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Spazi civici a Cagliari: il problema ( che non si vuole affrontare) è la gestione

palazzo-sorcesco-8-03-19La vicenda del “palazzo sorcesco”. Ristrutturazione (sa fabbrica de Sant’Anna) e il problema (mai affrontato adeguatamente) della gestione*. Oggi su L’Unione Sarda. Aladinews ne parla da tempo.
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* lampadadialadmicromicroPer la gestione di questo come di altri spazi/edifici occorre un apposito regolamento che il Comune di Cagliari non ha ancora adottato (nonostante le promesse anche a fronte delle nostre sollecitazioni**), dovendo ricorrere pertanto quando necessario a regolamentazioni ad hoc, che si prestano a critiche in fatto di dubbia imparzialità nelle scelte dei contraenti. Siamo fiduciosi che la prossima Amministrazione affronterà questa problematica non appena insediata. Al riguardo chiediamo che i candidati Sindaci inseriscano questo impegno nei programmi con i quali si presentano e chiedono il voto agli elettori (Francesca Ghirra e Matteo Lecis Cocco-Ortu conoscono bene l’argomento, che era stato oggetto di un incontro con l’Osservatorio dei beni comuni della Sardegna). Ne terremo conto. Noi assicuriamo fin d’ora la nostra collaborazione.
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UN ESERCIZIO GIAPPONESE. Città di Cagliari. REGOLAMENTO SULLA COLLABORAZIONE TRA CITTADINI E AMMINISTRAZIONE PER LA CURA, LA GESTIONE CONDIVISA E LA RIGENERAZIONE DEI BENI COMUNI URBANI[Aladinews 4 marzo 2017]
BC Viale Merellolampada aladin micromicroAbbiamo preso il Regolamento di Torino e l’abbiamo letteralmente ricopiato sostituendo a Città di Torino Città di Cagliari. E’ solo un esercizio alla “giapponese”, come si diceva un tempo perché erano i giapponesi i maestri del ricopiare/imitare. Oggi, invece, sono considerati tali soprattutto i cinesi. A prescindere, in questo caso vogliamo solo sostenere che a redigere un regolamento sui beni comuni urbani, di cui la Città di Cagliari è priva, basta poco: basta appunto copiare intelligentemente dalle migliori regolamentazioni (a cui corrispondano buone pratiche) conosciute. Noi vorremmo però arrivare all’approvazione formale di un regolamento (da parte del Consiglio comunale) attraverso un percorso di condivisione con i cittadini attivi e le loro organizzazioni associative. Spetta al Comune e, in particolare ai consiglieri comunali (tutti: di maggioranza e di minoranza) e, ovviamente, al Sindaco e alla Giunta, di avviare questo percorso partecipativo per arrivare rapidamente alla meta. Al riguardo il Laboratorio sulla Sussidiarietà (www.labsus.org) guidato dal prof. Gregorio Arena fornisce ogni necessario e qualificato supporto. Spetta poi all’Amministrazione comunale di dotarsi di un’adeguata organizzazione di carattere gestionale perché tutto venga concretamente attuato nel migliore dei modi. (Franco Meloni direttore di Aladinews e componente dell’Osservatorio Beni Comuni della Sardegna).