Continua PazzaIdea

pazza-idea-2018- Approfondimenti.
- Il Programma completo 2018.
Oggi
sabato 24 novembre

[segue dettaglio programma odierno]
———————
SABATO 24 novembre

h. 10:00 – 12:00

Sala Cannoniera
Donna e migrante: antiche vulnerabilità e nuove resistenze
Workshop a cura di Lavinia Bianchi
Entrare nella ‘parola’…’nel vissuto’ delle giovani migranti vittime di tratta e lavorare nella ricomposizione del trauma attraverso la narrazione e la produzione artistica: l’incontro ha lo scopo di conoscere pratiche e riflessioni utili al superamento dell’idea di accoglienza e integrazione, con l’obiettivo di restituire la voce e la voglia di raccontarsi alle giovani migranti vittime di tratta.
Attraverso un viaggio nella letteratura femminile che dalla Nigeria passa per gli Stati Uniti e arriva in Italia, si cuce una trama di connessioni e consapevolezze, di universalità estetica ed empatica, di vissuti in ricostruzione e del necessario coraggio per esigere un cambiamento. Partendo dalla letteratura e dalla condivisione di ‘best practices” si realizzeranno delle attività esperienziali per creare una piccola comunità di pratica.

Per 30 partecipanti
Studentesse e studenti, operatori sociali, volontari, lavoratori dell’intercultura, insegnanti

Libri e articoli di riferimento:

Adichie C.N. (2015), Dovremmo essere tutti femministi, Milano, FeltrinelliHaraway D. (2016) Staying with the Trouble: Making Kin in the Chthulucene, Duke University press.Hooks b. (1998), Elogio del margine. Razza, sesso e mercato culturale, Milano, Feltrinelli.Bianchi, L. Fra due mondi.
 Sguardi educativi e interculturali nella vita e nelle opere di Frida Kahlo. Ricerche di Pedagogia e Didattica – Journal of Theories and Research in Education 12, 3 (2017). ISSN 1970-2221Bianchi L., Pesce M., Rincollare la tazzina. Le buone pratiche dell’accoglienza e processi di resilienza delle MSNA nigeriane vittime di tratta nel territorio pontino. Osservatorio Romani sulle Migrazioni. Tredicesimo rapporto IDOS edizioni, 2018, Roma.
Report nazionale su migrazione romana, IDOS
h. 10:30 – 12:30 Sala delle Mura
Podcast, newsletter, booktuber: nuove tendenze nella comunità culturale
Workshop a cura di Antonio Prudenzano

Qualche anno fa, anche nel mondo dei libri, al centro dell’attenzione c’erano i blogger. Ora è il turno dei booktuber, che con le loro videorecensioni avvicinano alla lettura anche i giovanissimi. Ma nel mondo della cultura online altri cambiamenti sono in atto: basti pensare al “ritorno” delle newsletter e all’ascesa dei podcast.
Pazza Idea ospita una “lezione” in cui si analizzeranno numerosi casi, non solo italiani, per capire come sta cambiando la comunicazione culturale in rete e per provare ad anticipare i prossimi trend.

Per 20 partecipanti
Chi lavora nel mondo dell’editoria o sogna di lavorarci, blogger, giornalisti culturali professionisti del settore, social media manager, web content manager

h.11:00 – 13:00 Sala degli Archi

Chi ama non taglia le ali
Workshop a cura di Carolina Melis
Carolina Melis ha lavorato nel campo del design e della comunicazione pubblicitaria dal 2005. Ha firmato importanti campagne adv per brand internazionali e organizzazioni non governative tra cui Save the Children, NSPCC/European Council, ONE. Il 25 Novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per questa occasione Carolina su commissione dell’Università di Cagliari e in collaborazione con RElive Communications, ha realizzato uno spot che propone la farfalla come simbolo di parità, equilibrio, forza e amore. Il laboratorio utilizzerà questo simbolo grafico come spunto per realizzare una serie di esercizi creativi che dimostrano tecniche e metodologie per sviluppare un progetto che combina la comunicazione visiva (grafica/Immagine) alla narrazione (copywriting).Per 20 partecipanti
Creativi (scrittori e artisti), studentesse e studenti di design e comunicazione

h.11:00 – 13:00 Sala della Corona

Ritratti di donne
Workshop a cura di Anna Marceddu, Rossella Fadda e Rosi Giua
Di Madre in Madre è un progetto di ricerca multimediale che affronta il tema del matriarcato in Sardegna. Il matriarcato come mito viene esplorato attraverso un repertorio di immagini al femminile e una ricerca iconografica di reperti archeologici e storici presenti nei nostri musei, che attestano il culto locale della Dea Madre. Le fotografie realizzate e le brevi videointerviste hanno reso possibile una mostra che prende il nome del progetto. “Di Madre in Madre” completa il suo percorso con un progetto editoriale costruito dentro lo spazio di condivisione di un ebook multimediale, che racconta di come nasce l’idea della ricerca, della mostra e della costruzione del libro come prodotto di artigianato digitale. Racconto che prosegue con Donne. Trenta ritratti tra passato e futuro di Rosi Giua: un viaggio attraverso il mondo femminile, nato dalla necessità di esplorare la condizione femminile nella società sarda degli ultimi 20 anni. Per 15 partecipanti
Appassionati di fotografia e nuovi media, antropologi, sociologi, insegnanti, studentiLibro di riferimento: Anna Marceddu, Di madre in madre (Dhouda Edizioni 2017)
Libro di riferimento: Rosi Giua e Giulia Clarkson, Donne. Trenta ritratti tra passato e futuro (Ed. Tam Tam. Cagliari 2005)

h.17:00 Sala Cannoniera

Come un lungo saluto, come un sorriso che dura un minuto. Istruzioni per ricominciare nell’assenza
Incontro con Yari Selvetella e Nadia Terranova in conversazione con Renato Chiocca
L’addio è un combattimento “corpo a corpo”, l’eventualità forse più difficile da elaborare, forse uno degli ultimi tabù di questa nostra epoca veloce e ubiquitaria, in cui la tecnologia ci offre l’illusione di esserci sempre, e che tutti siano sempre “reperibili”. Le storie di Selvetella e Terranova invece ci mettono di fronte all’esistenza di eventi che non possiamo controllare nè dirigere, di cui è necessario liberarsi, e sono particolarmente interessanti proprio per quel volere, forse dovere, “tenere” sempre tutto insieme che caratterizza la visione femminile delle cose.
Non c’è nulla di reversibile in quello che accade al protagonista de “Le stanze dell’addio”, il libro del giornalista Yari Selvetella, una storia d’amore che non fa sconti e affronta con coraggio il tema della perdita della persona amata e di come si possa, incredibilmente, ricominciare. E così per Terranova, che fa i conti con un’ assenza diventata parte integrante della storia della sua protagonista, in cui tutte e tutti, forse, prima o poi potremmo rispecchiarci.

Libro di riferimento: Yari Selvetella, Le stanze dell’addio (Bompiani 2018)
Libro di riferimento: Nadia Terranova, Addio fantasmi (Einaudi 2018)

h.18:00 Sala delle Mura

Nobel di frontiera. Grazia Deledda e Selma Lagerlöf nella storia della letteratura mondiale
Incontro con Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Marcello Fois e Katia De Marco
Coordina Stefano Salis
Su 892 premi Nobel assegnati dalla sua istituzione nel 1901, solo 48 sono stati attribuiti a donne e nella sezione Letteratura addirittura solo 14 su 114. Le prime tre scrittrici a vedersi tributato questo onore a pochi anni di distanza l’una dall’altra provengono da due aree geograficamente molto lontane fra loro, la Scandinavia e il Mediterraneo, unite però dalla stessa durezza della terra, dalla stessa asprezza del clima, sebbene per cause meteorologiche opposte, e dalla stessa miseria, almeno agli inizi del Novecento, periodo in cui Svezia e Norvegia videro emigrare verso gli Stati Uniti gran parte della loro popolazione attiva. Ma la sarda Grazia Deledda e la svedese Selma Lagerlöf hanno di più in comune, ovvero un profondo senso etico e una consapevolezza sociale assolutamente calati nella realtà del passaggio di secolo, che permettono loro di coniugare insieme realismo e idealismo, oltre alla maestria nel raccontare i paesaggi evidenziando il connubio tra i luoghi e le persone, tra gli stati d’animo e la natura. L’omaggio a queste due grandi figure di donna vuole superare la distanza geografica evidenziando invece le vicinanze ideali tra le scrittrici e i paesi, un progetto che potrebbe contribuire a far conoscere la seconda isola del Mediterraneo in Svezia, così come i paesi nordici in Sardegna. In linea con questa scelta si colloca anche la traduzione in lingua svedese di parte dei contenuti di questa edizione di Pazza Idea.

Libro di riferimento: Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Isola (Iperborea 2018)
Libro di riferimento: Marcello Fois, Quasi Grazia (Einaudi 2016)

h.19:00 Sala delle Cannoniera

L’amore è la livella
Lectio magistralis di Gabriella Turnaturi
Introduce Yari Selvetella
“L’amore oggi sembra essere per gli italiani, almeno nei sogni, un rifugio in un mondo senza cuore. Pressati dal mito dell’efficienza, da una precarietà ormai stabilizzata, da una flessibilità senza tregua non dovrebbe meravigliare che essi cerchino nell’amore gratificazione e riconoscimento. Donne e uomini italiani appaiono sospesi fra la nostalgia dei vecchi modelli relazionali, obsoleti ma rassicuranti, e il desiderio di sentirsi e di essere moderni; disincantati ma romantici; strenui difensori della propria libertà e al tempo stesso fragili, insicuri e intimoriti da una vita senza amore. Eppure si è tutti pazzi per amore”. E proprio questo sentimento universale, l’ultimo (o l’unico?) “bene democratico” a cui tutti aspirano, con le emozioni positive e negative a esso collegate, è oggi più che mai la vera “livella” degli esseri umani, la più radicale e autentica: raccontato qui da una scienziata sociale, ci rivela la sostanza plurale e allo stesso tempo fragile e fortissima di cui siamo fatti.

Libro di riferimento: Gabriella Turnaturi, Non resta che l’amore (Il Mulino 2018)

h.20:00 Sala delle Mura

Storia di un incontro. Brigitte e Melania, la vita, le parole, la speranza
Incontro con Melania Mazzucco, in conversazione con Stefano Salis
Una storia vera, raccolta durante ore di conversazione sedute insieme a un tavolo, ma soprattutto prima, nella disposizione all’ascolto, all’interesse sincero e vitale di chi ha capito che “nessun uomo è un’isola”, e che dobbiamo guardare meglio invece di voltarci dall’altra parte, perchè anche così capiremo meglio noi stessi e il mondo che ci circonda. Brigitte, in Congo, è una donna realizzata, infermiera con quattro figli, intraprendente e rispettata. Dopo aver soccorso alcuni nemici del governo e aver affrontato torture e fughe, arriva in Italia e affronta nuove difficoltà, tra cui la lontananza dai figli: anche così cerca di vivere, non solo di sopravvivere, e l’incontro con la scrittrice le restituisce una voce. “Come in tutti i rapporti, per costruire qualcosa di duraturo c’è bisogno di tempo. E di verità”. Così Mazzucco affronta un tema di strettissima attualità e urgenza come quello delle migrazioni e in generale dell’incontro tra le persone, attraverso una prospettiva femminile: di chi scrive e di chi viene raccontata, e come.

Libro di riferimento: Melania Mazzucco, Io sono con te. Storia di Brigitte (Einaudi 2018)

h.21:00 Sala Cannoniera

Processo per stupro
Performance teatrale dal documentario di Maria Grazia Belmonti, Anna Carini, Rony Daopoulo, Paola De Martiis, Annabella Miscuglio, Loredana Rotondo
Con Clara Galante, Tullio Sorrentino, Francesco Lande, Simona Muzzi
Adattamento e regia Renato Chiocca
Produzione Teatro Eliseo di Roma
Andato in onda nel 1979 su quello che allora era il secondo canale della Rai, il documentario Un processo per stupro raggiunse oltre 12 milioni di spettatori, smascherando le consuetudini della legge italiana davanti a tutto il Paese. La vicenda della giovane donna vittima di uno stupro di gruppo, nonostante questo oltraggiata durante il processo e fieramente difesa dall’avvocata Tina Lagostena Bassi sconvolse l’Italia, smascherando la violenza e l’arretratezza del tessuto culturale dell’epoca. Lo spettacolo a cui si ispira è un progetto in cui il linguaggio della realtà raccontato attraverso la televisione, ritorna al pubblico grazie alla presenza del teatro, in cui la parola asciutta ritrova la sua straniante potenza comunicativa, la sua emozione, la sua urgenza.
———————-

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>