SARDEGNA
ll pensiero di Adriano Olivetti per il superamento della crisi della Sardegna
[Comunicato] Nei giorni venerdì 27 e sabato 28 ottobre prossimo si terrà a Cagliari un Convegno sulla figura di Adriano Olivetti, intitolato “Adriano Olivetti e la Sardegna – Attualità di una prospettiva umanistica”. Il Convegno ne riproporrà a tutto tondo il pensiero, soffermandosi specificamente su “teorie e pratiche di comunità”, che caratterizzarono e informarono la sua vita di intellettuale, imprenditore e politico, purtroppo interrottasi con la sua morte improvvisa e prematura, impedendone una diffusione nel paese. Olivetti trovò felice corrispondenza del suo pensiero anche in Sardegna, dove strinse fecondi rapporti di collaborazione culturale e politica con il Partito Sardo d’Azione e con diversi esponenti della cultura operanti in Sardegna, come Antonio Cossu. In particolare l’esperienza di Olivetti in Sardegna sarà approfondita nella ricerca degli elementi utili per proporre oggi una possibile alternativa all’attuale modello sociale, politico, culturale, nonché istituzionale, o, perlomeno, contribuire a migliorare la situazione di crisi che attraversa la nostra Regione. Oltre l’Autonomia verso un Federalismo solidale?
- Il Convegno è organizzato dalla Fondazione Sardinia, dall’Università di Cagliari, dalla Pontificia Facoltà Teologica, con il patrocinio della Fondazione Adriano Olivetti. Aladinpensiero News e il manifesto sardo assicurano la funzione di media partner della manifestazione, con l’impegno di pubblicizzarne l’organizzazione e i contenuti.
Di seguito il programma, suscettibile di variazioni, che eventualmente saranno tempestivamente comunicate.
La mafia in Sardegna… all’improvviso?
COMUNICATO – Il “mondo di mezzo” in Sardegna.
L’operazione “Monte Nuovo” portata a termine dai carabinieri del Ros ieri, 27 settembre 2023, in Sardegna ha prodotto 31 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, associazione segreta, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, corruzione aggravata dal metodo mafioso, peculato e procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso.
Secondo il tenente colonnello Giorgio Mazzoli, comandate del Ros di Cagliari, “questa operazione dimostra un cambiamento del paradigma in cui si pensava che la Sardegna avesse solo associazioni e bande modulari legate alle attività storiche come ali assalti ai portavalori e sequestri”
Alessandra Todde: un endorsement* convinto, seppur non richiesto.
di Franco Meloni
Per formazione e vita politica ultracinquantennale, sempre a sinistra, sono stato e sono tuttora distante dal Movimento 5 Stelle, che ho votato solo una volta per la credibilità di un amico candidato. Non mi è quasi mai piaciuto il Movimento – a cui peraltro riconosco meriti storici (tra questi il reddito di cittadinanza, pur migliorabile) – soprattutto nella sua fase di straordinario successo e consenso popolare. Oggi, dopo varie debacle che lo hanno ridimensionato, devo dire che mi è più simpatico, forse perché nel bene si è riorganizzato come un normale partito, anche nel male: vero, ma di questo non voglio parlare. Fatta questa premessa, mi sento libero e non attaccabile di partigianeria per le cose che di seguito dico. L’argomento è “elezioni sarde” e specificamente la “scelta del candidato/a alla presidenza della regione”. Bene, io credo, anzi ribadisco, che la priorità da dare negli incontri dell’alleanza di centro-sinistra sia allo stato attuale la scelta del candidato/a. Perché è lui (o lei) che deve condurre le trattative per la definizione del programma e l’indicazione dei criteri per la formazione delle diverse liste, partendo da una fondamentale base comune e nel rispetto delle differenze delle diverse liste in coalizione, compatibili con la stessa. Le persone in grado di assumere questo importantissimo ruolo vi sono eccome. Ne elenco alcune in ordine alfabetico: Piero Comandini, Desirè Manca,
Paolo Maninchedda, Graziano Milia, Alessandra Todde, e tanti altri/e. Tuttavia dichiaro che la mia preferenza va a Alessandra Todde. E poco mi importa che il suo nome sia gradito e suggerito dalle segreterie romane dei partiti italiani. Che problema ci sarebbe? Lesa maestà per i sardi? Ma non scherziamo. Ricordo che Emilio Lussu e altri proposero alla Consulta sarda e all’Assemblea costituente italiana che la Sardegna adottasse lo Statuto siciliano, stante la perentoria scadenza che vedeva i rappresentanti della Sardegna non concordi su uno Statuto cucinato in proprio. Apriti cielo! Come si sa, andò a finire che per la Sardegna fu adottato uno Statuto di gran lunga meno autonomista di quello siciliano! Nel nostro caso la scelta “romana” dovrebbe/potrebbe coincidere con quella autonoma sarda. Questo è il mio auspicio. Non ne siete convinti? Ovviamente legittimo, ma prima di esprimere la vostra opinione definitiva, per favore leggete il curriculum vitae di Alessandra Todde (lo trovate su Wikipedia e comunque lo riporto più avanti). Unito alla sua esperienza e alle sue posizioni politiche di dominio pubblico, per me basta e avanza!
Alessandra Todde su Wikipedia
Biografia
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Nata il 6 febbraio 1969 a Nuoro, si è laureata in Ingegneria informatica all’Università di Pisa e, dopo aver conseguito una laurea magistrale, ha vissuto per 11 anni negli Stati Uniti, dove si è occupata di energia ed evoluzione digitale.
Buggerru
Banne Sio
L’eccidio di Buggerru tra letteratura, arte, teatro, cinema, musica e poesia
Le zone minerarie sono state oggetto di numerosi studi e analisi a partire dal lavoro di Quintino Sella “Sulle condizioni dell’industria mineraria nell’isola di Sardegna”.
Alla storia delle miniere nella nostra isola, ha dedicato attenzione, soprattutto dopo gli anni ’60 del secolo scorso, anche la rappresentazione poetica, letteraria, artistica e cinematografica.
È evidente che gli artisti, dei settori più vari, non restarono, e non restano, insensibili di fronte a quel sacrificio di vite umane per ottenere condizioni di lavoro più accettabili. Due sono, a mio avviso, i motivi principali che hanno spinto, e spingono, a rappresentare in forma artistica la vita dei minatori: il recupero della memoria, dando voce a chi non l’ha spesso avuta dalla storiografia ufficiale e il bisogno di raccontare la realtà delle miniere sarde, che, fino a qualche decennio fa, era stata assente da queste forme di narrazione, anche con lo scopo di avvicinare il lettore a problematiche sociali importanti quali i diritti dei lavoratori.
Il “Campus universitario di Cagliari Emilio Lussu”
Un non senso (di cattivo gusto) proporre di sostituire Lussu con Murgia
19 Agosto 2023
A.P. Su Democraziaoggi.
Leggo su l’Unione sarda che un giovane promuove una raccolta di firme per sostituire il nome di Lussu con quello di Michela Murgia nell’intestazione del nuovo campus universitario di viale la Plaia.
Ora ai giovani si perdona la poca conoscenza dei fatti passati, come spesso agli anziani quella delle mode presenti. Ma esiste la storia che […]
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Concordiamo con le considerazioni di Andrea Pubusa.
Il Presidente Solinas, come Giorgio Gaber.
La sedia
di Vanni Tola
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Sta per scadere il mandato di una delle più inadeguate Giunte regionali di sempre, quella del presidente Solinas. E’ tempo di bilanci, ma è difficile tirare le somme tra il nulla realizzato e il niente ancora da fare. L’impresa appare quanto meno difficoltosa. Tra le ultime “perle” di questa Giunta come non ricordare che, da oltre due anni, il Presidente è stato nominato Commissario straordinario di dieci grandi opere infrastrutturali incompiute per affrettarne la realizzazione. A tutto oggi nulla è cambiato, ad eccezione dell’annunciato probabile sblocco dei lavori della Sassari – Alghero, una delle dieci incompiute. I finanziamenti destinati alla Sanità per eliminare le code nella prenotazione di importanti e urgenti esami diagnostici, non sono stati utilizzati nonostante ce ne fosse un gran bisogno. L’inadeguatezza dell’Amministrazione Solinas nel supportare l’applicazione del PNRR è sotto gli occhi di tutti. Diversi esponenti politici hanno denunciato più volte il rischio che la Sardegna non riesca a spendere, se non una minima parte, gli esigui finanziamenti ottenuti.
La sanità regionale è allo sfascio, non si contano più le proteste e le mobilitazioni dei pazienti di vaste aree dell’isola per richiedere che siano garantiti livelli minimi di assistenza sanitaria.
Oggi venerdì 28 aprile 2023 Sa Die de sa Sardigna
28 aprile: Sa die de sa Sardinia
28 Aprile 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Nella ricorrenza del 28 aprile, riportiamo un paragrafo. comprendente lo “scommiato” dei piemontesi dalla Sardegna, tratto dal libro di Andrea Pubusa su Giommaria Angioy, edito da Arkadia.
Le cinque domande: la carta rivendicativa dei ceti moderati-parassitari
In seguito alla cacciata dei francesi dalla Sardegna il re Vittorio Amedeo III, si congratulò con i […]
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Verso Sa Die de sa Sardigna
Marco Meloni Lai, Ph.D presso il Centro di Studi Sociali dell’Università di Coimbra, attualmente a Madrid per un lavoro di ricerca, professore a contratto presso l’Università di Londra, ci parla della sua idea di Sardegna in occasione di 28 aprile: Sa die de su benidore (futuro). https://www.facebook.com/retesardacooperazione/videos/2077415735872291/
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La storia nostra
La storia ufficiale? Falsa o mistificata.
di Francesco Casula
Ci voleva uno straordinario divulgatore scientifico come Mario Tozzi, in una trasmissione della TV di Stato, a risvegliare i Sardi dall’autodileggio.
Tozzi ci ha infatti ricordato che la Sardegna nel periodo nuragico ha espresso la più alta civiltà in Italia (e, occorre aggiungere, nell’intero Mediterraneo occidentale). Un Isola ricoperta di foreste. Con moltissime risorse: ad iniziare da quelle minerali (argento, rame, zinco). Con un clima mite. Con tre raccolti all’anno.
Peraltro assolutamente in sintonia e in linea con gli studi dei paleoclimatologi secondo cui nell’poca nuragica il clima era caldo umido con ampio sviluppo di flora lussureggiante di tipo tropicale e habitat favorevole alle specie animali.
Bene a fronte di tale “narrazione”, contro Tozzi, nei Media e nei Social, da parte di molti, sono state rivolte insolenze, improperi e contumelie. Quando non veri e propri insulti; reo di aver fatto “mitopoiesi” e non informazione storica. [segue]
Francesco Casula: terzo volume della “Letteratura e civiltà della Sardegna. Il teatro in lingua sarda”.
Fresco fresco di stampa e fra qualche settimana nelle librerie la nuova creatura di Francesco Casula, dopo sei anni di studio e di ricerca: il terzo volume della “Letteratura e civiltà della Sardegna”, dedicato interamente al teatro in lingua sarda [Edizioni Grafica del Parteolla]. Con gli Autori di testi teatrali dalla fine del ’700 ai nostri giorni. Il volume inizia con la commedia di Padre Luca Cubeddu “Sa congiura Iscoberta de sas Bajanas Madamizantes” scritta, secondo lo studioso Angelo Carboni Capiali, tra il 1793 (anno delle stragi della Vandea) ed il 1804. Dallo stesso studioso è stata “scoperta” e ritrovata (e pubblicata). Prosegue con gli Autori di fine 1800 (Setzu, Matta), per arrivare ai “Grandi” di inizio ‘900 (Pili, Melis) e via via fino a Garau e ai “commediografi” dei nostri giorni. Quattrocento pagine per illustrare la figura, la vita e l’opera di 29 autori di testi teatrali (farse, commedie sociali, politiche, storiche) ma anche una tragedia (Marytria di Berto Cara). In tutte le varianti della lingua sarda e tre in lingua sassarese. Nove Autori sono ancora viventi: ricordiamo – fra gli altri – Salvatore Vargiu e Piero Marcialis, Pietro Picciau-Ottavio Congiu e Giulio Mameli, Antonio Contu e Gigi Tatti.
Facciamo 13 !
Lo Statuto della Regione Autonoma della Sardegna prevede all’art.13 “Lo Stato col concorso della Regione dispone un piano organico per favorire la rinascita economica e sociale dell’isola” – “Su Stadu impari a sa Regioni disponit unu pianu organicu po favoressi sa rinascita economica e sociali de s’Isola”.
Rifinanziamento di un nuovo piano di rinascita per il riequilibrio strutturale della Sardegna rispetto alle Regioni che stanno meglio (trasporti, sanità, istruzione, qualità dei servizi al cittadino e della pubblica amministrazione…): ecco un obbiettivo che può e deve coinvolgerci tutti, come popolo sardo!
Martedì 11 aprile 2023 Commenti Opinioni Riflessioni Eventi
Venerdì 21 aprile 2023

Come al tempo degli amerindi la Sardegna è territorio di lor signori
La profezia di Tolstoj


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11 Aprile 2023
A.P. Su Democraziaoggi.
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di Adalberto Mainardi [dal blog di Enzo Bianchi].
Il visitatore, che nell’estate del 2022 avesse passeggiato lungo la prospettiva Nevskij a San Pietroburgo, sarebbe rimasto forse sorpreso dall’insolito revival della figura di Lev Tolstoj: le sue opere esposte nelle vetrine delle librerie, le T-shirt in vendita con l’immagine del grande scrittore, quasi fosse una celebrità sportiva o social. […]
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