Risultato della ricerca: scuola popolare di is mirrionis

A Is Mirrionis – Punta de billete Save the date Prendi nota Arregordarì

brochure-sp-ism 11/06 – 21/06/2021
Parco di
Monte
Claro
Cagliari

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La Casa del Quartiere Is Mirrionis
è lieta di presentare l’evento espositivo
“Periferia sospesa tra sogno e
immaginazione”
una proposta per il
recupero e il riutilizzo dei locali
abbandonati dell’ex-Scuola Popolare
di Is Mirrionis.
Con le tavole progettuali realizzate
dagli Architetti Felice Carta e Fulvio
Carta, proponiamo la nostra idea di
recupero dell’edificio: la ricerca e la
ricostruzione della memoria storica di
chi dagli anni ’60 l’ha animato e vissuto
con tante iniziative che hanno
coinvolto l’intero quartiere e la città.
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A Is Mirrionis una nuova Mem.

Il progetto della Casa del quartiere per il recupero dell’immobile e di tutto lo spazio urbano su cui operò negli anni 70 la Scuola Popolare dei Lavoratori di Is Mirrionis.
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Festa dell’Europa 2021

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di Franco Meloni
“Ce lo chiede l’Europa”: è la frase che da alcuni anni a questa parte ci sentiamo dire per giustificare scelte politiche impopolari, quelle che si basavano sull’austerità. A pagarne le spese erano (e ancora sono) appunto i ceti popolari di tutti i paesi europei. Basta pensare alle sofferenze inflitte al popolo della Grecia. Così scelte all’insegna dell’efficientismo, come il “pareggio di bilancio”, in Italia introdotto con una riforma costituzionale, sono stati strumenti di aumento delle disuguaglianze sociali. Nel mentre nessun passo avanti sulla tutela dei diritti (anzi tolleranza dei sovranismi antidemocratici dei paesi dell’est europeo) e su una saggia politica di gestione dei flussi migratori. Sono solo alcuni esempi. Il discorso sarebbe lungo, ma è bene che si sviluppi in mille analisi, proposte e altri contributi di pensiero che molti meglio di noi sono capaci a fare e che volentieri per quanto possiamo ospitiamo anche nelle nostre pagine. Qui vogliamo rammentare che l’Europa per le generazioni post conflitto bellico ha rappresentato i valori virtuosi imprescindibili della democrazia e del vivere civile, in irriducibile contrapposizione con le impostazioni e la pratica del nazismo e del fascismo (mali assoluti), e di tutti i regimi totalitari. Per noi l’Europa era e continua ad essere, nonostante tutto (purtroppo siamo meno numerosi rispetto ai tempi dell’esordio e oltre, segnati dalle “visioni” dei grandi fondatori) un riferimento fondamentale, una meta da raggiungere. Purtroppo questa meta nel tempo anzichè avvicinarsi nel perseguimento dell’integrazione (Stati Uniti d’Europa) e dell’espansione dei diritti e per la Pace (nella logica della Costituente della Terra), si è allontanata pericolosamente. C’è voluta la terribile pandemia per un inversione di rotta, a cui diamo credito e su cui vogliamo investire. Semplificando: così come l’agenda di Draghi, anche quella di Ursula Von der Leyen, costituisce in un tutt’uno, per noi, “la nostra agenda”, ovviamente sapendo che Draghi-VdL sono espressioni di interessi prevalenti della borghesia, e che una inedita “lotta di classe” deve cercare di volgere il più possibile a favore degli interessi popolari. Mutatis mutandis, questo è ancora il modello da perseguire, che storicamente ci ha fatto crescere tutti. Il recupero del motto di don Lorenzo Milani, I care, fatto dalla presidente Ursula VdL è sicuramente un significativo faro, che illumina la nostra strada di europeisti convinti. Con questi intendimenti festeggiamo oggi l’Europa!

—-—Alle associazioni: fate come La Casa del quartiere Is Mirrionis e la CSS—————————-
51babb66-1edf-4ccc-a1aa-eb7fbc89c117166fafa3-9942-45d9-a68d-8a20f2328f81Per l’Europa che vogliamo. Iniziative encomiabili
La “Casa del quartiere Is Mirrionis” di Cagliari, sulla base dello statuto costitutivo che ne fissa la missione di intervento nel sociale a favore dei cittadini e per la promozione della più ampia partecipazione popolare alla gestione della cosa pubblica, nel riaffermare lo spirito europeista che unitamente all’orgogliosa appartenenza sarda, la permea,
ADERISCE
alla Festa dell’Europa, istituita dall’Unione Europea, che si celebra il 9 maggio di ogni anno.
SI IMPEGNA
per il successo della Conferenza sul futuro dell’Europa, che prende avvio proprio da domenica 9 maggio 2021, favorendo la partecipazione della cittadinanza del quartiere, della città e dell’intera Sardegna, in tutte le forme e combinazioni (in proprio e in collaborazione con terzi) che verranno stabilite dagli organi di gestione dell’associazione, anche promuovendo la presenza e le iniziative degli associati singoli o organizzati nelle entità aderenti alla Casa sull’apposita piattaforma online dedicata
Il Presidente Terenzio Calledda
Ecco il link
https://futureu.europa.eu/?locale=it
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css-eu
La CONFEDERAZIONE SINDACALE SARDA – CSS partecipa alla Festa dell’EUROPA di Domenica 9 maggio 2021, ricordando che i sardi vogliono una EUROPA DEI POPOLI, come l’avevano sognata i grandi sardisti Camillo Bellieni ed Antonio Simon Mossa, nella
quale la Sardegna viene riconosciuta ed opera come popolo e nazione.
La CSS è membro fondatore della Piattaforma dei Sindacati delle Nazioni senza Stato. In questo organismo internazionale sono rappresentati le delegazioni della Sardegna, della Valle d’Aosta, dei Paesi Baschi, della Galizia, della Catalogna, della Bretagna, della Corsica, della Martinica, del Guadalupe e Nuova Caledonia.
“Serbit e boleus un’Europa de is Pópulus in paxi,
de s’agiudu torrau, de sa solidariedadi umana,
no cussa de is leonis a iscórriu e gherra”
.

“Serve e vogliamo un’Europa di Popoli in pace, dell’aiuto condiviso e della solidarietà umana,
Non quella dei leoni in lotta ed in guerra“-
IL SEGRETARIO NAZIONALE DELLA CSS Dr. Giacomo Meloni
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Giuliano Pisapia, “Cambiamo l’Europa dal basso” (Corriere della sera).
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«I care» faro per tutti (una scelta da onorare)
di Francesco Gesualdi
in “Avvenire” del 7 maggio 2021
Parto da una doverosa precisazione: don Lorenzo Milani, priore di Barbiana, il motto ‘I care’ (m’importa, ho a cuore) non lo aveva scritto su un muro, ma sulla porta che separava la scuola dalla sua camera. Un particolare non secondario perché essendo il punto di ingresso nell’unico spazio in cui a sera si ritirava in privato, voleva annunciare lo spirito che aleggiava in quello spazio e quindi nella sua persona. Uno spirito di assunzione di responsabilità verso le creature che la vita gli aveva messo davanti tale da fargli dimenticare totalmente se stesso. E uno spirito di coerenza verso la verità tale da fargli accettare le conseguenze che la difesa della verità spesso comporta. Don Lorenzo non lo ricordava per narcisismo, ma come invito a noi allievi a fare altrettanto, ricordandoci che se la società è ingiusta, violenta, predatrice, la responsabilità non è solo del ‘potere’ che impartisce ordini sbagliati e scrive leggi ingiuste, ma anche di tutti coloro che quegli ordini e quelle leggi eseguono. Ha fatto bene Ursula von der Leyen a ricordare il motto ‘I care’ proprio oggi che dall’altra parte dell’Atlantico, Joe Biden ha annunciato di voler appoggiare la richiesta avanzata da Sudafrica e India di sospendere le regole internazionali a difesa dei brevetti sui vaccini e ogni altro farmaco utile a sconfiggere la pandemia. Ha fatto bene perché ciò che in Europa ci è meno noto è che la decisione di Biden non giunge come un fulmine a ciel sereno, ma come conseguenza di una forte pressione popolare organizzata negli Stati Uniti da parte delle organizzazioni umanitarie che hanno fatto arrivare a Biden milioni di messaggi a favore della sospensione. Per questo la sua decisione è la vittoria di milioni di persone che in cuor loro hanno detto ‘I care’ e hanno preso l’iniziativa di agire per manifestare il proprio pensiero e insistere finché il Presidente di tanti di loro, l’uomo più potente del mondo, ha deciso di stare dalla parte delle persone piuttosto che delle multinazionali farmaceutiche. Un’iniziativa ancor più lodevole perché non attuata a favore di se stessi, ma di persone lontane, africani, asiatici, latino americani, che rischiano di non poter essere vaccinati a causa dei costi imposti dai brevetti. Ma il vero spirito dell’I Care è proprio questo: si agisce non perché se ne trae un vantaggio, ma perché non si tollera la sofferenza, l’ingiustizia, l’umiliazione, il sopruso, il latrocinio, a chiunque sia inflitto.
Ursula VdL, allora, deve ricordarsi che avendo preso l’impegno solenne, per giunta a Firenze, di volere assumere lo spirito di ‘I Care’ a livello personale e della politica dell’Unione Europea, si è assunta una grande responsabilità. La responsabilità di agire di conseguenza, applicando il suo e nostro ‘I Care’ prima di tutto verso i migranti. Verso tutte quelle donne, quegli uomini, quei bambini che dopo essere fuggiti da zone di guerra si trovano respinti, addirittura aggrediti dai cani alla frontiera est della Ue. Verso tutti coloro che cercando di fuggire dai lager libici si mettono in mare per raggiungere la sponda Sud della Ue, ma in caso di avaria vengono lasciati annegare o sono ripescati dalla cosiddetta Guardia costiera libica che li riporta nei lager dai quali hanno cercato di fuggire. Verso tutti i cittadini meno protetti della Ue che in tempo di austerità sono stati privati di un lavoro, di cure mediche, di scuola, sacrificati di nuovo sull’altare del debito.
Un tema, quello del debito pubblico, tutt’altro che superato, perché ora che la Ue ha deciso di indebitarsi per sostenere la transizione ecologica e la ripresa sociale, sarebbe beffardo se domani, dovesse ripristinare l’austerità per ripagare il debito fatto oggi in nome del suo ‘I Care’. Finché siamo in tempo sarebbe meglio proporre di rivedere i Trattati, in particolare quelli che regolano le funzioni e i meccanismi di funzionamento della Banca centrale europea affinché la moneta, al pari dei vaccini, sia gestita come un bene comune al servizio della piena occupazione, della promozione dei servizi pubblici e della tutela della natura.
Grazie dunque alla signora Ursula VdL, per averci ricordato il valore di ‘I Care’, ma per favore l’Europa un faro per i tanti cittadini che la guardano affinché di quello spirito sia dato l’esempio migliore.
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Domenica 9 maggio Festa dell’Europa.
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Bonas noas a Is Mirrionis

spismcasa-ismSi è svolto oggi un incontro tra il Comitato Casa del quartiere Is Mirrionis e l’Azienda regionale Area (ex Iacp) sul ricupero e la riqualificazione dell’edificio ex asilo/centro sociale, che ospitò la Scuola Popolare dei lavoratori negli anni 70. Presenti per il Comitato il presidente Terenzio Calledda e Maurizio Fanzecco; per l’Azienda il commissario straordinario Adamo Pili e Gianvalerio Sanna. L’incontro, improntato alla massima cordialità, è stato positivo e produttivo rispetto alle richieste del Comitato. A breve un ampio resoconto con i contenuti dell’incontro e le ulteriori interlocuzioni con gli altri Enti coinvolti (Comune di Cagliari in primis).

Cose di Is Mirrionis: l’hangar

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- Va a finire che ristrutturano l’hangar e non hanno il regolamento per gestirlo.
- Che facciamo? Interveniamo subito e ci riserviamo il piacere di dire che l’avevamo previsto?

Comitato Casa del Quartiere Is Mirrionis

Nuovo logo del Comitato Casa del Quartiere Is Mirrionis di Cagliari, di cui Aladinpensiero online è media partner.
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Grafico Christian Tassi.

Anni ‘70: un po’ di storia… della nostra storia.

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Preti del Sessantotto: è il titolo del libro di Angelo Ledda (a cura di), Ortacesus (CA), 2020, che intende ricordare l’anno di ordinazione di trentatre presbiteri sardi e, nel contempo, i fermenti sociali, politici, culturali ed ecclesiali che hanno caratterizzato il “Sessantotto”. Il testo (recensito di recente da Tonino Cabizzosu su Sardegnasoprattutto) si articola in due parti: una ricostruzione del quadro storico sociale, culturale, ecclesiale; una memoria biografica ed esperienziale dei “preti sessantottini” isolani, di cui undici, al 2020, scomparsi. Chiude il volume l’interessante descrizione di un’esperienza innovativa della Chiesa cagliaritana, a cura di Pierpaolo Loi.ape-innovativa
Proprio a quest’ultimo autore abbiamo richiesto una sintesi del suo saggio per il particolare interesse che suscita nella ricostruzione delle vicende di quegli anni nell’area cagliaritana, con specifico riferimento alla partecipazione popolare, sulla quale è fortemente impegnata la nostra News. Pierpaolo ce lo ha cortesemente inviato, chiarendo che si tratta di una rielaborazione della prima parte del testo, che è molto più articolato; infatti si ferma ai primissimi anni 70. Lo scritto pubblicato nel libro abbraccia invece un arco temporale che dalla fine degli anni 60 arriva fino al 1984, anno in cui terminò la sua esperienza di vita nella comunità di San Rocco in Via San Mauro a Cagliari. Pertanto, più che una sintesi, è una riscrittura diversa perché inserisce degli aneddoti nuovi (anche divertenti), come nel racconto del viaggio a Taizé.
Eccolo!
Formidabili quegli anni …
di Pierpaolo Loi
[segue]

Oggi lunedì 24 agosto 2020

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—————————Opinioni, Commenti e Riflessioni, Appuntamenti————–——–
no-al-taglio-democraReferendum costituzionale di settembre: un po’ di ripasso e qualche conto
24 Agosto 2020
Tonino Dessì su Democraziaoggi.
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Save the date. Punta de billete. Ricordati
Quest’anno LibrAmare, oltreché Libri al mare
diventa anche Amare il libro e Un mare di libri
,intraprendendo un viaggio letterario che, dopo i tre primi eventi che avranno luogo da l’Agorà di Golfo1 al Poetto,
arriverà al Caffè Novecento, al Polo bibliotecario Falzarego 35 e infine a Sa bresca dorada, a Castiadas, presso l’ormai storica azienda produttrice di liquori, in primis il famoso mirto, e di eventi culturali. [segue]

Il Comitato Casa del Quartiere Is Mirrionis scrive al Sindaco e alla Municipalità. C’è fermento a Is Mirrionis…

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Al Signor Sindaco
All’Assessore ai Lavori Pubblici
All’Assessore alla Cultura e allo Spettacolo
Al Presidente Commissione Pianificazione strategica e dello sviluppo urbanistico
Al Presidente Commissione Cultura Spettacolo e Verde Pubblico
Comune di Cagliari – Loro sedi

Oggetto: Idee e proposte per la riqualificazione di spazi verdi e culturali nel quartiere di Is Mirrionis (al tempo del Corona virus) – Richiesta audizione.

Il “Progetto POR ITI di Is Mirrionis” 2014-2020, rappresenta, con circa 15.000.000 di euro di investimento, una importante occasione di sviluppo a vantaggio del quartiere di Is Mirrionis. In questa fase conoscitiva vi partecipiamo come Comitato “Casa del Quartiere di Is Mirrionis”. L’ultimo incontro in video conferenza si è tenuto il 29 maggio 2020 con tema dedicato alla “riqualificazione dei cortili e degli spazi aperti”.
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Cittàquartiere Documenti – Progetto del Comitato Casa del quartiere Is Mirrionis: CENTRO DIURNO PER GLI ANZIANI all’interno del progetto ITI

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Sull’edificazione di UN CENTRO DIURNO PER GLI ANZIANI nel quartiere di IS MIRRIONIS all’interno del progetto ITI

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Addio a don Antonio Porcu

lutto871a4083-5ced-40be-a9c0-1f3b8a99cd19E’ morto mons. Antonio Porcu.
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[Dal direttore] Sono molto dispiaciuto: era un sacerdote combattente, che diceva chiaro ciò che pensava sempre con rispetto delle idee altrui e con la capacità di apprezzare le diversità. Anche a tarda età dimostrava la sua vivacità culturale e una grande capacità di leggere i segni dei tempi. Negli anni della Scuola popolare di Is Mirrionis, lui parroco di Sant’Eusebio, ci siamo confrontati e anche scontrati, ma sempre con una profonda stima reciproca, che abbiamo mantenuto negli anni. Bello, piacevole e utile un recente incontro per i 60 anni della parrocchia di Sant’Eusebio: il suo l’intervento migliore e carico di speranza, rivolto ai giovani e a tutti. Grazie don Porcu e grazie a Dio di avercelo dato. Condoglianze e vicinanza ai parenti e alla comunità ecclesiale personali, del Comitato Casa del quartiere Is Mirrionis e di Aladinpensiero.

Il Comitato “Casa del quartiere Is Mirrionis” propone un nuovo logo: aperta una consultazione via fb.

Il Comitato “Casa del quartiere Is Mirrionis” propone un nuovo logo, da adottare, con eventuali modifiche, in seguito a una “consultazione popolare” via fb. Che ne pensate?
Sulla pagina fb del Comitato: https://www.facebook.com/scuola.popolare70/photos/a.459106337928193/807807653058058/?type=3&theater
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Addio don Vasco

IL MIO RICORDO DI DON VASCO PARADISI. DIO LO ABBIA IN SA SANTA GLORIA.
di Giacomo Meloni
Addio, don Vasco.
santelia-vasco-pPer molti anni ho seguito padre Vasco – frate carmelitano – dal suo impegno pastorale nella Chiesa del Carmine a Cagliari alla sua avventura
cristiana nel Quartiere di S. Elia.
Eravamo un bel gruppo di giovani universitari, gia’ impegnati nella Scuola Popolare di Is Mirrionis e promotori dei Comitati di Quartiere di Is Mirrionis, Stampace e Marina. [segue]

L’Università di Cagliari presenta un progetto in sintonia con le esigenze della partecipazione dei cittadini alla gestione dei beni comuni urbani

is-mirr-e-colle-san-michele-25-nov19immaginedicaar1bBONAS NOAS. Rispondendo alle esigenze e accogliendo le richieste dell’associazionismo di base il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari (DICAAR) diretto dal prof. Giorgio Massacci, ha presentato alla Fondazione di Sardegna un progetto denominato: “NeighborHub: riconoscimento, riuso e gestione condivisa dei beni comuni urbani. Un modello per la creazione di distretti socio-culturali diffusi a partire dai quartieri di edilizia popolare”. Il progetto – che prevede la realizzazione di un modello di gestione dei beni comuni urbani a partire dai quartieri di edilizia popolare e di partecipazione dei cittadini all’amministrazione del territorio – trova perfetta corrispondenza nelle linee di ricerca-azione del DICAAR, specificamente seguite dal prof. Ivan Blečić e dalla dott.ssa Valeria Saiu (referente del progetto). Il progetto inoltre è sostenuto da numerose associazioni socio-culturali; in particolare fanno parte del partenariato [segue]

Supporto all’ITI Is Mirrionis ”Azioni innovative sperimentali: Enterprise Competition”

iti-is-m-enterprise-competitionOggi presso il TSE Sant’Eusebio, alle ore 19, “incontro aperto” promosso dal Comitato Casa di quartiere di Is Mirrionis per la promozione dell’azione dell’ITI Is Mirrionis ”Azioni innovative sperimentali: Enterprise Competition” . In particolare si discuterà dell’ipotesi di pertinenti “idee di impresa” che il Comitato intende supportare a vantaggio dei giovani del quartiere e della città [segnalazione del presidente del Comitato CdQ Ism, Terenzio Calledda].