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Semplificazione burocratica: si cominci col tradurre il burocratese in una lingua comprensibile alla maggioranza dei cittadini

La notizia. Dal 3 novembre entra in vigore la nuova norma che prevede l’obbligo di aggiornare la carta di circolazione per chi usa abitualmente un’auto intestata a una persona diversa. Occorre recarsi alla Motorizzazione e fare annotare sul libretto il nome di chi utilizza effettivamente in modo costante (oltre 30 giorni) la vettura di proprietà altrui. In sostanza carta di circolazione e patente dovranno coincidere, riportando il nome della stessa persona. Chi entro il 3 novembre non si adeguerà alla nuova normativa è passibile di una sanzione di 705 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione. Al riguardo ecco la circolare del Ministero, tutta da decifrare…
Il commento. IL BUROCRATESE COME IL LATINORUM DI DON ABBONDIO. don Abbondio F GoninDon Abbondio rivolgendosi a Renzo Tramaglino, per confonderlo con un uso mistificatorio e prevaricatore di frasi latine oscure per il suo interlocutore [*]:
« Sapete voi quanti siano gl’impedimenti dirimenti?
Che vuol ch’io sappia d’impedimenti?
Error, conditio, votum, cognatio, crimen, Cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, Si sis affinis,…” cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle dita. “Si piglia gioco di me?” interruppe il giovine. “Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?” »
[*] (I Promessi Sposi, cap. II)
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Un esempio di burocratese spinto:
Circolare del Ministero dei trasporti e infrastrutture del luglio 2014

Semplificazione burocratica: si cominci col tradurre il burocratese in una lingua comprensibile alla maggioranza dei cittadini

La notizia
Dal prossimo 3 novembre entrerà in vigore una Circolare adottata dal Ministero dell’Interno lo scorso 10 luglio, secondo cui la carta di circolazione e la patente dovranno avere lo stesso intestatario, altrimenti verrà irrogata una multa salatissima, oltre al ritiro della carta di circolazione. Ecco le spiegazioni ministeriale in ostrogoto: Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 luglio 2014.
don Abbondio F GoninDon Abbondio rivolgendosi a Renzo Tramaglino, per confonderlo con un uso mistificatorio e prevaricatore di frasi latine oscure per il suo interlocutore [*]:
« Sapete voi quanti siano gl’impedimenti dirimenti?
Che vuol ch’io sappia d’impedimenti?
Error, conditio, votum, cognatio, crimen, Cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, Si sis affinis,…” cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle dita. “Si piglia gioco di me?” interruppe il giovine. “Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?” »
[*] (I Promessi Sposi, cap. II)