COMUNITA’ DI ACCOGLIENZA PER DETENUTI DELLA SARDEGNA. L’Assessorato alla Sanità ha disatteso e ritardato tutte le esigenze poste dal terzo settore sardo impegnato nel welfare locale, e sembra lontano anni luce dalle esigenze di chi giorno per giorno gestisce i bisogni delle persone fragili e deboli… eppure basterebbe poco e c’è sempre tempo per rimediare, ma può scadere il tempo per continuare a tenere vive tante esperienze decennali.

serieta-signoriCOMUNITA’ DI ACCOGLIENZA PER DETENUTI DELLA SARDEGNA.
SONO PURTROPPO NECESSARIE DELLE PRECISAZIONI IN QUANTO LA DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORATO ALLA SANITA’ CONSEGUENTE ALLE RICHIESTE DELLE COMUNITA’ NON E’ ESATTA.
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QUESTA LA DICHIARAZIONE
COMUNICATO STAMPA
Cagliari, 28 luglio 2017 – Le Comunità hanno avuto e avranno le risorse regionali per i progetti di inclusione rivolti ai detenuti una volta presentata la corretta rendicontazione, come già fatto da alcune strutture. Lo specifica l’assessorato della Sanità e Politiche sociali in risposta alle dichiarazioni dei responsabili di alcune Comunità. Per le risorse del 2017, con nota dello scorso maggio, gli Enti sono stati invitati a presentare il Programma annuale degli interventi previsti dalla Legge approvata dal Consiglio regionale. Tutti hanno presentato il programma ma non la rendicontazione delle spese, a fronte della quale possono essere erogate le risorse.

Ufficio Stampa Regione Sardegna
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QUESTE LE NECESSARIE PRECISAZIONI
1. Le richieste delle Comunità si riferiscono alle attività del 2017. Quelle relative ai precedenti programmi seguono un loro corso ed ogni struttura stà nei propri tempi seguendo le procedure. Anche se è opportuno precisare che una volta presentato un rendiconto per cui si sono anticipate parte importante delle spese non è pensabile che passino mesi per la sua chiusura e pagamento del saldo. I soldi anticipati incidono sulle attività aziendali e dove vi sia stato ricorso al credito questo pesa sempre di più man mano che il tempo passa.
2. La Nota della Regione con cui è stato richiesto alle strutture la presentazione dei Progammi prevede: (cit.)
….
Per ottemperare a quanto previsto dalla norma, si chiede alle Comunità in indirizzo di inviare il proprio Programma annuale di intervento assistenziale che illustri in modo chiaro:
• l’approccio socio educativo adottato dalla Comunità;
• le attività riferite all’anno 2017, comprese quelle già svolte dal primo gennaio, in corso di svolgimento o che dovranno essere svolte;
• il numero di ospiti accolti negli ultimi tre anni;
• una stima del numero di ospiti per l’annualità 2017, laddove possibile;
• il numero degli operatori con i relativi titoli professionali e i rispettivi ruoli;
• il numero di ore di attività svolte dagli operatori;
• il costo orario per ciascun operatore;
• le spese sostenute o che si ipotizza di sostenere per tirocini, inserimenti lavorativi e per qualsiasi altra attività rivolta agli ospiti;
• le spese di gestione della struttura sostenute per gli ospiti.
Contestualmente, le Comunità possono presentare la rendicontazione delle spese già sostenute nel 2017, in modo da consentire al Servizio scrivente l’erogazione di un eventuale anticipo, in alternativa alla presentazione della polizza fideiussoria.
I Programmi annuali assistenziali e le rendicontazioni dovranno essere inviati entro il 10 giugno p.v. all’indirizzo pec san.dgpolsoc@pec.regione.sardegna.it.
A disposizione per ogni chiarimento, si porgono distinti saluti.

Il Programma richiesto alle Comunità prevede una fase successiva e rimanda ad una fideiussione che possa essere presentata per ottenere le anticipazioni. Nella nota si dice del resto chiaramente che “…le Comunità possono presentare rendicontazione delle spese già sostenute…” non devono.
Nel corso dell’incontro del 7 giugno si era detto chiaramente, con dichiarata disponibilità della struttura della Direzione generale delle politiche sociali, dell’Assessore e dei suoi collaboratori tutti presenti, che entro luglio si sarebbero avute indicazioni chiare sull’ammontare attribuito, su come procedere per il rendiconto, sulle modalità di presentazione della fideiussione a garanzia di una quota di anticipazione. E prima della nostra Conferenza stampa svolta ieri non vi è stata notizia di nulla.
Inoltre chiunque conosca come funziona un’impresa sociale che si sostiene per una parte con il sostegno del pubblico (tutte visto che realizzano servizi pubblici in convenzione, contributo o appalto) sa che per nessuna impresa è sostenibile anticipare oltre un certo limite di tempo e di somme, a costo di valutare la chiusura delle attività.
Per quanto ci riguarda si stanno facendo carico gli operatori di aspettare le loro retribuzioni per attaccamento al servizio ed ai nostri ospiti. Ma anche con loro è possibile arrivare fino ad un certo punto della pazienza. In alcuni casi si è dovuto ricorrere alla cassa integrazione. Ma purtroppo vi sono anche scadenze improrogabili per cui stiamo ricorrendo a prestiti dei soci volontari e di amici e magari non arriviamo a tutto peggiorando la situazione.
Inoltre in questi mesi non abbiamo smesso un attimo di accogliere e gestire le esigenze degli ospiti. Abbiamo dovuto rinviare la risposta al Centro di Giustizia Minorile che ci chiede di indicare quanti programmi individuali possiamo accogliere, in quanto non abbiamo certezze sui tempi della Regione.
Lo scorso anno la Regione è riuscita a comunicarci solo il 27 dicembre quante risorse sarebbero state attribuite a copertura di spese sostenute dal 1 gennaio del 2016 e fino al 31 dicembre. L’anticipazione è giunta in cassa solo a marzo per un importo del 60% dell’attribuito.
Che dire…
Questo Assessorato alla Sanità ha disatteso e ritardato tutte le esigenze poste dal terzo settore sardo impegnato nel welfare locale, e sembra lontano anni luce dalle esigenze di chi giorno per giorno gestisce i bisogni delle persone fragili e deboli… eppure basterebbe poco e c’è sempre tempo per rimediare, ma può scadere il tempo per continuare a tenere vive tante esperienze decennali.
Don Ettore Cannavera nel corso della Conferenza Stampa ha chiuso il suo intervento (lui che è Prete) dando la benedizione all’Assessore Arru…

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