Lavoro. Si muove la CGIL che rivendica un Piano straordinario per l’occupazione

cgil-27-nov17
Lavoro. Si muove la CGIL
La Cgil Sarda si mobilita e riunisce l’assemblea regionale dei quadri e delegati: il 27 novembre al Palacongressi della Fiera di Cagliari ha discusso e sostenuto le proposte sotto riportate.
Ecco il documento in sintesi
Alla Regione chiediamo un deciso cambio di strategia nelle politiche per il lavoro, superando l’attuale modello incentrato principalmente sulla flexisecurity, che ha prodotto risultati davvero scarsi nella nostra regione, come dimostrano i dati oggettivi: perseverare su questa linea sarebbe sbagliato e dannoso.
La Finanziaria che il Consiglio regionale si appresta a discutere sarà praticamente l’ultima utile, in questa legislatura, a costruire la ripresa dell’occupazione in Sardegna. Dopo questa manovra, il dibattito politico sarà costantemente occupato dalla competizione elettorale.
Perciò è indispensabile conquistare adesso il Piano straordinario per l’occupazione, reso sempre più urgente dal perdurare della crisi, per restituire una possibilità a migliaia di disoccupati, colpiti dai tagli governativi dei sussidi e degli ammortizzatori sociali, utile per il sostegno dei consumi interni e per il rilancio dei settori produttivi e dei servizi.

· Per un Piano straordinario per l’occupazione, con risorse consistenti nella legge Finanziaria, in un Fondo dedicato del bilancio regionale, per superare i vincoli di spesa degli enti locali
· Per la creazione di una specifica unità di missione di governance del Piano, una vera e propria task-force per la predisposizione e la rapida cantierazione di opere e servizi di pubblica utilità
· Per rafforzare le misure di supporto all’impiego dei lavoratori, in particolare per i giovani, le donne e nelle aree deboli, e per la riforma della Formazione professionale
· Per nuove regole più stringenti sul sistema degli appalti, subappalti e affidamenti, per favorire l’occupazione e la sua stabilità
· Per l’attuazione dei Piani di rilancio delle Aree di Crisi e degli Accordi e Protocolli siglati, con la conferma o l’avvio degli investimenti pubblici e privati programmati nei settori produttivi e nelle infrastrutture, per un Programma contro lo spopolamento delle zone interne
· Per servizi pubblici efficienti, un welfare inclusivo e il contrasto alla povertà
· Per maggiori risorse per istruzione e ricerca: borse di studio, alloggi, mobilità

L’appello del mondo del lavoro non può restare l’unico inascoltato! Alle forze politiche e alla Giunta regionale la responsabilità e il compito di dargli seguito.
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