CULTURA
Oggi domenica 19 gennaio 2025 – I 40 anni della CSS
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La CSS compie i primi 40 anni. Fortza paris!
19 Gennaio 2025 su Democraziaoggi.
La CSS compie 40 anni nel corso dei quali ha partecipato a tutte le lotte importanti in difesa dei lavoratori e della democrazia. Ricordiamo, in particolare, il forte impegno contro la schiforma Renzi nel 2016 e la nattaglia continua per la pace e contro la produzione di armi alla RWM. Un apporto intelligente e propositivo […]
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Lunedì dibattito: “Parlare di guerra per la pace”
19 Gennaio 2025 su Democraziaoggi
Lunedì 20, ore 16-19, si terrà nell’aula Baffi di Scienze politiche – via S. Ignazio 74 Cagliari – una conferenza-dibattito dal titolo “Parlare di guerra per la pace. Razzismo, sionismo, antisemitismo”. Organizza la facoltà in collaborazione con l’ANPI.
Relatore il Prof. Angelo D’Orsi dell’Università di Torino.
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Oggi sabato 18 gennaio 2025
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Il caso Todde è il risultato di una pessima legge elettorale regionale
18 Gennaio 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
La decisione di decadenza della Todde ad opera della Commissione di vigilanza presso la Corte d’appello, se eseguita, comporterebbe un effetto del tutto sproporzionato rispetto alle irregolarità contestate alla Presidente della Regione. Dovrebbe addirittura decadere l’intero Consiglio regionale, benché a questo organo non sia addebitato alcunché. Ora non è chi non veda il grave […]
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Perché dobbiamo ringraziare la Confederazione Sindacale Sarda per i suoi 40 anni. E chiederle di continuare.
di Franco Meloni
Eravamo in tanti il 20 gennaio 1985 al Setar Hotel nel lungomare di Quartu Sant’Elena, al Congresso costitutivo della Confederazione Sindacale Sarda. A darle battesimo Eliseo Spiga, primo segretario generale, che all’epoca aveva 54 anni e alle spalle una storia di intellettuale di sinistra, per un certo periodo comunista, sempre sardista e vero autonomista, poi approdato al PSd’Az.
La storia politica personale di Eliseo e la sua forte personalità destavano qualche diffidenza e qualche preoccupazione sia nel campo dei partiti della sinistra storica (PCI e PSI), sia in quello sardista (PSDAZ), ma anche nelle formazioni della nuova sinistra, DP Sarda in primis, da tempo approdata nel campo federalista. I Sindacati confederali (CGIL – CISL – UIL), i più “minacciati” dalla discesa in campo della nuova formazione, la criticarono, prendendo le distanze senza esitazione, ma era alle componenti di sinistra delle stesse che la nascente CSS, si rivolgeva, trovando rispondenza alla propria proposta. Occorreva forse più tempo per negoziare cambi di organizzazione e da queste componenti [leggi correnti interne] arrivavano messaggi di prudenza.
Ma Eliseo, profondo conoscitore degli ambienti politici e sindacali, che pur ascoltava nonostante tutto, non era certo uomo di mediazione e di attesa *: ruppe gli indugi e fondò il nuovo Sindacato. Credeva fermamente nella giustezza dell’analisi politica della fase storica che si viveva e che in Sardegna avrebbe premiato un nuovo soggetto politico-sindacale su basi etniche, che in poco tempo avrebbe catturato i consensi maggioritari dei lavoratori sardi. Come era accaduto in Val d’Aosta e in Alto Adige, ma soprattutto nelle regioni autonomiste della Spagna repubblicana (in primis Catalogna e Paesi Baschi). La storia ci dice che non ebbe ragione in quanto i pur significativi consensi che arrivarono, non riuscirono a scalzare la presenza oligopolista dei Sindacati confederali. La funzione di “cinghia di trasmissione” degli stessi nei confronti dei partiti della sinistra o, in diversa misura per la Cisl, della Democrazia Cristiana, non venne scalfita e il PSd’Az non assunse mai la CSS come “suo” Sindacato di riferimento. Le stesse formazioni dell’estrema sinistra non stabilirono un rapporto privilegiato con la CSS, preferendo riferirsi indistintamente a tutti i Sindacati, compresa la CSS. Vero è che DP Sarda mostrò sempre una certa simpatia per la CSS arrivando a darle i due segretari generali che nel tempo sono succeduti a Eliseo Spiga: nell’ordine Francesco Casula e Giacomo Meloni.
Nonostante tutto la CSS ha continuato ad esistere, con significative presenze tra le categorie dei lavoratori (citiamo la rilevante Federazione dei Postelegrafonici CSS), con un andamento a fisarmonica: molte adesioni nelle fasi di gestione delle vertenze, crollo nel momento di firma (e successivo) dei contratti, laddove il campo era ed ancora è oggi (seppure in misura minore) saldamente occupato dalle sigle sindacali firmatarie dei contratti nazionali.
Tuttavia la CSS ha saputo nel tempo acquisire una rispettabile reputazione nella difesa dell’identità della Sardegna, della cultura e della lingua sarda, nell’intransigente difesa della popolazione sarda, contro l’occupazione militare del territorio sardo, per la Pace. Molto importante l’adesione della CSS al movimento per la conversione della fabbrica di armi della RWM di Domusnovas.
La CSS ha articolato la sua organizzazione nell’intero territorio sardo, pur dovendo rinunciare alla disseminazione di sedi fisiche, considerati i costosi oneri di affitto, salvo la sede centrale di Cagliari, recentemente acquistata e quella di Sassari. Altre realtà importanti di supporto alle attività della CSS sono l’Assotziu Consumadoris Sardigna a protezione dei consumatori sardi e a difesa della conservazione e valorizzazione dell’ambiente e il Centro Studi intitolato all’eroe sardo Giovanni Maria Angioy.
La CSS è poi impegnata a sostenere le rivendicazioni degli agricoltori organizzati nella Confederazione Liberi Agricoltori.
Un altro importante impegno è il sostegno e la tutela degli interessi di categorie considerate marginali e troppo spesso lasciate prive di rappresentanza come quelle dei bancarellari, dei giostrai e simili.
La CSS contro i pregiudizi verso queste categorie ne ha assunto la rappresentanza, restituendo loro la dignità dovuta a tutti i lavoratori.
Concludo confessando di aver certamente dimenticato qualcosa nel descrivere iniziative e attività della CSS, che in grande parte si trovano nell’articolo di Francesco Casula, pubblicato sul blog Libero, su Aladinpensiero e su diversi social.
Le analisi e i giudizi contenuti in questo articolo sono ovviamente personali. Le conclusioni si riassumono in un Grande Grazie ai segretari generali del passato e attuale, agli altri dirigenti, agli iscritti e simpatizzanti per avere fatto vivere e operare per ben 40 anni un’organizzazione al servizio del popolo sardo. Ci attendono tempi difficili, da interpretare in tutti gli aspetti perché non ne veniamo travolti. La Confederazione Sindacale Sarda dovrà sicuramente continuare modificando se stessa per meglio contribuire a perseguire gli interessi dei sardi, con particolare impegno per i lavoratori e i ceti meno abbienti. Fortza paris, nel duplice significato di Avanti insieme e Avanti uguali!
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* Eliseo Spiga (Aosta 1930 – Cagliari 2009)
Così ne parlano i due segretari generali che nell’ordine gli sono succeduti: Francesco Casula e Giacomo Meloni: “Era un uomo forte e generoso, un intellettuale scomodo, lucido nelle sue analisi e profetico nelle sue visioni”. “Con Eliseo scompare un grande combattente, uno degli intellettuali più lucidi e creativi della Sardegna: sanguigno, irregolare e disorganico a Partiti e camarille, renitente e utopistico. Spiga si ribellava, infatti, allo sfacelo e alla società alienata della apparente razionalità capitalista del sistema economico e sociale occidentale… non si conformava e non si arrendeva alle logiche e alle ragioni della modernizzazione tecnicista, al mito dello Stato e del Mercato, al Dio moneta”. Eliseo Spiga aveva sempre investito sull’utopia, realisticamente uomo di potere, per un periodo della sua vita iscritto al PCI e alla Massoneria, dal potere abbandonato ma non abbattuto, sorretto com’era dalle sue convinzioni utopiche rispetto alla difesa e valorizzazione della Sardegna e del popolo sardo.
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Giacomo Meloni, segretario generale in carica della CSS.
Oggi venerdì 17 gennaio 2025
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Il Consiglio regionale decide di non decidere
17 Gennaio 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Il Consiglio regionale fa melina, prende tempo. La Commissione consiliare elettorale omette di esaminare il caso Todde e aspetta un ponunciamento della magistratura su un imminente ricorso della Todde. L’impressione è che si vogliano sfruttare le immancabili lungaggini giudiziarie per sfangare la legislatura. Il clima sereno e veloce dei lavori della Commissione consiliare competente […]
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Oggi giovedì 16 gennaio 2025
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Che strano paese, l’Italia! Si fa il contrario di ciò che si dovrebbe
16 Gennaio 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Che strano il nostro paese! Si fa e si dice il contrario di ciò che si dovrebbe dire o fare. Ad esempio, nei giorni scorsi è stato ucciso per strada una ragazzo di nome Ramy, di cui immagini e registrazioni ci hanno raccontato la triste ed assurda vicenda. Non si è fermato al posto […]
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Una previsione sul caso Todde? Eccola
15 Gennaio 2025
Amsicora su Democraziaoggi
Come si concluderà il caso Todde? Ognuno, spesso con sicumera fuori luogo, ci dice la sua verità. Si attendono ricorsi risolutivi a questo o quel giudice: amministrativo o ordinario? Ora, in verità io vi dico che solo una decisione conterà. Sapete quale? Sarà quella del Consiglio regionale, anche perché all’Assemblea la legge demanda la conclusione […]
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Efis martiri gloriosu in processioni in is arrugas de Stampaxi
Maria Luisa Secchi nuova direttrice dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali. Il passaggio delle consegne di don Giulio Madeddu
Un passaggio di consegne in un abbraccio.
di Don Giulio Madeddu (su fb)
Oggi si conclude ufficialmente il mio servizio come direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali. È stato un cammino ricco di sfide, gioie e, inevitabilmente, qualche fatica, ma soprattutto di esperienze che hanno segnato profondamente la mia crescita personale.
Sant’Efis martiri gloriosu de Casteddu protettori poderosu
Oggi, 15 gennaio, si celebra il “Dies Natalis” di Sant’Efisio, la ricorrenza del martirio del “protettori poderosu”, avvenuto nel 303 d.C. presso la spiaggia di Nora.
Alle ore 18:00, a Cagliari, una suggestiva processione accompagnerà il simulacro del santo realizzato nel Settecento da Giuseppe Antonio Lonis, lungo le vie di Stampace.
A seguire, alle 19, presso a chiesa di Sant’Efisio si terrà la Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari.
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Cagliari Città della Pace
*La pace si costruisce con la verità, la giustizia, la solidarietà e la libertà*
di Davide Carta (su fb)
Ieri sono intervenuto in aula sulle dichiarazioni di voto relative a un ordine del giorno proposto dalla maggioranza sulla pace in Medio Oriente, redatto da Laura Stochino e Francesca Mulas Fiori a cui ho dato anche il mio contributo, in particolare sul tema del riconoscimento dello Stato di Palestina.
Di fronte a un dibattito incapace di trovare punti di sintesi con il centrodestra, ho ritenuto necessario intervenire per sottolineare alcuni elementi chiave a partire dai fondamenti della pace indicati dalla Pacem in Terris:
La Cagliari segreta (nascosta ai più)
Urbex cagliaritano tra le memorie nascoste della Seconda Guerra mondiale
di Carla Deplano
La porzione sommitale del colle di Montixeddu, accessibile dalla via dei Falconi e smilitarizzata dopo la seconda guerra mondiale risulta attualmente occupata dalla casa Provinciale “Mater Nostra” della Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Nelle pertinenze dell’ampio giardino insistono in posizione di vedetta diametralmente opposte due garitte trasformate in altari votivi con statue di San Vincenzo e della Madonna. La prima si scorge sul viale d’ingresso ad est mentre l’altra, nascosta dai pini, si affaccia ad ovest sulla via Caboni ed è visibile anche dall’esterno, esattamente all’altezza dell’ingresso del parcheggio della Palestra Forma Karalis.
Ho avuto modo di perlustrare la porzione inferiore del colle di Montixeddu, sbancata e attrezzata dal Genio Militare negli anni ’40 come area di immagazzinamento del carburante che riforniva la Marina Militare. Si tratta di un sito particolarmente affascinante rimasto fossilizzato in mezzo agli esiti della più recente urbanizzazione dell’area a ridosso di Bonaria, compreso tra il fronte di cava ed i campi sportivi della sede del Liceo Alberti prospettante su via Ravenna.