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Come costruire dal basso l’alternativa al sistema dominante?

Landini 1Coalizione sociale Landini7764_10206652631588549_4144064663820347520_nCome costruire dal basso l’alternativa al sistema dominante? La proposta di Landini è credibile, ma come può crescere nelle realtà locali? Su Democraziaoggi una riflessione di Andrea Pubusa all’indomani del Convegno cagliaritano con Landini

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Landini a Cagliari. Facciamo la Coalizione sociale
15 Novembre 2015
democraziaoggi loghettoAndrea Pubusa su Democraziaoggi

Un tempo si diceva “praticare l’obiettivo“, oggi Landini la chiama “pratica sociale“, ma il concetto è lo stesso: creare movimenti che nelle cose anticipano le riforme, il mondo che vorremmo. Come negli anni ‘50, quando per creare occupazione nei paesi, il PCI e il sindacato organizzavano squadre di operai per fare lavori utili, o ancor prima l’occupazione delle terre. Non è solo movimentismo. Landini non ha fatto citazioni, dietro il suo discorso però s’intravede l’idea di “egemonia” di Gramsci, e quella conquista di tante postazioni sociali e istituzionali, le “casematte” di Nino da Ales, che messe insieme ti fanno prevalere sugli avversari. Ecco, se vogliamo tornare a vincere, ci vogliono, ma non bastano, le lotte del sindacato e quelle di spezzoni di movimento, pur importanti. Ci vuole qualcosa di più: bisogna creare un senso comune, che fa camminare le idee del Landini 2mondo del lavoro, un comune sentire che fa sì che il punto di vista, la visione del mondo dei lavoratori diventi prevalente anche negli altri settori della società. Oggi, infatti, ci sono state battaglie durissime ma è egemone l’idea di concorrenza, il punto di vista del grande padronato che fa dell’impresa l’ombelico del mondo. E’ per questo che è passata la controriforma di Renzi sul lavoro, con la cancellazione dell’art. 18 dello Statuto, e passa anche lo scasso della Costituzione, perché anche l’ancoraggio ai principi della Resistenza è stato soppiantato da una voglia di nuovo autoritarismo, di stivali dei tanti commissari straordinari, prefetti e questori, che già oggi sono organi decisori al posto di una ormai inesistente rappresentanza. E così la questione democratica, la riconquista della partecipazione è ridiventata la trincea avanzata del mondo del lavoro di fronte all’attacco convergente dei potentati imprenditoriali e finanziari con in testa Renzi in Italia e i grandi gruppi finanziari internazionali nella UE. – segue –