Questione abitativa a Cagliari e non solo (I).

Problema da troppo tempo neppure affrontato, con pesanti responsabilità del Governo, della Regione Sarda, del Comune di Cagliari, gestiti nel tempo sia dal centro-destra, sia dal centro-sinistra.
La situazione tende ad aggravarsi. È necessario ricuperare alloggi, innanzitutto con l’utilizzo del patrimonio abitativo esistente, da risanare rispetto agli standard abitativi previsti dalla pertinente normativa, ma anche, in misura residuale rispetto al fabbisogno 018d9f35-b417-4833-ad23-234d81c9045a, con la realizzazione di nuove abitazioni. Certo è che occorre restituire gli edifici realizzati per usi culturali (scuole, centri sociali, biblioteche) e attualmente occupati da senza tetto, alla loro funzione originaria, provvedendo a sistemare le famiglie occupanti in dignitose abitazioni. Ovviamente il fabbisogno abitativo è rappresentato solo in minima parte dalle famiglie che occupano attualmente edifici pubblici purtroppo abbandonati e fatiscenti. La gran parte del fabbisogno è infatti rappresentato dalle giovani famiglie, non in grado di sostenere affitti o ratei di mutuo immobiliare eccessivamente onerosi, oggi prevalentemente ospitate dalle famiglie di provenienza in modo del tutto inadeguato o addirittura rinunciatarie rispetto a stabilire autonome convivenze. Torneremo su queste questioni.
Di seguito il servizio di oggi su L’Unione Sarda.

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2 Responses to Questione abitativa a Cagliari e non solo (I).

  1. […] servizio de L’Unione Sarda di oggi, ripreso in altra parte della News, specificamente nella corredata illustrazione che riporta la situazione degli “edifici […]

  2. […] Via Flumentepido: FINALMENTE! Come abbiamo più volte argomentato sulla nostra news, “in generale e particolarmente per la situazione della nostra città è da contrastare ogni scelta politico-amministrativa che non persegua l’equilibrio tra diritto alla casa e diritto ai servizi sociali e culturali e conseguentemente va contrastata la politica dell’utilizzo di scuole e altre strutture di carattere culturale per la realizzazione di abitazioni; considerato il relativo fabbisogno, le abitazioni devono essere realizzate prioritariamente con il ricupero, risanamento e riqualificazione del patrimonio edilizio abitativo esistente e solo in subordine con la costruzione di nuovi edifici”. Tuttavia per le scelte effettuate in via Flumentepido abbiamo preso atto delle decisioni assunte da tempo, del finanziamento accordato, della pronta disponibilità dell’edificio da abbattere per le nuove costruzioni, e così via. Pertanto la nostra richiesta è stata che si procedesse con la massima urgenza, essendosi ormai cumulati ben 5 anni di ritardi rispetto alla data della decisione; richiesta ribadita con forza in un nostro intervento sulla news, indirizzato al Sindaco e agli assessori competenti. L’Assessore Maurizio Chessa ci aveva fatto sapere che l’Amministrazione contava di aprire in cantiere entro il mese di ottobre dell’anno (2018). Vabbè meno di tre mesi di ulteriore ritardo sono perdonati, stante quanto segue: siamo ben contenti dell’annuncio odierno del Sindaco Massimo Zedda, pubblicato nella sua pagina fb, che sotto riportiamo integralmente, che da informazione dell’avvio del cantiere per la realizzazione dell’intervento. Ci piace ricordare che in un incontro informale del presidente del Comitato di quartiere di Is Mirrionis, Terenzio Calledda, con i responsabili degli uffici tecnici comunali, era stata avanzata la richiesta che nell’ambito degli edifici previsti fossero previsti spazi adeguati per le attività comuni (riunioni condominiali, spazi di aggregazione). Torneremo sulla questione, per ora vogliamo esprimere, seppure stigmatizzati i colpevoli ritardi dell’Amministrazione, la nostra soddisfazione, che si unisce a quella del Comitato “Casa del quartiere di Is Mirrionis” (f.m.) ———————————— [Dalla pagina fb del Sindaco Massimo Zedda] Trentasei nuovi appartamenti per l’edilizia residenziale pubblica in città. Sono iniziati questa mattina i lavori nella ex scuola di via Flumentepido, nel quartiere di Is Mirrionis. Dopo gli interventi per la pulizia dello spazio, si procederà con la demolizione dell’edificio, la ricostruzione di 36 appartamenti e la riqualificazione dell’area intorno: l’associazione temporanea che si è aggiudicata l’appalto integrato è formata da imprese sarde. Un investimento di quasi 5 milioni di euro, senza consumo di suolo, importante dal punto di vista urbanistico e sociale in un quartiere già interessato dall’Intervento Territoriale Integrato per cui sono stati stanziati 15 milioni di euro. Sono i primi appartamenti destinati all’edilizia residenziale pubblica costruiti a Cagliari secondo standard qualitativi moderni. Nello scusarci con i cittadini per il ritardo nella partenza dei lavori, il nostro ringraziamento va alle forze dell’ordine per l’aiuto, in alcune fasi non semplici, per l’avvio del cantiere. —————— Su Aladinews: – Questione delle abitazioni a Cagliari, 22 settembre 2018: http://www.aladinpensiero.it/?p=87604 – Questione delle abitazioni a Cagliari (II), 20 settembre 2018: http://www.aladinpensiero.it/?p=87512 – Questione abitativa a Cagliari e non solo (I), 20 settembre 2018: http://www.aladinpensiero.it/?p=87501 […]

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