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Eppur si muove! Le politiche per la giovane impresa

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di Franco Meloni
Vediamo crescere in diversi contesti (europeo, nazionale e territoriali) una politica per la creazione di nuova impresa. Possiamo constatare notevoli ritardi e incertezze nel rendere tale politica operativa, con i conseguenti ritardi micidiali (quelli che uccidono le iniziative prima ancora di nascere o nella culla), pur tuttavia, con un certo approccio minimalista (per ora), dobbiamo gioire ed esclamare la famosa frase di galileiana provenienza, ma più vicina a noi per come l’ha rilanciata su argomento connesso e pertinente Gianfanco Bottazzi: “Eppur si muove!”.
Non citiamo qui le numerose iniziative che danno gambe a questa politica, in certa misura obbligata dalla drammatica situazione della disoccupazione/inoccupazione (specie giovanile) di dimensioni europee, che si aggrava ancor più nella realtà della Sardegna, se non per plaudire all’ultima nata in casa cagliaritana, presentata ieri alla stampa dal sindaco Massimo Zedda, dall’assessore alle attività produttive Barbara Argiolas e dall’assessore al bilancio, Gabor Pinna. Per i dettagli rinviamo alle odierne notizie di stampa e meglio ancora al bando completo pubblicato sul sito del Comune di Cagliari, mentre vogliamo brevemente soffermarci su alcune altre questioni che riteniamo fondamentali per il successo di questa come di analoghe iniziative. Partiamo proprio da una dichiarazione fatta da Gabor Pinna, che di queste questioni è un vero esperto anche per la sua attività professionale di dirigente Sfirs. Dice Gabor: «L’obiettivo è quello di erogare i fondi in dodici mesi, ma questo potrà accadere solo con le imprese solerti – spiega – uno dei limiti principali di questi interventi è sempre stato che l’imprenditore viene poi abbandonato al suo destino. Per questo motivo, già per la presentazione dei progetti, sarà creata un’apposita assistenza tecnica che darà tutte le spiegazioni necessarie per non commettere errori». Ecco questo è il punto. Occorre garantire ai neo imprenditori (giovani o anziani che siano) tempi rapidi e un’assistenza tecnica adeguata. Le caratteristiche delle persone e organizzazioni a cui affidare tali delicate funzioni sono definibili da una serie di parole (riportiamo quelle che a noi sembrano più appropriate, ma se ne possono aggiungere altre) : competenza, capacità di ascolto, continuità nell’erogazione del servizio, capacità di incoraggiare, soccorrendo alle paure proprie di chi avvia una nuova attività, apertura al nuovo e alla creatività giovanile e non, spesso poco apparente. Ecco, diciamo al Comune: state attenti a selezionare i soggetti che devono assicurare questi servizi. Al riguardo, quanto esiste e opera nella nostra piazza è davvero poca cosa. Per quanto è delicata la questione dovremmo, anzi dobbiamo, mirare all’eccellenza, perchè si ha a che fare soprattutto con i giovani, che vanno tutelati e incoraggiati, certi che in loro sta la ricchezza potenziale in grado di dare prospettive al nostro paese. Ma se dalle nostre parti lo stato attuale dei cosiddetti “servizi reali alla giovane impresa” è così poco soddisfacente (fatte salve le solite lodevoli eccezioni), che fare? Innanzitutto proponiamo da parte di tutti i soggetti che operano nell’ambito delle politiche per l’impresa uno sforzo sistemico. Cosa vogliamo dire? Semplice (da dire): chiediamo alla Camera di Commercio, alla Regione, all’Università, al Comune e, ovviamente, alle Associazioni di categoria, di mettere insieme idee e risorse per garantire appunto “servizi di eccellenza” alla giovane impresa. Per questa finalità occorre mettere in pista notevoli risorse in termini di finanziamenti per strutture (al riguardo ridomandiamo: che fine ha fatto la “Città dell’impresa”) e contratti di lavoro e di persone dedicate. Queste ultime devono essere costituite da esperti, siano essi giovani professionisti che senior, tra questi ultimi in certa parte anche da “business angels” disponibili a prestare la propria attività gratuitamente.
Per ora ci fermiamo qui. E’ una tematica complessa (rammentiamo solo le problematiche del credito, dell’eccessivo costo del lavoro, dell’enorme peso fiscale, etc) che come Aladinews  seguiamo e approfondiamo ogni giorno come missione fondamentale, parte dell’attività di servizio reale alla giovane impresa, così come l’abbiamo preconfigurata.

Non ci sono solo i disastri del sistema industriale sardo. Qualcosa di buono si muove: è la giovane impresa

Fantasia Bomeluzo

di Aladin

Sono interessanti i dati sulla partecipazione dei giovani under 35 alle imprese* forniti dal cosidetto “cruscotto”, gestito da InfoCamere per il sistema camerale italiano, soprattutto per quel che ci riguarda, i dati della Sardegna e della provincia di Cagliari, allineati con i dati nazionali, ma indietro di qualche punto rispetto ai dati dell’area meridionale. E’ da tener d’occhio il dato della giovane impresa perchè a partire dai mesi di agosto/settembre subirà, presumibilmente, un notevole balzo in avanti. Una spinta in certa parte dovuta all’ingresso nell’agone economico delle nuove imprese create con le nuove tipologie di srl (società a rl semplificata, società a rl a capitale ridotto) e che, sempre presumibilmente, si accentuerà con l’attesa istituzione della società a rl innovativa (iSRL) promossa (e promessa) dal ministro Passera (vedi progetto Restart Italia). Tenendo conto del blocco delle assunzioni nelle amministrazioni pubbliche e della stasi delle assunzioni nelle imprese private, giocoforza migliaia di giovani tenteranno l’avventura dell’impresa. Giocheranno ovviamente come ulteriore stimolo le importanti provvidenze pubbliche (in gran parte di fonte europea) presenti o di prossima presenza sul campo (esempi: Promuovidea, Impresa donna, Impresa innovativa, Microcredito)**, ma anche (timidamente) di fonte privatistica (promozioni delle Banche, come buon ultima la recente iniziativa di Intesa-Banca di Credito Sardo). In tutto questo possono leggersi opportunità o annunciati fallimenti, entusiasmi e disperazione e così via… ma è una situazione per la nostra società (italiana e sarda) in gran parte inedita, da volgere per quanto possibile in positivo. Qui deve intervenire in aiuto il concetto gramsciano dell’ottimismo della volontà contro il pessimismo della ragione.

Non  dimentichiamo certo che tutto cammina sulle gambe degli uomini (per noi: dei sardi), tra questi sopratutto i giovani, capaci di credere nell’innovazione e di perseguirla con convinzione, facendola.

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Note

* Definizione di Imprese giovanili (InfoCamere): l’insieme delle imprese in cui la partecipazione di persone ‘under 35′ risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite

** L’elenco è parziale: non si può evitare di osservare la frammentazione e dispersione di interventi, spesso privi di collegamento e connessioni, con anche duplicazioni e sovrapposizioni e comunque segnati dall’inesistenza di una visione sistemica. Un autentico disastro che, al di là di una serie di risultati positivi,  provoca disfunzioni e perdita di risorse, di cui in ultima analisi sono vittime le giovani generazioni.

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Antonio Gramsci 

 

Novità per la costituzione delle società a responsabilità limitata semplificate

Aladinmicro Bomeluzo

Da fonti ministeriali si apprende che è pronta la bozza di atto costitutivo per le nuove società a responsabilità limitata semplificate degli under 35, messa a punto dal ministero della Giustizia e si attende solo il vaglio del ministero dell’Economia.