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CAGLIARI 2016. Dibattito su/per la città dentro la campagna per le elezioni comunali

ape-innovativaRiportiamo integrale da L’Unione Sarda di oggi (utilizzando al riguardo la “rassegna stampa” del Comune di Cagliari) l’ottimo articolo di Pietro Picciau che da conto esaurientemente dell’interlocuzione in corso tra tre importanti componenti politiche del mondo cittadino in vista di un possibile – e noi diciamo auspicabile – accordo per la presentazione di una forte coalizione civica alle elezioni amministrative della prossima primavera. All’appello non ha fino ad ora risposto la componente sardista che fa capo al Psdaz, adesione che davvero completerebbe il quadro per la costruzione di una coalizione di sicuro successo. Nonostante questa prospettiva, che è sì un auspicio, ma fondata su una corretta analisi della situazione, non è detto che questa coalizione si concretizzi. Noi ci impegniamo perché si superino tutti gli ostacoli e che si trovi un candidato Sindaco che esprima la ricchezza di questa costituenda coalizione. In una campagna elettorale già in corso prendiamo atto che i contenuti allo stato pervengono quasi esclusivamente dalle attuali componenti di questa coalizione in fieri, mentre gli altri tacciono (è il caso del centro sinistra) o si muovono in prevalenza su questioni di schieramento. Ci piace riportare di seguito un passaggio del documento base dell’incontro, che ben esprime lo spirito della coalizione:
“Dal punto di vista politico, si tratta di una proposta di largo respiro. Il dialogo tra componenti che, pur nella loro diversità, riconoscono tra i propri principi una forte ispirazione alla partecipazione dei cittadini e l’affermazione del diritto all’autogoverno non può esaurirsi nella partecipazione alla competizione elettorale di Cagliari, ma deve intendersi come il contributo all’apertura di una più ampia fase “costituente” che abbia l’ambizione di preparare, attraverso un percorso di riflessione e di proposizione, un più vasto rinnovamento della politica in Sardegna, anche in prospettiva delle future consultazioni in ambito regionale. Ciò dando atto di come il modello organizzativo dei partiti, oggi in evidente crisi, anche in Sardegna, non solo appare inadeguato a rispondere ai bisogni espressi dai primi titolari del potere democratico, i cittadini, ma presenti anche pericolosi fenomeni di involuzione”.
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AladinDibattito-CASardegna Possibile in campo Spano: finora nessun accordo

Fonte: L’Unione Sarda, 26 gennaio 2016. Articolo ripreso da ComuneCagliariNews.it
VOTO 2016. Incontro del movimento di Michela Murgia con Matta e Lobina

Il primo incontro ha illuminato lo scenario: un’area civica dove far confluire attese e sensibilità diverse che spaziano dalla solidarietà all’autodeterminazione. Quando l’altra sera Alessandro Spano (Sardegna Possibile, il movimento fondato dalla scrittrice Michela Murgia), Paolo Matta (La Quinta A) e Enrico Lobina (Cagliari Città Capitale) si sono ritrovati attorno a un tavolo, sapevano già di dover discutere su una serie di temi proposti da Gianni Loy – ex docente di Diritto del lavoro e passato di consigliere comunale – con uno scopo: trovare, se possibile, un’intesa e creare un soggetto nuovo, sintesi delle tre forze. L’esito del confronto è – non poteva non esserlo – interlocutorio. Ma sembra gravido di sviluppi. Matta, Spano e Lobina: «Non è stato siglato nessun accordo elettorale».
CONFRONTO Loy, per agevolare il dibattito, aveva fatto un’articolata premessa tecnica: «Il sistema elettorale e la dinamica stessa della consultazione penalizzano i movimenti che si muovono al di fuori del sistema dei grandi partiti o delle loro aggregazioni. In particolare, certamente esclude dalla rappresentanza le liste che non raggiungano un buon risultato elettorale ed impedisce l’utilizzazione dei resti». Pertanto «in presenza di un accordo sui principi ispiratori di fondo, e sul rispetto reciproco, è possibile, ed auspicabile, che queste istanze, pur mantenendo l’assoluta autonomia, sperimentino la possibilità di presentare un raggruppamento unitario che le contenga». Da qui l’esigenza di far incontrare Matta, Spano e Lobina. All’incontro era stato invitato anche il Psd’Az ma dal partito non è giunta risposta.
I TEMI Quattro gli argomenti-guida esaminati da Matta, Spano e Lobina: la dignità, la partecipazione, l’appartenenza e la solidarietà.
Dopo il vertice Paolo Matta, candidato sindaco di La Quinta A , ha mostrato ottimismo: «Una collaborazione sarebbe auspicabile, sono fiducioso che questa possa svilupparsi».
Enrico Lobina, candidato sindaco di Cagliari Città Capitale : «Diritto all’autodeterminazione e sostenibilità sono i nostri principi. In generale, la città non riconosce alle classi dirigenti del centrodestra e del centrosinistra cagliaritane la capacità di affrontare i problemi che la situazione attuale presenta, cioè quelli del lavoro e della solidarietà». L’analisi: «Floris e Zedda hanno fallito in modi diversi, soprattutto per avere ragionato più su schemi preconfezionati e basati sulla loro rispettiva appartenenza partitica, che non confrontandosi con la realtà». Gli slogan: «In un caso e nell’altro, quando si è trattato di dare un sostegno alle fasce più deboli della città abbiamo sentito molti slogan ma visto pochi fatti, così come per il tema del lavoro». La sintesi di Lobina: «Auspichiamo che Cagliari Città Capitale, Sardegna Possibile e La Quinta A trovino una convergenza: tutte nascono in maniera originale, senza alcun debito nei confronti degli schieramenti maggiori, e tutte pongono al centro della loro azione i temi della solidarietà, dell’autodeterminazione, di un nuovo sviluppo sostenibile e di un approccio alla questione morale che in tanti, dopo avere sbandierato, di fatto non praticano. L’unione di queste forze sarebbe il primo passo per continuare ad aggregare intorno ad un progetto originale tutti quei cagliaritani che, già da oggi, affermano di non voler andare a votare alle prossime elezioni di giugno, per costruire uno schieramento che si propone come la vera alternativa e la vera novità delle prossime elezioni».
IL DOCENTE Alessandro Spano, 46 anni, docente universitario. Per Sardegna Possibile, se il movimento di Michela Murgia avesse vinto le elezioni regionali (si è fermata al 10 per cento), avrebbe dovuto fare l’assessore. «Dopo quell’esperienza», spiega Spano, «abbiamo passato un periodo di analisi attenta. Il risultato è stato interpretato da molti come negativo, io invece lo ritengo straordinario». Il prossimo obiettivo: «Presentarci alle regionali, ma c’è tempo». Sull’esito dell’incontro con Matta e Lobina: «Al momento non abbiamo preso una decisione. Ci stiamo guardando intorno per capire cosa fare. Dialoghiamo con tante persone che riteniamo possano avere progetti e valori comuni». Il tempo a disposizione non è tanto: «Ne siamo consapevoli. Il fatto è che a me non piace fare squadra perché sono costretto a farla. Se la squadra nasce con questi presupposti la squadra all’indomani del voto si scioglie». La caratteristica di Sardegna Possibile: «Siamo persone che non vedono la politica come un’alternativa lavorativa ma crediamo davvero in quel che proponiamo».
IL PERCORSO L’idea del movimento: «Fare un percorso con persone che non stanno con noi perché obbligate ma perché condividono un itinerario. Mi rendo conto che questo può sembrare demagogico ma si tratta della verità. Non ci sentiamo costretti a fare una coalizione perché altrimenti è peggio». Sardegna Possibile è la novità delle amministrative 2016: «Su di noi ci sono molte aspettative e una grande attesa. Quel che faremo è riprendere a intervenire nel dibattito politico. Fare questo ci piace e ci diverte. Con una differenza, rispetto a molti altri che fanno politica: indichiamo le soluzioni, non ci accontentiamo della sola critica». Murgia sempre presente: «Con Michela ci sentiamo continuamente. Stiamo ripercorrendo la strada tracciata in passato da lei». Il movimento si è rimesso in moto: «Credo, crediamo nel coinvolgimento delle persone nella politica. E noto già un grosso entusiasmo. Avvertiamo un bisogno generale di dibattito in cui anche Sardegna Possibile, d’ora in avanti, dirà la sua».
Pietro Picciau, L’Unione Sarda.
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