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Il professor Cipolla e il professor Pigliaru

cipolla 2di Raffaele Deidda
Carlo M. Cipolla è autore del saggio Le leggi fondamentali della stupidità umana, pubblicato in Italia nel 1988 dopo essere apparso originariamente in inglese negli anni settanta. Chiunque approcci con intelligenza e ironia la lettura del saggio di Cipolla inevitabilmente perviene alla consapevolezza di quanto sia (o sia stato) stupido. Carlo M. Cipolla individua sostanzialmente cinque leggi fondamentali.
Prima Legge: Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero degli individui stupidi in circolazione. Seconda Legge: La probabilità che una certa persona sia stupida é indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona, spesso ha l’aspetto innocuo/ingenuo e ciò fa abbassare la guardia. Terza Legge: Una persona stupida è chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita. Quarta Legge: Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. Quinta Legge: La persona stupida é il tipo di persona più pericolosa che esista.
Il corollario di base del gustosissimo saggio, che costituisce un caposaldo delle idee bizzarre in economia, è riassumibile in: “Una persona stupida è più pericolosa di un bandito” e conduce direttamente all’essenza della teoria del prof. Cipolla. Per l’autore esistono quattro tipi di persone in dipendenza del loro comportamento in una transazione: Disgraziato (o Sfortunato): chi con la sua azione tende a causare danno a se stesso, ma crea anche vantaggio a qualcun altro. Intelligente: chi con la sua azione tende a creare vantaggio per sé stesso, ma crea anche vantaggio a qualcun altro. Bandito: chi con la sua azione tende a creare vantaggio per sé stesso, ma allo stesso tempo danneggia qualcun altro. Stupido: chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita. – segue –