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Impegnati per il NO. E se non ce lo facessero dire?

sedia di VannitolaLa sedia
di Vanni Tola.
Dormire di notte è una sana e buona abitudine, non sempre però. Talvolta lo staccare la spina con il mondo reale rivela al risveglio sorprese inquietanti. Un senso di smarrimento profondo che fa pensare di essersi svegliato in un altro mondo, in un’altra epoca, in un altro contesto. Sembra di aver perduto, in quelle poche ore di sonno, qualche passaggio fondamentale della vita che scorre e il timore di non riuscire a recuperare le conoscenze è fondato. NO NO NOOORicordate il referendum costituzionale per il quale si vota il 4 Dicembre? Siete impegnati con amici, parenti e conoscenti nella battaglia per il NO? Bene. Sapete che sorpresa ci svela il nuovo giorno? Che il referendum potrebbe essere sospeso, rinviato o addirittura annullato. Scrive il giornale “Il fatto quotidiano”: “Il decreto che indice la consultazione impugnato dall’ex giudice costituzionale al Tar del Lazio e al tribunale civile di Milano: In una stessa scheda oggetti eterogenei, così il voto non è libero”. F.Q. 11 ottobre 2016. Per i particolari vi rimando all’articolo completo, lo trovate qui: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/11/referendum-costituzionale-lex-presidente-della-consulta-onida-fa-ricorso-contro-il-quesito-troppi-argomenti-insieme/3090041/. Che cosa è successo? Un signore, Valerio Onida, ex giudice costituzionale ed ex presidente della Corte, – uno dei saggi di Napolitano nel 2013 – ha impugnato il decreto del presidente della Repubblica per l’indizione del referendum, davanti al Tar del Lazio e al tribunale civile di Milano. Lo ha fatto con un ricorso d’urgenza con il quale l’alto magistrato chiede la sospensione dell’avvio della consultazione. Con Onida ha firmato il ricorso anche Barbara Randazzo, docente di Diritto costituzionale all’università di Milano (dove Onida ha insegnato per quasi trenta anni). In pratica Onida ritiene che il quesito referendario sia “mal proposto” perché chiede una singola risposta complessiva (il SI o il NO) a una serie eterogenea di quesiti che meriterebbero invece una risposta specifica per ciascuno. Questo rappresenterebbe una violazione grave della libertà di voto dei cittadini. Tutto qui. Vi pare poco a qualche settimana dal voto? Direi di no. - segue -