Fiera Internazionale della Sardegna: come uscire dalla crisi?

Palazzo Agricoltura Fiera CagliariDal 25 aprile al 5 maggio si terrà a Cagliari la 66a edizione della Fiera internazionale della Sardegna. Una manifestazione che ha avuto grande importanza e utilità in passato ma che da diversi anni è in crisi, in quanto non si è saputa adeguare alle nuove esigenze dell’economia, specie di quella dei territori di riferimento. Nonostante questa palese inadeguatezza, valutata in termini di quantità e qualità degli espositori e di “giro d’affari” (dati che non possediamo, ma che vengono considerati in trend negativo negli ultimi anni) la Fiera continua ad avere notevole successo di visitatori provenienti dalla città e da tutta l’isola, in piccola misura dalla penisola e in piccolissima misura anche dall’estero. Gli organizzatori parlano di oltre 150mila visitatori ad edizione (dati degli ultimi due anni) con punta di 20mila ingressi il primo maggio 2013, giorno della sagra di S.Efisio, contro i 14mila dell’anno precedente. Non abbiamo lo spazio e soprattutto la competenza per approfondire l’argomento, ma avanziamo l’esigenza e la proposta che tale riflessione si faccia da subito (anche riprendendo contributi del passato) e che trovi spazio adeguato, opportunamente organizzato, nelle giornate della manifestazione di quest’anno, sia nella giornata inaugurale (che auspichiamo non sia autocelebrativa), sia in altre occasioni di dibattito appositamente organizzate. Tra queste ultime non dovrebbe mancare un incontro-dibattito sui progetti di ristrutturazione-ampiamento della Fiera, nell’ottica di un suo rilancio, fondamentalmente verso il mare, con tutto quanto ne consegue in una visione di nuova frontiera. Sì perchè a nostro parere questa è una delle direttrici di sviluppo, come abbiamo sommessamente affermato in un intervento su Cagliari e il mare (Aladin 11 novembre 2013).

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Resoconto edizione 65
Da CagliariPad 6 maggio 2013
È tempo di bilanci per la 65esima edizione della Fiera campionaria della Sardegna.
Nell’edizione 2013, qualche spazio vuoto dovuto al calo degli espositori, circa un 10% in meno rispetto allo scorso anno.
Non calano, invece, i visitatori in linea con i dati degli ultimi due anni, tra i 150 e i 200mila, con la differenza che nel 2012 gli ingressi erano gratuiti nei giorni feriali mentre quest’anno si è optato per una riduzione del prezzo dei biglietti.
“A questi dati bisogna aggiungere ulteriori 10mila ingressi tra tessere e accrediti a dimostrazione che la Campionaria, che abbraccia tutte le categorie merceologiche, dall’agroalimentare all’edilizia, dall’arredamento all’antiquariato, dall’artigianato sardo a quello estero, è ancora in grado di catalizzare la curiosità”, precisano dall’Ente.
Il flusso dei visitatori è stato, infatti, quasi costante durante l’intero arco della manifestazione con dei picchi che si sono registrati nei week end e la punta massima raggiunta il primo maggio con 20mila ingressi contro i 14mila dell’anno precedente.

One Response to Fiera Internazionale della Sardegna: come uscire dalla crisi?

  1. […] Nell’occasione riproponiamo un breve intervento su Aladinews del 20 marzo 2014 Fiera Internazionale della Sardegna: come uscire dalla crisi? Dal 25 aprile al 5 maggio si terrà a Cagliari la 66a edizione della Fiera internazionale della Sardegna. Una manifestazione che ha avuto grande importanza e utilità in passato ma che da diversi anni è in crisi, in quanto non si è saputa adeguare alle nuove esigenze dell’economia, specie di quella dei territori di riferimento. Nonostante questa palese inadeguatezza, valutata in termini di quantità e qualità degli espositori e di “giro d’affari” (dati che non possediamo, ma che vengono considerati in trend negativo negli ultimi anni) la Fiera continua ad avere notevole successo di visitatori provenienti dalla città e da tutta l’isola, in piccola misura dalla penisola e in piccolissima misura anche dall’estero. Gli organizzatori parlano di oltre 150mila visitatori ad edizione (dati degli ultimi due anni) con punta di 20mila ingressi il primo maggio 2013, giorno della sagra di S.Efisio, contro i 14mila dell’anno precedente. Non abbiamo lo spazio e soprattutto la competenza per approfondire l’argomento, ma avanziamo l’esigenza e la proposta che tale riflessione si faccia da subito (anche riprendendo contributi del passato) e che trovi spazio adeguato, opportunamente organizzato, nelle giornate della manifestazione di quest’anno, sia nella giornata inaugurale (che auspichiamo non sia autocelebrativa), sia in altre occasioni di dibattito appositamente organizzate. Tra queste ultime non dovrebbe mancare un incontro-dibattito sui progetti di ristrutturazione-ampiamento della Fiera, nell’ottica di un suo rilancio, fondamentalmente verso il mare, con tutto quanto ne consegue in una visione di nuova frontiera. Sì perchè a nostro parere questa è una delle direttrici di sviluppo, come abbiamo sommessamente affermato in un intervento su Cagliari e il mare (Aladin 11 novembre 2013). […]

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