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tra conoscenza inquietudine e meraviglia aladinews Roberto Paracchini

Scienza e fantascienza 
tra conoscenza inquietudine e meraviglia

Einstain 5684La cosa importante è non fermarsi mai di porre domande. La curiosità ha in sé la propria ragione di esistere. Non si può che non essere travolti dalla meraviglia contemplando i misteri del tempo, della vita, della meravigliosa struttura della realtà. È sufficiente se uno cerca semplicemente di comprendere un poco di questo mistero ogni giorno. Non perdete mai la curiosità. Non smettete mai di meravigliarvi
(Albert Einstein)

Programma autunnale
La rassegna Scienza e fantascienza tra conoscenza inquietudine e meraviglia, promossa dalla Biblioteca Provinciale nell’ambito dei programmi di promozione della lettura continuerà, come da programma, in autunno. La biblioteca provinciale è situata in cima al parco di a Monte Claro, ingresso da via Mattei, sia a piedi che in auto. - segue –

Scienza e fantascienza
 tra conoscenza inquietudine e meraviglia. Vivere negli altri, gioire e soffrire nel cinema

RobertoParacchini(Comunicato stampa) La rassegna Scienza e fantascienza tra conoscenza inquietudine e meraviglia, promossa dalla Biblioteca Provinciale nell’ambito dei programmi di promozione della lettura prosegue, come da programma, giovedì 22 settembre alle ore 17,45 nella sede convegni Emilio Lussu della della biblioteca provinciale (situata in cima al parco di a Monte Claro, ingresso da via Mattei, sia a piedi che in auto) con l’incontro dibattito dal titolo Vivere negli altri, gioire e soffrire nel cinema.
Perchè quando vediamo un film ci sembra di entrare dentro le storie proiettate sullo schermo sino a commuoverci o gioire o indignarci? Sono sentimenti che, pur consapevoli che il film è una finzione (salvo i documentari), è difficile o quasi impossibile non provare se si tratta di una pellicola ben costruita. Come mai avviene questo e che cosa capita dentro la nostra mente mentre guardiamo il film? Lo stesso avviene, in genere, se vediamo una persona soffrire o gioiere, quasi che la nostra vita e la nostra interiorità fosse contrassegnata non solo da quello che facciamo noi, ma anche e soprattutto da Vertigo moviequello che fanno gli altri, quasi fosse un vivere negli altri. Ma è realmente così? Oggi anche una corrente di pensiero che prende spunto da una scuola di neuroscienze (quella di Parma che ha individuate i cosiddetti “neuroni specchio”) sostiene che la soggetività di ognuno di noi nasce dall’intersoggettività. Per discutere di questi problemi giovedì 22 vi sarà il dibattito accennato con riferimento iniziale al film La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock (proiettato nella biblioteca martedì 20 settembre); e in cui si parlerà in specifico del libro Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze di Vittorio Gallese (neuroscienziato della scuola di Parma) e Michele Guerra. partecipano all’incontro il neuroscienziato Gian Luigi Gessa, il critico cinematografico Gianni Olla e il filosofo della scienza Silvano Tagliagambe. L’incontro sarà coordinato dal giornalista Roberto Paracchini.
- segue il Programma integrale -