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logo76Newsletter n. 102 del 9 luglio 2018

Care amiche ed amici,

Se i cuori non fossero induriti e le orecchie fossero aperte, se non si vendessero i poveri per un paio di sandali e le lacrime dei bambini per i flussi di gas e di petrolio che tiranneggiano la vita dei popoli, se non ci fossero tonnellate di armi, dagli F 35 alle pistole da vendere nei supermercati per l’uso di casa, oggi stesso si farebbe la pace in Medio Oriente, si allevierebbe il dolore della Siria, si farebbero due Stati per due popoli in Palestina e per milioni di persone la propria terra cesserebbe di essere la terra da cui fuggire.
Se solo i padroni dei forzieri ripieni non più d’oro ma di prodotti finanziari, se i padroni dei popoli e i popoli da loro ingannati e plagiati, se i fabbricanti d’armi e i trafficanti di carne umana d’ogni colore ma con le anime dello stesso colore ascoltassero le parole che papa Francesco con tutti i Patriarchi d’Oriente ha pronunciato a Bari sulla sponda del Mare di Mezzo, oggi stesso si farebbe la pace nel mondo, oggi stesso la guerra, figlia della povertà e del potere, non avrebbe più madre, oggi stesso prenderebbe senso per chi non ha altra vita sulla terra che questa, il cercare la felicità.
Oggi stesso, perché mai come oggi sono state pronunciate parole così divine e così umane sul dolore del mondo, mai dopo quelle parole di Gesù su Gerusalemme, come quelle echeggiate nell’incontro fraterno di Bari.
E in Italia analogo effetto dovrebbero produrre – e non insulti sui “social” – le parole del vescovo Bettazzi ma anche di innumerevoli cittadini che le proclamano a voce o nel silenzio, che chiedono il rovesciamento delle politiche di chiusura dei porti, di vessazioni dei profughi e di città piene di rifiuti e di corrotti, ma ripulite dagli stranieri che vengono dal Sud.
Se la parola riuscisse a sprigionare la sua potenza tutto questo avverrebbe. E certamente avverrà. Ma prima forse essa attende di essere pronunciata anche da noi, al posto di chi non ha voce ma solo singhiozzo di madri e pianto di bimbi, per diventare efficace. Ma dobbiamo sapere che questa è la grande partita che oggi si gioca per il destino del mondo, dal cui risultato tutto dipende, se vince la parola o il potere.

Con i più cari saluti
www.chiesadituttichiesadeipoveri.it

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