12 ottobre

Piero Marcialis LLcolomboLisiei-ColomboLA GATTA CHE SCOPRI’ L’AMERICA
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Belli miei, io son Lanterna, la gatta di Colombo, Cristoforo dico, l’Ammiraglio. Lui mi chiamo così quando mi vide e disse: “hai gli occhi che sembrano due fari nella notte. Stattene con me Lanterna.
Lanterna, come sapete, è il nome del faro nel porto di Genova.
E questo la chiude con la storia che Cristoforo non fosse genovese.
Ho fatto con lui la grande traversata. Noi a bordo della Santa Maria.
Che bella nave! 150 tonnellate!
- segue –
I fratelli Pinzòn sulla Pinta e sulla Nina. Che erano più piccole.
Partimmo in agosto, sosta alle Canarie, poi via per la grande avventura! I giorni passavano beati, non mancavano i topi sulla nave, il che è segno di viaggio sicuro, ma Cristoforo era inquieto.
Colpa dei marinai e dei Pinzòn, armatori che di avventura non capivano che i soldi. Io lo consolavo. Gli dicevo: “Capitano, miao capitano… ammiraglio, miao ammiraglio” e lui rideva contento.
Sono io che ho visto per prima le Indie con i miei fari aperti nella notte, non Rodrigo de Triana dalla Pinta, ed era l’11 ottobre sera, non ancora il 12, ma si sa, la storia la scrivono gli armatori non i marinai avventurosi…
(da “La casa dello Strego”, di Licia Lisei e Piero Marcialis, ed. Condaghes).
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- CRISTOFORO COLOMBO. Approfondimenti su Aladinews.

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