GLI OCCHIALI di PIERO

MIKHAIL BOTVINNIK, STORIA DI UN TRENTINO “SARDIZZATO”: UN TESTIMONE OCULARE DEI FATTI DI BUGERRU, STORIA SARDA…

MIKHAIL BOTVINNIK
L’11 aprile 1948 a Mosca, nella Sala delle Colonne, comincia la seconda e ultima parte del Campionato del Mondo di scacchi. La prima parte del torneo era stata giocata all’Aia, nel Municipio della città olandese. Il torneo vedrà la vittoria del russo Mikhail Botvinnik. E’ il successore di Alekhine, morto il 24 marzo 1946, mentre era ancora detentore del titolo. Mikhail Botvinnik era un ingegnere elettronico che aveva diviso il suo tempo tra gli scacchi e il lavoro. Si definiva ‘primus inter pares’ coi molti geniali scacchisti del tempo, ma rimase campione del mondo fino al 1963, perdendo e riprendendo il titolo per ben due volte. Mikhail Tal, che gli tolse il titolo nel 1957, diceva di lui:”il suo avversario sotto pressione poteva sperare soltanto in un miracolo, cosa che accadeva molto, molto, raramente”. Botvinnik concepiva gli scacchi come uno sport, perciò univa alla preparazione teorica la preparazione fisica, facendo ogni giorno ginnastica, e si allenava agli scacchi nelle condizioni più disagiate, con la radio a tutto volume e il suo allenatore che gli soffiava il fumo in faccia. Negli anni ’70 abbandonò il gioco attivo e si applicò a creare programmi di scacchi per il computer, riproducendo il modo di pensare dei campioni. Per le sue ricerche nel campo nel 1991 l’Università di Ferrara gli conferì la laurea ad honorem in Matematica. Nato il 17 agosto 1911 a Kuokkala (oggi Repino), morì a Mosca il 5 maggio 1995.

Maurizio Solinas, presidente del circolo dei sardi di Verona “Sebastiano Satta”, riporta una lettera di un testimone oculare dei fatti di Buggerru del 1904.
DA MALE’, STORIA DI UN TRENTINO “SARDIZZATO”: UN TESTIMONE OCULARE DEI FATTI DI BUGERRU

Era il 1968 quando il mio futuro suocero seppe che in dicembre andavo in Sardegna con sua figlia Wilma, mi pregò di passare da Gonnesa a salutare la nipote di sua nonna. Scopersi così che Anna Ravelli era originaria del Trentino, non c’erano dubbi visto il cognome, tipico della Valle di Sole. Costei…

STORIA SARDA

11 aprile 1392, Eleonora d’Arborea promulga la Carta de Logu.
Carta costituzionale della Sardegna, scritta in sardo e non in latino come era d’uso all’epoca, di estrema modernità, con norme che prevedono tutela delle donne, difesa del territorio, controllo dell’usura. Rimase in vigore per più di 400 anni, fino al 1827, quando Carlo Felice la sostituì con il Codice feliciano.E’ tornata ad essere oggetto di studio oltre che per gli storici anche per i costituzionalisti e per i linguisti.

2 Responses to GLI OCCHIALI di PIERO

  1. [...] campione del mondo di scacchi. Morì a Mosca il 5 maggio 1995. Di lui abbiamo già parlato (vedi MIKHAIL BOTVINNIK, in Aladin Pensiero dell’11 aprile). MIKHAIL [...]

  2. […] ELEONORA D’ARBOREA Ci sarà una ragione se Eleonora, a 600 anni di distanza, ricorre tanto spesso nei discorsi dei sardi. L’11 aprile 1392 Eleonora promulga la Carta de Logu, in sardo. Rimase in vigore fino al 1827, per oltre 400 anni non ci fu chi dicesse che quella Costituzione era roba vecchia. (Vedi anche Aladin Pensiero, 11 aprile 2013). […]

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