Mercoledì 3 luglio 2019 nasce un nuovo soggetto politico di ispirazione cristiana. Un nuovo partito? O forse qualcosa di diverso.

convergenza-1-440x264I cattolici in politica? Insieme. Ecco come
Riccardo Cristiano, 29/06/2019 su formiche.net
Si sono create le condizioni per far emergere una proposta politica di ispirazione cristiana, recuperando la migliore tradizione dei popolari e dei cristiani democratici, con la costruzione di un “manifesto” che sintetizzi l’umanesimo “plenario” di cui parlava San Paolo VI. Appuntamento il 3 luglio all’Istituto Sturzo.
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cattolici-e-politicalampadadialadmicromicroUn nostro commento
Nell’incontro di Cagliari del primo aprile u.s. sul tema “Cattolici e Impegno in Politica”, tenutosi presso lo Studium Franciscanum di via Principe Amedeo, la proposta di un nuovo partito cattolico non era stata considerata praticabile. Ora sembra che la proposta di “Politica insieme” vada pericolosamente, o forse no, in quella direzione. I contenuti sono decisamente interessanti, non altrettanto la proposta organizzativa. Almeno per quanto la descrive l’articolo di Riccardo Cristiano, che pubblichiamo integralmente. A dire il vero la nota che appare oggi (2 luglio 2019) sul sito dell’associazione Politicainsieme, promotrice della manifestazione di domani, presenta posizioni più aperte. Ecco uno stralcio della nota che comunque pubblichiamo anch’essa in versione integrale: “Salvo alcune posizioni assolutamente minoritarie, nessuno in Italia concepisce l’idea di dare vita ad una forza integralista e clericale. E’ inevitabile e giusto che i cattolici scelgano tra più opzioni. Tra queste, però, può pure essere pensata una iniziativa originale e specifica”. Vedremo domani
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I cattolici in politica? Insieme. Ecco come
Riccardo Cristiano, 29/06/2019 su formiche.net
Si sono create le condizioni per far emergere una proposta politica di ispirazione cristiana, recuperando la migliore tradizione dei popolari e dei cristiani democratici, con la costruzione di un “manifesto” che sintetizzi l’umanesimo “plenario” di cui parlava San Paolo VI. Appuntamento il 3 luglio all’Istituto Sturzo.
È arrivato il tempo dell’iniziativa, è scoccata l’ora di un nuovo impegno. Mercoledì 3 luglio a Roma presso l’Istituto Sturzo, via delle Coppelle 35, si avvierà una riflessione politica che sarà aperta da Stefano Zamagni. Alla fine dei lavori ci sarà l’intervento di Leonardo Becchetti. Politica insieme ritiene che si siano create le condizioni per far emergere finalmente una proposta politica di ispirazione cristiana davvero nuova, recuperando anche la migliore tradizione dei popolari e dei cristiani democratici. Non c’è certezza dell’approdo, ma c’è consapevolezza che il limbo politico durato venticinque anni non può continuare. Galleggiare può salvare qualcuno, ma non l’Italia che incontrerà difficoltà sempre più aspre, se persiste l’attuale, spaventosa ed esiziale precarietà. È utile iniziare a ragionare sulle cose da fare, per guardare a un futuro caratterizzato da vero e sano sviluppo.

È maturo il tempo per chiamare alla partecipazione le persone di buona volontà intorno ad un progetto-Paese che sappia dare nuovo slancio all’Italia, bandendo vuote declamazioni e monotoni slogan, concentrandosi con determinazione sui problemi più spinosi e più urgenti: crescita, sviluppo, lavoro, fisco, sanità, istruzione e università, istituzioni, Mezzogiorno, rapporti con l’Europa, partiti politici. Vanno sconfitti sovranismi, populismi e qualunquismi.

Il rapporto dell’Italia con l’Europa Unita va consolidato, perché il nostro Paese recuperi il posto di rispetto che storicamente ha sempre avuto quale Paese fondatore. Un partito [il neretto è nostro] che si impegni per il bene di tutti e che eviti di alimentarsi solo di “parole magiche”: casta, inciucio, alternanza, bipolarismo, federalismo, emergenza che tante illusioni hanno creato negli italiani e tanti guasti hanno procurato all’Italia.

Non si vuole raccogliere l’eredità di qualcuno, ma si tratta di disegnare un progetto-Paese che risponda alle reali esigenze del popolo italiano in una fase storica ed economica, la globalizzazione, caratterizzata da ingiustizie devastanti e da rapidi mutamenti. Un partito [il neretto è nostro] che promuova un nuovo e concreto assetto istituzionale, e una sana economia sociale di mercato. Era il pensiero sturziano del Partito popolare che si manifestava quando si discuteva del ritiro dello Stato dalla vita dei cittadini, (famose le battaglie fatte da don Sturzo contro lo statalismo), della partecipazione alla cosa pubblica, di un nuovo sistema delle autonomie locali. Sono i temi che hanno accompagnato l’impegno politico dei cattolici nell’arco di un secolo, mettendo al centro l’uomo quale persona, e che ancora oggi sono elementi utili per il buon governo dell’Italia.

È un dato di fatto che esistono i presupposti, per pensare alla creazione di un nuovo soggetto libero ed autonomo. Alla sua nascita sono chiamati a concorrere i singoli, i gruppi e i circoli intenzionati ad animare una partecipazione alla vita politico-parlamentare, nazionale e locale. È dall’estate 2018 e nei mesi successivi che “politica insieme” sta procedendo all’elaborazione di una proposta programmatica per superare la divisione segnalata più volte dal cardinale Gualtiero Bassetti tra i cattolici “del sociale” e quelli “della morale”. Su questa base si potrà costruire un “manifesto”, cui giungere con il contributo di tanti altri, che sintetizza quell’umanesimo “plenario” di cui parlava San Paolo VI. Si è molto attenti a suscitare presenze nei territori regionali perché è da questi che si deve partire per creare aggregazione e consenso.

Un’opera che dovrà continuare nei prossimi mesi con l’obiettivo di creare una vera e propria rete d’impegno e di passioni. Le novità intervenute in Italia, dopo il voto del 4 marzo del 2018 e le recenti elezioni europee, dimostrano l’esistenza di una “dinamicità” nel quadro politico parlamentare in cui è possibile inserirsi. Si tratta di un’occasione da cogliere per portare all’attenzione degli italiani altre proposte ed altri progetti, attorno a cui possono essere chiamate all’impegno tutte le persone ragionevoli e di buona volontà. Con una identità politica autonoma, si è aperti ad interloquire con tutti. Ci si riunirà con l’auspicio, e il dovere, di allargare a molti altri la partecipazione, soprattutto ai giovani e a energie e forze nuove, e di poter contribuire così a far nascere un nuovo soggetto di ispirazione cristiana.
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POLITICA INSIEME PER UNA CONVERGENZA DIRETTA AL BENE DEL PAESE. L’INCONTRO DEL 3 LUGLIO
Jul 2, 2019
Che senso ha l’incontro del 3 luglio organizzato a Roma da Politica Insieme?

Da tempo, si è avviata una riflessione sulla irrilevanza politica dei cattolici in Italia. Un’inconsistenza frutto dell’assenza nel dibattito sulle questioni del Paese ed anche delle divisioni che caratterizzano un mondo collocato in case altrui, dalla destra salviniana, al Pd, fino alla sinistra più radicale e al Movimento dei Cinque stelle.

Cresce, intanto, l’affollamento nel partito degli astenuti di quanti si dichiarano cattolici. Conferma del sempre più profondo distacco tra le istituzioni e la classe politica dalla gente.

Salvo alcune posizioni assolutamente minoritarie, nessuno in Italia concepisce l’idea di dare vita ad una forza integralista e clericale. E’ inevitabile e giusto che i cattolici scelgano tra più opzioni. Tra queste, però, può pure essere pensata una iniziativa originale e specifica.

La partecipazione alla cosa pubblica non può essere concepita solamente sulla base dell’aspirazione a diventare maggioranza. Questo significa trascurare l’andamento dei cicli storici concreti e sottovalutare le possibilità di incidere, comunque, sui processi istituzionali e di governo sulla base di una capacità politica da rendere concreta ed evidente.

Politica Insieme è nata per contribuire alla convergenza possibile tra quanti, in maniera laicamente concepita, intendono rispondere alle attese dell’Italia e del’Europa riconoscendo il valore “ universale” delle sollecitazioni presenti nel Pensiero sociale della Chiesa. Universale perché esse non riguardano ed interessano solo i credenti.

Gli elementi su cui il convenire è possibile appaiono manifesti e possono essere così delineati:

. autonomia, che significa presentarsi per quel che si è, offrire un elemento di chiarezza e di “ lealtà” a tutti i cittadini invitati a partecipare ad un processo di generatività nuova che riguarda la Persona, le famiglie, i corpi sociali intermedi;
. proposte programmatiche attorno alla riforma dello Stato, della Giustizia e del sistema delle autonomie amministrative; per il reperimento delle risorse necessarie a risolvere l’equazione impresa- innovazione- produzione- occupazione- consumi; sui temi etici ed esistenziali, a partire da quelli del rispetto della vita, del disagio privato e pubblico, della salvaguardia dell’ambiente; per affrontare le questioni dell’educazione, della Scuola e della formazione; per la famiglia, i giovani e gli anziani. Dopo la stagione degli scontri ideologici, solo una concreta partecipazione ai processi reali del Paese può, infatti, segnare un elemento di novità e di rigenerazione di un Paese che appare sempre più incapace a definire un proprio ruolo e a ritrovare il senso di una prospettiva di lungo periodo;
. “facce nuove”. Molte delle risorse e dei talenti presenti a tutti i livelli nelle nostre contrade sono inespressi e inutilizzati. Il mondo politico e quello delle istituzioni appaiono oramai ripiegati sulle proprie dinamiche e solo l’apporto di forze fresche può assicurare un reale avvio di una fase innovativa. Non si tratta di dare corso ad un “ giovanilismo” di maniera, bensì creare le condizioni affinché la politica ritorni ad essere un luogo in cui le energie migliori riprendano a partecipare e a interessarsi della cosa pubblica con generosità e disinteresse, perché animate dall’intenzione di dedicarsi al bene comune.
Pur volendo fare il massimo degli sforzi per creare una condivisione la più ampia possibile, questi tre aspetti precisano l’ambito attorno cui sviluppare una iniziativa politica di rinnovamento, in collegamento con tutto quel mondo laico interessato alla ricerca di nuovi equilibri politici.

Sempre più diffusa è, infatti, la consapevolezza che sia indispensabile impostare un modo diverso di governare e indirizzare le istituzioni, individuare la soluzione dei problemi dell’economia reale e concorrere a quella ricomposizione sociale assolutamente necessaria per rispondere ai problemi del mondo di oggi.

L’Italia è inserita in un quadro internazionale in mutazione. E’ sollecitata e sfidata dallo sviluppo tecnologico e digitale, dal degrado ambientale, dalla mancanza di infrastrutture adeguate, oltre che dalle trasformazioni antropologiche per le quali deve essere trovata una “ governabilità” condivisa, razionale, possibile e sostenibile.

Siamo consapevoli che molto è cambiato nella società italiana e di come quel “ nuovo” che avanza abbia mutato il quadro politico e portato sulla scena elementi inediti con i quali ci dobbiamo confrontare.

E’ doveroso andare oltre la stagione della diaspora, dell’indifferenza e dell’irrilevanza scommettendo sulla generosità, sull’impegno, sulla ricchezza del confronto e della collaborazione.

E’ necessario superare personalismi e particolarismi di gruppo. Così come la tentazione, che persiste, di scegliere posizioni pregiudiziali figlie di quel bipolarismo che tanto male ha fatto alla politica e all’intero Paese.

Possiamo contribuire a portare nella dialettica politica e sociale elementi costruttivi di ragionevolezza, logica e realismo.

Sappiamo che partendo “ dalle cose” è possibile realizzare un’ampia convergenza tra molte delle personalità, dei gruppi e delle associazioni ispirate cristianamente intenzionate a partecipare ai processi decisionali, assieme a tutta la gente di buona volontà, indipendentemente dal credo religioso o da una diversa visione filosofica.

Non ignoriamo, né sottovalutiamo l’esistenza di tante “ criticità”. Ne siamo pienamente consapevoli, ma riteniamo che sia a portata di mano l’occasione di avviare un percorso in cui molti siano i coinvolti.

Un percorso destinato soprattutto a partire dalla realtà dei territori dove le distinzioni sono in via di superamento perché cresce la consapevolezza della necessità che anche i cattolici portino un loro contributo al bene di tutti gli italiani.

Giancarlo Infante
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- L’immagine in testa è tratta dal sito Politicainsieme

5 Responses to Mercoledì 3 luglio 2019 nasce un nuovo soggetto politico di ispirazione cristiana. Un nuovo partito? O forse qualcosa di diverso.

  1. […] 3 luglio 2019 nasce un nuovo soggetto politico di ispirazione cristiana. Un nuovo partito? O forse qualcosa di diverso. […]

  2. admin scrive:

    SONDAGGIO
    Politica: Swg, tra Lega e Movimento 5 Stelle quasi 10 punti percentuali
    Solo il 12% degli italiani prova un minimo interesse verso la presenza di un nuovo partito cattolico. È quanto emerge dall’ultima rilevazione eseguita da Swg su un campione di 1.000 maggiorenni italiani, i cui esiti sono pubblicati nello speciale “Un nuovo partito cattolico?” di “PoliticApp” diffuso oggi. Chiamati ad indicare quanto l’essere cattolico condizioni le proprie scelte politiche, gli intervistati – che dicono di andare a messa almeno una volta all’anno – rispondono per il 2% “molto”, per il 14% “abbastanza”, per il 20% “poco” e per il 50% “per niente” mentre il 4% “non sa”. Rispetto alla presenza sulla scena politica italiana di un nuovo partito cattolico, solo il 12% degli intervistati la ritiene molto o abbastanza importante (percentuale che sale al 35% tra i cattolici praticanti), mentre per il 76% non lo è o lo è poco (65% tra i cattolici praticanti). L’interesse reale a votare un nuovo partito cattolico è pari al 2%. Tra i temi che dovrebbero caratterizza questa nuova formazione politica, gli intervistati individuano l’affermazione della dignità della persona (48%), la famiglia intesa come elemento fondante della società (35%), la sacralità della vita umana (33%), il superamento delle disuguaglianze sociali (30%), la crescita della solidarietà (21%), la libertà religiosa (17%), l’inclusione di chi viene, dei migranti (15%), la libertà scolastica (10%), lo sviluppo dell’impegno umanitario del volontariato (9%).
    https://www.agensir.it/quotidiano/2019/2/5/politica-swg-solo-il-12-degli-italiani-prova-interesse-per-un-nuovo-partito-cattolico/

  3. admin scrive:

    Da Ignazio Boi
    Intervento in relazione all’incontro a Roma del 3 luglio 2019 di Politica Insieme.

    È sembrato anche a me che la proposta intendesse orientarsi (pericolosamente) verso l’ipotesi di un “partito” dei cattolici. Personalmente, come già espresso nell’incontro del 1 aprile, ho già avuto modo di rappresentare il mio pensiero. Ritengo più conforme allo spirito evangelico un ruolo di “seme” o se preferite di “goccia nell’oceano” con una missione più volta alla disseminazione nei diversi luoghi espressione della politica dei valori cristiani e cattolici in particolare. Credo infatti che incasellare o classificare un unico apparato come il luogo “ideale” di espressione valoriale dei cattolici sia oltre che anacronistico fuorviante. Il compito del cristiano non è tanto quello del “Tabor” (facciamo tre tende) o peggio ancora dell’ira apostolica dinanzi a quelli che “scacciano demoni nel Tuo nome e glielo abbiamo impedito”. È piuttosto quello di essere nel mondo, pur non del mondo, ma nei diversi campi.

    Avremo modo di parlarne più profondamente e diffusamente.

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