Elezioni

img_4633Dichiarazione di voto di Raniero La Valle per Liberi e Uguali.
lampada aladin micromicro Come è noto stimiamo in misura eccelsa Raniero La Valle, uno dei migliori intellettuali e politici italiani in assoluto, lui orgogliosamente cattolico impegnato. Ci fa piacere dare notizia della sua dichiarazione di voto tratta dalla sua pagina fb. Tutto ciò ovviamente, come dice lui “non vuole essere un’ingerenza nelle scelte di nessuno”.
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img_4848Dichiarazione di voto di Raniero La Valle.

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Più persone, forse per aver qualche lume, mi hanno chiesto come avrei votato il 4 marzo. Finora però non mi sono sentito di dare alcuna risposta, dato lo scarto tra ciò che in complesso ci viene proposto e ciò che mi sembrerebbe invece davvero necessario, e di cui varie volte ho parlato. Ora credo però di dover dare una risposta, avendo contratto l’abitudine in Parlamento (che in ogni caso continuo a scrivere con la maiuscola) di fare sempre la mia dichiarazione di voto.
La prima urgenza, contro ogni tentazione di astensionismo o di voto nullo, è che tutti vadano inderogabilmente a votare, per salvare lo strumento della democrazia e tenere aperto il futuro.
Quanto al merito, è diventato molto chiaro, nel finale della battaglia elettorale, che siamo tornati a un sistema bipolare, che però non si presenta come uno schieramento diviso in due campi contrapposti (una destra e una sinistra), bensì come un’orbita ellittica disposta attorno a due poli, uno più vicino l’altro più lontano per chi guarda dalla terra.
Attorno a un polo c’è la destra, che il sistema mediatico ha enormemente gonfiato in questa campagna elettorale, fino a darla come vincente o come quella comunque destinata “a dare le carte”, servendo così ciecamente allo scopo di conservare ad ogni costo l’assetto di potere economico-politico esistente. Questa destra ha sempre nuovi belletti, ma ha indossato panni più ruvidi; essa comprende ormai anche il neofascismo sdoganato e comunque mascherato, e promettendo di togliere 50 o 60 miliardi di tasse ai ricchi, dichiara apertamente guerra a quattro milioni di poveri.
Attorno all’altro polo c’è “il resto del mondo”, che non si può chiamare “sinistra” come non fu un’unione di sinistra quella che combatté i fascismi invadenti l’Europa; essa vincendoli produsse però la più grande rivoluzione della modernità, con le Costituzioni postbelliche, la Carta dell’ONU, il ripudio della guerra, lo sblocco delle sovranità, le tavole della dignità e dei diritti dell’uomo e la scelta dell’eguaglianza. È quello che nella prima età repubblicana fu chiamato l’arco costituzionale, a cui si deve quanto di migliore è stato fatto fin qui.
Ora si tratta di decidere come collocarsi tra i due poli. La mia dichiarazione di voto è naturalmente per il campo contrapposto alla destra, il “resto del mondo”, l’arco che va dai 5 stelle, al PD, ai Liberi ed Eguali, a Potere al popolo, con rispetto e senza gettare la croce addosso a nessuno.
Ma in questo campo occorre scegliere il polo, un punto di attrazione, il “fuoco” da avvistare come segnale di direzione, come l’intuito di un cammino; perché il voto non sia solo uno sterile no, no, ma racchiudendo una speranza, sia anche un sì.
In base a ciò, senza che questo voglia essere un’ingerenza nelle scelte di nessuno, dico che voterò per Liberi ed Eguali, perché lo vedo come un soggetto politico venuto sulla scena nascendo da un grande atto di coraggio, quello di aver messo in mora un’errata concezione del potere che con Renzi teneva sotto sequestro il Partito Democratico e l’intero sistema politico italiano, e perché almeno sulla questione dell’accoglienza dei migranti e della cura dei poveri e degli scartati dà a vedere intendimenti che più si avvicinano a quanto più mi sembra vitale per noi.
Poi, come è chiaro, tutto dovrà giocarsi dopo il 4 marzo, in una politica a cui sia tornato il pensiero.
Raniero La Valle
#liberieuguali

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