Lettera di uno stampacino al Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu: Sant’Efisio domani 3 maggio passi davanti all’ospedale SS Trinità

s-efisio-2019Caro Paolo,
(…) io sono stampaxinu di molte generazioni. La famiglia dei nonni paterni abitava in via S.Efisio e due sorelle di babbo Giulio sono morte sotto le bombe del 1943 in via San Giorgio. La mia famiglia ed io stesso abbiamo abitato in via Cammino Nuovo nr.1 (sa murialla) fino al 1961 [segue] per poi essere costretti ad andare a vivere a Is Mirrionis con la scusa che la casa era pericolante a causa della guerra. Quella casa è ancora in piedi ed è abitata.
Ti scrivo per dirti che ieri ho pianto vedendo S.Efisio “presoneri e tristu” che dava le spalle alla città – la statua è sempre stata posizionata di fronte alla porta pronta per uscire – nella sua chiesetta sbarrata e vuota.
Ribellati come capo della MUNICIPALITA’ depositaria del Voto e pretendi che almeno la statua sosti in auto brevemente davanti all’ospedale Covid di Is Mirrionis, come hai proposto, per poi ripartire in solitudine verso Nora. Del resto fu fatta eccezione quando S.Efisio entrò a Capoterra dopo l’ultima alluvione. E al rientro pretendi che l’auto con S.Efisio passi davanti al Municipio dove ci devi essere tu con una rappresentanza di consiglieri ad accoglierlo nel suo rientro prima che riposi nella sua chiesetta di Stampace.
Al Consiglio Regionale il 28 aprile per Sa Die de sa Sardigna erano in 30 persone – distanziati tra loro e questo è possibile anche in via Roma davanti al Municipio. Fatti valere.
Te lo chiedono Is stampaxinusu doc.
Saluti Giacomo Meloni

2 Responses to Lettera di uno stampacino al Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu: Sant’Efisio domani 3 maggio passi davanti all’ospedale SS Trinità

  1. admin scrive:

    Giacomo Meloni ci trasmette il contenuto della nota di risposta del Sindaco. Eccolo di seguito.
    Caro Giacomo, le questioni che tu poni sono state sollevate dal sottoscritto in occasione delle riunioni tenute con la Prefettura. Purtroppo non è possibile. È già tanto quello che abbiamo ottenuto. Ricordo che le manifestazioni civili e religiose sono sospese. Quindi in linea teorica non doveva essere fatto nulla di ciò che abbiamo fatto. Non è una processione, è un trasferimento tecnico per consentire lo scioglimento del voto. Abbiamo preso un accordo tutto insieme con il Prefetto e non ho intenzione di rimangiarmelo, perché sarebbe un atto di irresponsabilità. Ho accettato che si facesse il minimo, rinunciando a tutto perché il popolo almeno lo vedesse. Ho deciso di rinunciare io a non presenziare alla messa, per far capire a tutti che ognuno di noi deve fare il suo. Deve dare l’esempio. Se lo aspetto giù con i consiglieri è come se dicessi a tutti di scendere in strada. Dobbiamo dare un segnale preciso. Si deve restare a casa. Avremo tempo per onorarlo. Un abbraccio, Paolo

  2. admin scrive:

    Il commento di Giacomo Meloni alla risposta del Sindaco.
    La risposta del Sindaco mi delude.
    Chi ha deciso non conosce la storia di S.Efisio e di Stampace.
    Cosa ne poteva sapere il nuovo Arcivescovo? Eppure ha deciso per noi.
    E il Presidente dell’Arciconfraternita ? Poverino .
    Mi meraviglia la posizione del Prefetto Bruno Corda.
    Ma il Sindaco non aveva dichiarato giorni fa’ che era in ritardo e che aveva preso solo atto di una decisione già assunta. Che delusione !

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