Tag Archives: Max Euwe

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CITAZIONE DELLA SERA

Comporre versi o dipingere è un modo di evadere dalle forme carcerali dell’ethos comunitario e di cercare spazi di libertà dell’Es, sottraendolo al controllo sociale e alle gratuite supponenze dell’agorà. (non è Freud)

SCACCHI. RESHEVSKY E EUWE
Samuel Reshevsky nasce il 26 novembre 1911 in un villaggio della Polonia russa, impara il gioco a quattro anni e a sette è già un forte giocatore.
Si racconta che a quella età battè un generale tedesco occupante il paese e gli spiegò perchè: “Tu giochi alla guerra, io gioco a scacchi”.
Enfant prodige gira l’Europa e l’America, dove i genitori si sono trasferiti, meravigliando tutti delle sue capacità sulla scacchiera.
Partecipa ad un torneo magistrale a New York dove batte il maestro Janowsky. Poi lascia gli scacchi, completa gli studi e si laurea in economia.
Torna a giocare negli anni Trenta, nel ’35 batte Capablanca, ed è campione degli Stati Uniti tante volte, tra il 1936 e il 1972, più di sessant’anni di carriera, durante i quali è più volte tra i candidati al titolo di campione del mondo. Muore a New York il 4 aprile 1992.
Max Euwe, quinto campoione del mondo nel 1935-37 e Presidente della Fide, Federazione internazionale degli scacchi dal 1970 al 1978, morì ad Amsterdam il 26 novembre 1981. Di lui abbiamo già parlato il 20 maggio, ricorrenza della nascita (vedi Aladin pensiero).

Gli OCCHIALI di PIERO

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J. Stuart Mill, Honore’ de Balsac, Pierino Beretta, Max Euwe …

John Stuart MillJOHN STUART MILL
Di Stuart Mill è discutibile se il meglio del suo pensiero sia dovuto a lui o piuttosto alla moglie Harriet Taylor. John Stuart Mill (20 maggio 1806 – 8 maggio 1873), utilitarista e liberale, deputato, propone il diritto di voto alle donne, il sistema proporzionale, la legalizzazione dei sindacati e delle cooperative. Decisamente più che influenzati dalla moglie sono i suoi Saggio sulla libertà (1859) e il Saggio sulla soggezione delle donne (1869). In quest’ultimo si rivendica parità dei sessi, suffragio universale e abolizione dello schiavismo. Per Mill il raggiungimento della felicità individuale coincide con il raggiungimento dell’obiettivo sociale della felicità generale, il che sembra piuttosto diverso, se non contrario al pensiero liberale precedente, che dal perseguire gli interessi individuali fa discendere automaticamente il benessere generale.