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gli occhiali di Piero su…

Location MauritiusGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413MAURITIUS
Penso alle Isole Mauritius, anzi alla Repubblica di Mauritius.
Faccio dei confronti con la Sardegna.
Mauritius è più piccola: 1.860 Kmq contro 24mila Kmq della Sardegna.
E’ meno popolata: 1.300.000 abitanti contro 1.600.000.
Per l’indipendenza, a quanto pare, non occorre avere grandi estensioni di territorio né essere milioni e milioni di abitanti.
Mauritius indipendente dal 12 marzo 1968, Sardegna “autonoma” (sì…) dal 1948.
Il 24 aprile 1968 Mauritius entra a far parte delle Nazioni Unite, la Sardegna non ha un collegio unico per mandare rappresentanti al Parlamento Europeo.
Nelle Mauritius ci sono due lingue ufficiali (francese e inglese) e una lingua creola parlata che comincia ad essere scritta dagli anni ’60, qui la lingua ufficiale è l’italiano e il sardo è tollerato, ma non insegnato.
Io ci penso e voi, amici miei, ci pensate?

AURELIO TARRONI
Aurelio Tarroni, partigiano, fu catturato insieme ad altri in un rastrellamento dei nazi-fascisti nelle campagne di Alfonsine, dove era nato nel 1907, il 23 aprile 1944, ferito a una spalla, mentre altri compagni erano stati massacrati.
Tarroni fu torturato per avere informazioni: calato in un pozzo, appeso per i piedi, la testa immersa nell’acqua; poi appeso per i polsi a un’inferriata con un fuoco acceso sotto i piedi nudi. Non parlò.
Venne fucilato a Ravenna insieme con gli altri il giorno dopo, 24 aprile.
Domani è il 25 aprile, festa partigiana.

GIAVE vedutapaese_campanile PAESI CHE SCOMPAIONO
GIAVE. Un secolo fa Giave aveva 2.041 abitanti, oggi sono meno di 600.
E’ nella lista dei paesi destinati a scomparire, se non si fa qualcosa.
Eppure Giave, nel Meilogu, è giunta fino a noi dal Neolitico, ha attraversato l’epoca dei nuraghi, l’epoca punica e romana, l’epoca giudicale che la vide florida, l’epoca spagnola e piemontese che la ridussero in miseria.
Si riprese lentamente nei primi cinquant’anni dello Stato unitario, poi declinò e il declino fu vertiginoso negli anni dell’Autonomia e della Rinascita.
Eppure Giave ha terre fertili, panorami e luoghi di straordinario interesse: Pedra Mendalza, nella Valle dei Nuraghi, domus de janas, il Nuraghe Oes; ha quattro chiese, quella dei Santi Cosma e Damiano è meta di pellegrinaggi e richiamo anche per coloro che sono andati via quando si celebra la festa del 27 settembre.
Agricoltura e pastorizia, artigianato e turismo, piccola industria di trasformazione, i giavesi sono capaci di queste cose, perchè non vengono incoraggiati?
Possibile che Giave non debba avere un domani?