Irriducibilmente antifascisti

«È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».
(XII disposizione transitoria, Costituzione della Repubblica Italiana).
La legge 20 giugno 1952, n. 645 (cosiddetta legge Scelba) in materia di apologia del fascismo, sanziona «chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità» di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e «chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche».

ANPI
“A Ostia è successo un fatto di violenza fascista gravissimo, ma c’è un’Italia democratica in piedi che non si rassegna ed è presente”
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Tutti i soldi e le società di CasaPound e Forza Nuova: così si finanziano i partiti neofascisti
I gruppi di estrema destra puntano a entrare in Parlamento. Grazie ai fondi di società e privati in Italia e all’estero. Ecco quali sono, tra esercizi commerciali e misteriosi trust.
Di ANDREA PALLADINO, GIOVANNI TIZIAN e STEFANO VERGINE su L’Espresso online.
- Richiudere i tombini delle fogne. Lettori.
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Il “colpo di testa” sul giornalismo italiano
di Dante Barontini su Contropiano.
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SOLIDARIETA’ DELL’UCSI AI COLLEGHI AGGREDITI AD OSTIA
L’Unione cattolica della stampa italiana (Ucsi) esprime la più ferma condanna per la violenta aggressione ai danni della troupe Rai selvaggiamente aggredita ad Ostia mentre raccoglieva immagini e voci sulle collusioni tra politica e criminalità locale.
A Daniele Piervincenzi e a Edoardo Anselmi esprimiamo tutta la nostra solidarietà.
(segue)
Quanto avvenuto è un segno preoccupante dell’arroganza criminale che condiziona la vita della comunità del litorale laziale e che di fronte ai giornalisti e alla stampa ostenta inaudite prove di forza, per di più davanti ad una telecamera che ha filmato una scena da film dell’orrore. Non sono degni di un paese civile né le minacce, né le intimidazioni, e neppure, pensando a certa stampa, i titoli gridati e i toni sopra le righe. Ma, quando si giunge a tanta violenza, si è superata una nuova soglia che lascia sconcertati.
Auspichiamo che si intervenga con decisione perché chi è responsabile non resti impunito, siamo a fianco dell’Ordine dei giornalisti in nome della salvaguardia della democrazia, e ci associamo alla richiesta di Fnsi e Usigrai che istituzioni e forze dell’ordine garantiscano ai giornalisti di poter lavorare in tranquillità nell’interesse dei cittadini ad essere informati.
L’informazione libera è un mezzo di contrasto contro mafie e criminalità, a Ostia come in ogni luogo, e non può che avere tutto il nostro sostegno.
La Giunta nazionale Ucsi
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