Zona franca urbana, punto franco doganale: opportunità di sviluppo e lavoro per Cagliari

zona-ffanca-e-punto-franco-CCC E’ il tema dell’incontro-dibattito organizzato da Cagliari Città Capitale per mercoledì 10 febbraio, con inizio alle ore 17.30, presso la sala Search del Comune, Largo Carlo Felice 2. All’evento moderato dalla giornalista Alessandra Addari, interverranno Roberto Mirasola di Cagliari Città Capitale, l’ex deputato Pietro Maurandi, Marco Sini, l’economista Gianfranco Sabattini e il direttore di Aladinews Franco Meloni. Dopo il dibattito, concluderà gli interventi Enrico Lobina, candidato Sindaco di Cagliari Città Capitale.
- La pagina fb dell’evento.

DOCUMENTAZIONE D’ARCHIVIO MA ANCORA D’ATTUALITA’
Zona franca: liberate Barabba!
Pubblicato il 21 Agosto 2013 su aladinpensiero. 1 Comment
Tags: antonio ladu, franco meloni, gesuino muledda, zona franca: liberate barabba!.
Zona franca: liberate Barabba!
di Franco Meloni
, su Aladinews
Tutti conosciamo la situazione disastrosa dei trasporti (di tutte le vie) da e per la Sardegna, nonchè della rete interna, con poche eccezioni rispetto ad alcune tratte. Portiamo come esempi negativi la tratta aerea per Milano, per la quale occorre prenotarsi con almeno un mese in anticipo e, riguardo all’interno, il collegamento via treno Cagliari-Sassari (o viceversa) con una percorrenza di oltre tre ore!
Solo considerata questa situazione, in gran parte addebitabile direttamente all’inerzia e incapacità del governo regionale, ma complessivamente alla nostra classe dirigente, risulta non credibile e perfino comica la presa di posizione di Cappellacci e della sua giunta sulla questione della zona franca: per ottenerla (nella forma integrale) si dovrebbe convincere il governo italiano (notoriamente ostile a questa ipotesi) a condurre una dura vertenza con l’Unione Europea, anch’essa poco propensa ad autorizzare le zone franche nelle diverse possibili configurazioni. Ma ve lo immaginate il presidente battere i pugni sui tavoli del governo Letta (o chi altri gli succederà) e della commissione europea, nell’immaginario (e non solo) rappresentata dalla cancelliera (di ferro) Merkel, per far valere le “ragioni dei sardi”? Intanto così come si rivendicano più consistenti fondi europei nonostante non si riesca a spendere nella totalità quelli di cui già si dispone, si vuole una zona franca integrale, di difficile se non impossibile ottenimento e nel mentre non si attuano i punti franchi doganali, quelli già previsti dalla normativa. In verità su questo versante si è mosso il Consiglio regionale, con una pessima leggina che al massimo potremmo salvare per l’intento (destinato al fallimento, crediamo) di assicurare una “copertura regionale” per la realizzazione dei sei punti franchi. In realtà detta leggina, di complicata attuazione e del tutto inamissibile nella previsione di surroga del potere regionale con quello prefettizio (!)* rischia di impedire quanto di concreto si stava cominciando a fare a Cagliari con la realizzazione del punto franco doganale, già possibile da ben dodici anni. Di questo abbiamo parlato in un editoriale su Aladin a cui rinviamo. Al riguardo segnaliamo inoltre i pregevoli interventi di Antonio Ladu, su Tiscali news (ripresi anche da Aladinpensiero blog).

Ma dobbiamo avvertire che all’impostazione demagogica della problematica, di cui è portatore il movimento per la zona franca integrale che ha coinvolto ben 350 comuni sardi e a Ugo Cappellacci che ne vuole essere condottiero, non si possono opporre solo ragionamenti e richiami alla ragionevolezza, seppur con tutti i possibili approfondimenti, da svolgere in modo aperto e senza pregiudizi. Occorre una vasta e partecipata battaglia di contrasto e soprattutto di rivendicazione di quanto si può e deve fare da subito. Ci riferiamo in modo particolare alla realizzazione del punto franco di Cagliari e degli altri cinque che devono seguire.

Occorre muoversi con tutti i mezzi di comunicazione, al di là dei pochi che già sono attivi, come questo e altri blog, ma anche organizzare iniziative assembleari.
Muoviamoci per impedire che vinca la demagogia, ricordandoci che la folla fanatica libera Barabba e crocifigge Gesù.

—–

* Ecco il commento – sdegnato e da noi pienamente condiviso – di Gesuino Muledda su fb ”se Emilio Lussu dovesse tornare in questa Sardegna entrerebbe a cavallo in Consiglio Regionale per cacciare via questi analfabeti della autonomia che nominano un prefetto commissario della Regione Autonoma della Sardegna.ma dove diavolo erano i “sovranisti”e gli autonomisti? è la prima volta nella storia della autonomia che in una legge si prevede che a una inadempienza della giunta ponga rimedio un prefetto. e i sardisti che cosa facevano?”

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1 Commento a “Zona franca: liberate Barabba!”
Valorest
25 Agosto 2013 alle 12:54
DAL SITO ALADINEWS (http://www.aladinpensiero.it)
Sig.F.Meloni, è lo stesso nato a Cagliari e laureato in Economia e Commercio?
Mi dispiace dissentire, ma non capisco perchè Lei svilisce il Progetto Zona Franca. C’è tutta una Base Giuridica (mai impugnata) studiata dalla Dott.ssa Maria Rosaria Randaccio (ex intendente di Finanza) e da diversi Tecnici dei Giuristi Indipendenti come l’Avv.Francesco Scifo; una base giuridica che ci aiuterebbe a sfruttare uno strumento socio-economico di alto valore e per Lei è: “di difficile se non impossibile ottenimento”!?
Veramente l’Europa ha già dato pareri positivi.
Basti anche vedere quando Giovanni Sanna ha parlato al seminario zona franca di Bruxelles il 07/06/’13

Oppure basti anche vedere il parere di uno dei massimi esperti, come il Prof.Victor Uckmar

http://www.zonafrancasardegna.com/index.php/zona-franca-news/183-victor-uckmar-la-sardegna-deve-essere-zona-franca

Ed infine, parlando della Legge Regionale 2 Agosto ’13 n°20 si applicherà la semplice modifica della Cagliari Free Zone in Sardegna FZ per poi attivare le ZFDoganali dei 6 porti più le zone industriali ad esse collegate e collegabili (come da DLgs75/98).
Poi, in seguito, si faranno altri passi per completare la ZFI con quella al Consumo.
Saluti Marco
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LA RISPOSTA DEL DIRETTORE DI ALADINEWS
Marco,
intanto La ringrazio per aver letto il mio editoriale. Quanto al merito, premesso che non nutro alcun dubbio sulla serietà degli esperti del comitato, dichiaro di apprezzare la vostra tenacia per perseguire un obbiettivo allo stato classificabile “utopico”. La qual cosa mi viene confermata dalle dichiarazione del prof Uckmar, laddove nell’intervista che mi ha segnalato alla domanda. ” Professore, è possibile una zona franca in Sardegna?” risponde ” Attualmente la legislazione europea, mentre riconosce la libertà di istituire zone franche aperte regolate dalle norme del deposito doganale e dirette ad agevolare tali operazioni, è restia nel consentire zone franche d’impresa che consentano agevolazioni con riguardo alle imposte dirette. Alcune aperture sono state manifestate con riguardo a Madeira, Canarie e Gibilterra, mentre non hanno avuto ancora seguito le aspirazioni tedesche per il porto di Amburgo. Sennonché, per l’apertura della procedura di autorizzazione da parte dell’Unione europea di una zona franca d’impresa occorre un apposito provvedimento legislativo da parte dello stato richiedente e non una semplice autorizzazione amministrativa come avviene per le zone franche aperte”.
Ora il punto è che io non nutro alcuna fiducia nella possibilità che l’attuale nostra classe dirigente (e politica in particolare) riesca ad ottenere prima dal governo italiano e poi dalla commissione europea una “deroga” che l’UE non vuole concedere neppure ad Amburgo. L’obbiettivo Zona franca integrale, io credo, potrebbe avere credibilità solo nell’ipotesi di Sardegna indipendente, seppure nell’ambito istituzionale europeo. Intanto la credibilità delle cose difficili da fare dipende dalla capacità di fare quelle a portata di mano, come i punti franchi doganali già previsti dalle norme. Al riguardo penso che fermare il processo di attuazione del punto franco di Cagliari per realizzare insieme i sei punti franchi sardi sia un errore madornale, che pagheremo. Ne sono convinto per quanto conosco i nostri politici e burocrati. Ovviamente bisogna proiettarsi oltre il periodo elettorale. Vedremo chi avrà avuto ragione. Intanto ognuno prosegua le sue battaglie con le convinzioni che ha maturato. Speriamo che non manchino ulteriori occasioni di confronto, che coinvolgano tutti a partire dai candidati al governo della Sardegna. Cordiali saluti Franco Meloni, direttore Aladinews

http://aladinews.blog.tiscali.it/2013/08/21/zona-franca-liberate-barabba/

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