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Documento CoStat per le prossime elezioni regionali sarde. Amici e compagni indipendentisti, autonomisti, alternativi: solo uniti si vince!

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Elezioni, per un atto di coraggio e generosità dal mondo identitario e indipendentista
Il Comitato di iniziativa costituzionale e statutaria non è un partito per cui non fa direttamente campagna elettorale, ma come detto più volte e ampiamente dimostrato con le nostre diverse iniziative nel corso degli anni, siamo fortemente impegnati a impedire che la Sardegna sprofondi nel sempre più probabile abbraccio mortale con il centrodestra a trazione Salvini.
E’ a partire da qui, dalla semplice considerazione sui numeri in gioco e sulla sempre più alta astensione, oramai prossima al 50% nelle nostre consultazioni regionali, che anche in questi ultimi mesi abbiamo fatto alcune iniziative politiche pubbliche con l’imperativo categorico di “battere le destre”.
Con questo obiettivo abbiamo sviluppato la nostra iniziativa su diversi fronti dell’area opposta al centrodestra. Costatato che il M5S da solo alle elezioni regionali non vince, abbiamo proposto ai pentastellati, pur mantenendo la loro ben nota preclusione ad alleanze con partiti, di aprire ad un’area democratica della società civile sarda, ma abbiamo ricevuto un garbato no. Abbiamo poi ventilato l’ipotesi di un contratto di governo M5S/Centrosinistra, sul presupposto che la legge elettorale sarda, per il suo carattere ipermaggiortario, non consente contratti postelettorali. Per vincere il contratto di governo deve essere stipulato prima del voto e deve mettere capo ad un unico schieramento.
C’è da dire che sul punto non abbiamo avuto ascolto, neppure da parte del PD o di quello schieramento oggi denominatosi “Progressisti Sardi”, con Massimo Zedda candidato presidente.
Per evitare la probabile dispersione dei voti, con qualche riscontro parzialmente positivo abbiamo proposto pubblicamente di mettere insieme le tre componenti riconosciute del mondo identitario, indipendentista e movimentista (pensiamo agli innumerevoli comitati e reti di comitati che si battono nei territori della Sardegna per l’ambiente, la salute, il lavoro, contro le fabbriche di armi, le servitù militari ed energetiche, ecc.), cioè Partito dei Sardi, AutodetermiNatzione e Sardi Liberi.
Alcuni componenti del Comitato in questi ultimi mesi hanno anche lavorato con passione e dedizione per unire tali componenti, a partire da un allargamento sostanziale del progetto rappresentato da AutodetermiNatzione, ma anche questo ad oggi sembra alquanto difficile ed irto di ostacoli, spesso incomprensibili ai più. [segue]