Tag Archives: Franco Meloni Costituente terra articolo su Nuovo Cammino periodico della diocesi di ales-terralba Mario Girau

Se vuoi la Pace preparala. La guerra deve essere ripudiata su tutta la Terra. Il programma “realista” anche se oggi “utopico” del movimento per la “Costituente della Terra”.

La drammatica situazione che in Italia e in tutto il pianeta stiamo vivendo a causa del coronavirus “conferma la necessità – già evidente in materia di aggressioni all’ambiente, ma resa ancor più visibile e urgente dal terribile bilancio quotidiano dei morti e dei contagiati – di una Costituzione della Terra che preveda garanzie e istituzioni all’altezza delle sfide globali e a tutela della vita di tutti”. Di seguito riportiamo un contributo del direttore scritto per il periodico della Diocesi di Ales-Terralba “Nuovo-Cammino” prima dell’esplosione dell’epidemia. Con questo contributo vogliamo confermare la nostra convinta partecipazione all’iniziativa “Costituente della Terra” promossa da Raniero La Valle, Luigi Ferrajoli e tanti altri, anche in sintonia con l’associazione socio-culturale Aladinpensiero.
costituente-terradef-logo2
di Franco Meloni*

Nel lontano 1964 frequentavo la terza media quando il professore di lettere ci fece studiare l’elegia per la Pace del poeta latino Tibullo (1). Ci disse che il regime fascista – notoriamente guerrafondaio, come tutti i regimi autoritari – aveva vietato lo studio di Tibullo e di altri autori latini per le loro opere in cui veniva lodata la Pace e stigmatizzato l’uso delle armi. Non so se il professore all’epoca si accorse che ben prima dei poeti latini il profeta Isaia nella Bibbia predicava: “trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra” (2).
Di cosa aveva paura il regime? Sicuramente che le argomentazioni di questi Autori risultassero più convincenti della propaganda fascista sulla bontà della guerra e pertanto ne indebolissero la perniciosa credibilità. Ma oggi, che molti di quei regimi sono rovinosamente caduti anche se altri ne sono sorti, la guerra è tuttora drammaticamente presente negli scenari internazionali: “una terza guerra mondiale a pezzetti”, come l’ha definita Papa Francesco.
E allora: che fare?
La tesi virtuosa che salta fuori dai riferimenti biblici e letterari – e che è stata ripresa da altri pensatori più vicini a noi (3) – è che la guerra può essere bandita dalla faccia della Terra e conseguentemente sostituita dalle “intese” e dalla diplomazia, come strumenti per dirimere le controversie internazionali, come peraltro è scritto nella nostra Costituzione (art. 11). Occorre battersi più e meglio di quanto già si faccia. Ai diversi movimenti per la Pace si unisce oggi quello della “Scuola per la Costituente della Terra”, promossa da un folto gruppo di intellettuali, primi tra essi Raniero La Valle e Luigi Ferrajoli, che ha preso il via lo scorso 21 febbraio. Nei documenti programmatici si sostiene che “la guerra non era in natura: per farla, bisognava prima impararla. Senonché noi l’abbiamo imparata così bene che per prima cosa dovremmo disimpararla, e a questo la scuola dovrebbe addestrarci, a disimparare l’arte della guerra, per imparare invece l’arte di custodire il mondo e fare la pace”. Non c’è che dire: un progetto ambizioso, ma non impossibile! Ed è solo uno dei punti qualificanti della proposta complessiva della Scuola che, volendo portare tutto a sintesi, si basa su un concetto semplice quanto di valenza utopica, almeno allo stato: l’umanità costituisce un popolo che può darsi una Costituzione che ne garantisca i diritti fondamentali. Tutto ciò senza ignorare gli istituti esistenti: “la nostra ipotesi di Costituzione della Terra intende prendere sul serio le tante Carte dei diritti esistenti, che sono diritto vigente ancorché ineffettivo, introducendo una prima innovazione rispetto alle Costituzioni statali, alla Carta dell’Onu e alle tante Carte internazionali dei diritti umani. Diversamente da queste Carte essa dovrà prevedere e includere nel testo costituzionale non soltanto le tradizionali funzioni legislative, esecutive e giudiziarie, ma anche le funzioni e le istituzioni di garanzia primaria dei diritti e dei beni fondamentali”.

La proposta di “Costituente della Terra” ha trovato accoglienza anche in Sardegna. Infatti a Cagliari si è costituito un “gruppo territoriale sardo” che sosterrà le iniziative della Scuola e s’impegnerà anche sulle connesse tematiche peculiari della nostra regione.
Il gruppo sardo ha già avviato intese di collaborazione con la “Scuola di formazione Don Tonino Bello” di Villacidro e con la “Scuola di Cultura politica Francesco Cocco” di Cagliari. Tutte le informazioni sul sito web http://www.costituenteterra.it
———————