Tag Archives: Dante

pausa distensiva…

Guido io vorrei,,,
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;

sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse ’l disio.

E monna Vanna e monna Lagia poi
con quella ch’è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:

e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi
.

Dante, Rime
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Sul “vasel” c’è Amore al timone; Dante, Guido e Lapo accolgono le donne. Non è detto chi sia l’Autore del disegno, penso che sia una delle “varianti” (The Boat of Love) che Dante Gabriel Rossetti ha dedicato a questo celebre sonetto della giovinezza del Sommo Poeta.

gli occhiali di Piero sull’otto aprile

Picasso natura morta e chitarrapicasso autoritrattoPICASSO
L’8 aprile 1973 a Mougins, nelle Alpi francesi, muore Pablo Picasso, un attacco di cuore a 91 anni. Era nato a Malaga il 25 ottobre 1881. Andaluso, dunque, anche se molti lo credono catalano, perchè trascorse l’adolescenza a Barcellona e al Museo Picasso di Barcellona sono infatti presenti le sue opere giovanili, allievo di suo padre Josè Ruiz, insegnante di disegno e pittore egli stesso.
Picasso era il cognome della madre, con evidenti ascendenze italiane, ligure un bisnonno.
Il resto della sua lunga vita Picasso, a parte i viaggi, lo trascorse in Francia.
Due mogli, molte infedeltà, a 63 anni si legò a una studentessa che gli diede 2 figli e poi lo piantò per i continui tradimenti.
Pittore, scultore, litografo, ceramista, in ogni campo è l’artista che dà una svolta all’arte del Novecento, tutti conosciamo i suoi “periodi”, il rosa, il blu, il suo Guernica; meno chiara e studiata è forse la sua forza teorica nel produrre arte, il suo “trasformare nel fare”, come a dire che l’arte non deve solo rappresentare, ma intervenire a modificare la realtà. Esemplare la “Testa di toro” Picassosua “Testa di toro”, ottenuta da un sellino sormontato da un manubrio di bicicletta. Purtroppo nelle nostre scuole lo studio della Storia dell’Arte si ferma spesso ai Macchiaioli (di grande importanza, sia chiaro…) e non si spinge ai grandi (almeno quelli…) del Novecento. Io e i miei compagni di scuola abbiamo avuto la fortuna di avere invece un insegnante che ci condusse per mano a studiare (pensate, quasi 50 anni or sono!) fino alla Pop Art (che muoveva allora i primi passi). Lo voglio ricordare: era un toscano di Siena, Aldo Cairola, lo trovate pure negli Annali del Palio. Ci diede i suoi libri (libroni di approfondimento su ogni argomento), ci condusse per Cagliari a conoscere i Casula e i Leinardi, a parlare di pittura transazionale… Avercene insegnanti come quello.
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dante e firenze
USCIRE DALLA SELVA OSCURA

Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai per una selva oscura
Che la diritta via era smarrita.

Quand’è che Dante esce dalla selva oscura?
Il momento (immaginario) è la mattina
dell’8 aprile 1300
.
Lo dice lui:
Temp’era dal principio del mattino
E il sol montava in su con quelle stelle
Ch’eran con lui quando l’Amor Divino
Mosse di prima quelle cose belle.

E’ primavera cioè, venerdi di Pasqua,
anno del Giubileo, come risulta in altri passi.

Quel giorno Dante pone alla sua uscita dalla sua selva oscura.
Auguri per uscire noi tutti dalla nostra.

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GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS

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‎8 MARZO
Va bene, ma le donne bisogna amarle tutti i giorni.

ENERGIE
Di ritorno da un bell’incontro con ragazze/i del Michelangelo.
Stanco ma felice. Parlando di Dante e la Sardegna con Federico Francioni, Dante è stato utile anche per un omaggio alla donna:
Tanto gentile e tanto onesta pare…
il sonetto, dopo 700 anni di vita, ha ricevuto festosi applausi.
Grazie.
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GIOVANNI SPANO
Giovanni Spano Tomba Bonaria CagliariGiovanni Spano fto ritratto olioGIOVANNI SPANO
‎8 marzo 1803. Nasce a Ploaghe (altri dicono il 3 marzo) Giovanni Spano, canonico, teologo, linguista, docente, rettore dell’Università di Cagliari, fondatore dell’archeologia e degli studi sardi. E’ sepolto a Cagliari nel cimitero di Bonaria, sulla sua tomba è scritto: Patriam dilexit, laboravit (Amò la sua terra e per essa lavorò)

Dante e la Sardegna