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Elettorando

elezioniDopo la rottura chi punta al voto utile si illude
Alfiero Grandi da il manifesto, ripreso su Democraziaoggi e su aladinpensiero online .
Non si è riusciti a convincere i partiti non di destra a un accordo fondato sulla Costituzione per candidature comuni nei collegi uninominali.
Le destre unite da un patto di potere ora sono favorite. La legge elettorale favorisce chi si coalizza nell’uninominale. Due volte la legislatura aveva rischiato le elezioni anticipate, alla terza sono arrivate e si voterà con una legge elettorale pessima, quasi certamente incostituzionale.
La legge elettorale decide la composizione del parlamento, può garantire o negare rappresentanza proporzionale delle opinioni politiche e dei territori. In questo caso potrebbe consentire di cambiare la Costituzione sfruttando norme pensate quando la legge elettorale era proporzionale.
Con questa legge elettorale bisognava fare i conti. Troppi hanno sottovalutato la trappola in cui si stavano infilando, per di più dopo il taglio dei parlamentari.
Questa legge elettorale garantisce la cooptazione dall’alto e i capi dei partiti hanno già deciso chi verrà eletto.
Ogni partito poteva mantenere il suo profilo politico nel proporzionale contribuendo ad eleggere nel maggioritario sulla base di un patto costituzionale, usufruendo nel proporzionale dei risultati nel maggioritario.
E’ stato fatto un regalo alle destre che puntano alla modifica della Costituzione, a partire dal presidenzialismo (Berlusconi ha anticipato lo sfratto a Mattarella) e dall’autonomia regionale differenziata, destinata a spaccare l’Italia tra aree forti e deboli, diminuendo il nostro peso in Europa.
I risultati delle elezioni peseranno sul futuro delle aree più deboli, abbandonate ad una crescente disuguaglianza. Le destre rafforzeranno i più forti, per questo vogliono distruggere il reddito di cittadinanza.
Il clima elettorale è condizionato dalla faccia feroce e guerrafondaia che accetta la guerra invece di concentrarsi su un percorso di pace e coesistenza tra sistemi diversi. Preoccupano le conseguenze della guerra, con una torsione verso l’energia fossile, e problemi come lavoro, diritti, ambiente, emarginazione sociale, povertà in crescita, che presuppongono proposte, lotte e soluzioni innovative.
Fisco: la tassa piatta è far pagare meno chi ha di più, continuando a lasciare il carico del fisco su lavoratori dipendenti e pensionati. La gara a favorire i più forti è aperta, in sintonia con le destre nel mondo. [segue]