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logo76Newsletter n. 115 del 9 ottobre 2018

FINALMENTE

Care amiche ed amici,

finalmente, dopo tanti brutali attacchi, una limpida e appassionata difesa di papa Francesco è risuonata nella Chiesa. Si tratta della lettera che il prefetto della Congregazione per i vescovi ha scritto all’ex nunzio a Washington Carlo Maria Viganò, che lo aveva chiamato in causa insieme allo stesso papa Francesco sulla questione degli abusi dell’ex cardinale americano McCarrick. Scrive il cardinale Marc Ouellet al prelato accusatore (una lettera aperta perché non se ne sa l’indirizzo dato che vive nella clandestinità) le ragioni per cui la sua accusa è “incredibile e inverosimile da tutti i punti di vista”, e dice di papa Francesco: “Se il Papa non fosse un uomo di preghiera, se fosse attaccato al denaro, se favorisse i ricchi a danno dei poveri, se non dimostrasse un’infaticabile energia per accogliere tutti i miseri e donare loro il generoso conforto della sua parola e dei suoi gesti, se non moltiplicasse tutti i mezzi possibili per annunciare e comunicare la gioia del Vangelo a tutti e a tutte nella Chiesa e al di là delle sue frontiere visibili, se non tendesse la mano alle famiglie, ai vecchi abbandonati, ai malati nell’anima e nel corpo e soprattutto ai giovani in cerca di felicità, si potrebbe forse preferirgli qualcun altro – secondo te – con atteggiamenti diplomatici o politici diversi; ma io che ho potuto conoscerlo bene, non posso mettere in questione la sua integrità personale, la sua consacrazione alla missione e soprattutto il carisma e la pace che lo abitano per la grazia di Dio e il potere del Risorto”.
Nel sito pubblichiamo l’omelia tenuta da papa Francesco in apertura del Sinodo dei vescovi sui giovani, nel quale con singolare rovesciamento ha detto che i vescovi devono avere sogni e speranze, e i giovani non devono smettere di profetizzare.
In “dicono i fatti” si dà notizia della missione in corso nel Mediterraneo di una nave organizzata grazie a un fido della Banca Etica, con volontari e soccorritori, per testimoniare la volontà di un’Italia che resiste alla chiusura dei porti e alla lotta contro i migranti.
L’ex vescovo di Locri, mons. Bregantin, manifesta la sua condivisione delle scelte del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, costretto agli arresti domiciliari.
Infine in “convegni e assemblee” si dà notizia del Festival delle Filosofie in corso a Palermo.

Con i più cordiali saluti
www.chiesadituttichiesadeipoveri.it

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