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con gli occhiali di Piero…

OCCHIALI DI PIEROANNIVERSARI. 6 settembre 1995 muore Sergio Atzeni. L’ho ricordato un anno fa su Aladinpensiero.
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COME HA DETTO ?
Matteo Orfini (ora non dite Orfini chi?) ha detto:
Il PD non sarà mai un Movimento del Premier.
Non è vero che ha detto:
Non sarà mai un Movimento, è del Premier.
State sempre a fraintendere…

san francesco caALVARO DE MADRIGAL
Il 6 settembre 1569 muore a Cagliari il vicerè Alvaro de Madrigal (di lui ho parlato su Aladinpensiero il 19 dicembre 2013). Giunse in Sardegna carico di titoli nobiliari e senza un soldo. Fu vicerè dal 1556 al 1569. Buoni matrimoni con la nobiltà locale sistemarono lui e le sue figlie.
Fu sepolto nella chiesa di S.Francesco di Stampace (foto).
Il 6 settembre del 1875 fu riesumato e il suo corpo fu trovato intatto, in stato coriaceo, e consegnato all”Università per essere studiato.
Sicuramente era una pellaccia.

Gli OCCHIALI di PIERO

like picasso fmeloni ago 12ZUGSWANG: gli scacchi e la politica
Chi gioca a scacchi sa che può verificarsi una situazione di gioco nella quale qualunque mossa del giocatore è sbagliata: si chiama zugswang.
Ora ci dicono che la crisi di governo sarebbe rischiosa. Davvero?
Anche un governo sorretto da uno che deve stare in galera è rischioso.
L’Italia è in zugswang. I geni della politica, i saggi a buon mercato, hanno prodotto questa situazione. E’ ora che se ne vadano: il gioco è finito.GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501414

SERGIO ATZENI
Il 6 settembre 1995 muore Sergio Atzeni.
sergioatzeniPure abile nel nuoto, nel mare di Carloforte un onda lo sbatte sugli scogli e perde la vita. Era nato a Capoterra il 14 ottobre 1952, vissuto a Cagliari e nel vicino paese di Quartucciu, fino ad andarsene a Torino.
Ricordato in numerosi convegni, le sue opere utilizzate in teatro e al cinema: L’apologo del giudice bandito, Il figlio di Bakunin.
Gran parte delle sue opere pubblicate postume: Il quinto passo è l’addio, Passavamo sulla terra leggeri, Bellas mariposas, e tante altre.
Ho conosciuto il giovane Sergio Atzeni, simpatico, sorridente, lo incontravo in riunioni politiche dove veniva a rappresentare i giovani comunisti, nessuno immaginava chi sarebbe diventato: uno dei protagonisti della nuova letteratura sarda, anche se potevi intuire nel suo garbo inconsueto qualcosa che ne annunciava il destino.
In un convegno qualche anno fa è stato ricordato il suo desiderio di fare il giornalista per la Rai (collaborava già alla carta stampata) e di come fu scartato per far posto a qualche raccomandato: il giornalista che riferiva il fatto concluse dicendo che, se non avevamo avuto un grande giornalista, comunque avevamo avuto in cambio un grande scrittore.
Può darsi, ma può darsi anche che potevamo avere tutt’e due e che, per i trucchi di qualcuno, non li abbiamo avuti; e lo sa il Cielo quanto bisogno c’era, e c’è, di grandi giornalisti.

SCACCHI: MATCH MONDIALE ALECHIN-BOGOLJUBOV
Nell’agosto del 1928 Efim Bogoljubov (vedi Aladin Pensiero 14 aprile) vince un grande torneo davanti a Capablanca, ex campione del mondo, e sfida Alechin per il titolo.
Il match inizia il 6 settembre 1928 a Wiesbaden in Germania e prosegue in diverse città tedesche e olandesi.