolmente a chiedere l’elemosina o a vendersi la loro dose quotidiana di sigarette e spesso perfino di biscotti. Io personalmente mi vergogno e spesso ho ripreso questi giovani questuanti, ricordando loro che hanno la colazione e due pasti caldi; sanno dove dormire e non possono dare l’immagine di una città inospitale e non accogliente. Però questi baldi giovani non potrebbero utilizzati utilmente a fare lavori di manutenzione nelle strade, nei giardini, nelle scuole, etc.? Molti di loro sono anche diplomati se non laureati…
18 gennaio alle ore 14.24· Mi piace

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