Chiesa
Quale utilizzo culturale, in aggiunta a quello cultuale, della chiesa di San Giuseppe a Stampace? Discutiamone.
Come è noto non tarderanno i lavori di restauro della chiesa di San Giuseppe a Stampace con la sua riapertura al culto e a pertinenti usi culturali. Tra questi ultimi circolano diverse idee che comunque prevedono utilizzi polivalenti, ovviamente nel rispetto del contesto sacrale del luogo. Ci riferiamo, ad esempio, alle “proposte aperte” avanzate dall’associazione Giuseppe Toniolo della parrocchia di Sant’Anna, dalla Congregazione degli Artieri di San Michele, nonché dal MEIC (Movimento Ecclesiale d’Impegno Culturale): tutte organizzazioni che hanno promosso la riapertura della chiesa, incontrando la encomiabile disponibilità della “Fondazione istituti riuniti di ricovero minorile”, che ne è proprietaria, e la benevola attenzione dell’Arcivescovo Baturi, che, ai sensi della normativa concordataria, ne dispone riguardo alla destinazione d’uso. Nel contributo che segue di Franco Meloni si propone, mutatis mutandis, un’idea attuata tempo fa nella Diocesi di Milano dal suo Vescovo cardinale Carlo Maria Martini e sostanzialmente ripresa a Roma dal cardinale Gianfranco Ravasio.
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Cattedra dei non credenti e Cortile dei Gentili: esperienze da proporre, opportunamente adattate, anche nella nostra realtà cagliaritana.
di Franco Meloni (*)
Una proposta, che s’iscrive nell’esortazione sinodale a «interpellare anche chi guarda alla Chiesa dall’esterno, per provare ad ascoltare quel che hanno da dirci e da chiedere» è quella di ripercorrere le orme della «Cattedra dei non credenti», del grande uomo di chiesa cardinale Carlo Maria Martini (1), cogliendone l’essenzialità, anche se in forme attuative diverse dall’esperienza originale. Forse avvicinandosi a quella tuttora viva e di largo seguito del «Cortile dei Gentili», animata dal cardinale Gianfranco Ravasi (2). Ovviamente anche qui in programmi e modalità corrispondenti alle energie che persone di buona volontà vogliono mettere in campo, risorse che non mancano anche dalle nostre parti.
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Oggi domenica 11 maggio 2025
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ANPI: contro la deriva delle manifestazioni neofasciste
10 Maggio 2025 su Democraziaoggi
«Il Comitato Nazionale dell’ANPI,
viste le continue e sempre più frequenti manifestazioni di organizzazioni di estrema destra che si riuniscono per esaltare il passato regime fascista, attraverso la riunione di un significativo numero di partecipanti, organizzati con divise e inquadramento paramilitare e/o militare, con saluti romani e chiamata del “presente”; ritenuto che negli ultimi tempi a Milano […]
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In Iran impiccato uno stupratore, da noi ai domiciliari
11 Maggio 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Se dovessi seguire il Codice barbaricino e penassi in sardo, forse dovrei gioire alla notizia che uno supratore in Iran è stato condannato a morte e impiccato. Ma ora spesso penso in italiano, seguo la nostra bella Costituzione, nata dalla Resistenza, e condivido l’insegnamento di Cesare Beccaria, la persona è inviolabile, anche quando commette orribili crimini e lo Stato non può privarla della vita.[…]
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Caro Papa Leone ti scrivo…
LA CONFEDERAZIONE SINDACALE SARDA SCRIVE
AL PAPA LEONE XIV
A SUA SANTITA’ PAPA LEONE XIV
00120 CITTA’ DEL VATICANO
Caro Papa Leone,
la Confederazione Sindacale Sarda- CSS esprime tutta la sua gioia nel salutare il vicario di Cristo, che si rinnova nella Chiesa Universale tramite i propri vescovi, eredi degli Apostoli, custodi fedeli del “depositum fidei”, che, come ci ricordava Papa Giovanni XXIII nel discorso di apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre del 1962), è una fonte perenne di acqua pura: “Perfusa di luce, la Chiesa del Signore diffonde i suoi raggi sul mondo intero; è però un’unica luce che viene irradiata dovunque, né viene scissa l’unità del corpo. Estende i suoi rami su tutta la terra per il copioso rigoglio, espande a profusione i rivoli che scaturiscono con abbondanza; ma è unico il capo e unica l’origine e unica la madre fertile per le fortunate fecondità: da lei siamo partoriti, siamo nutriti dal suo latte, siamo vivificati dal suo spirito (San Cipriano De Catholicae Ecclesiae unitata ,5)”.
Il Presidente Sergio Mattarella scrive al Papa Leone XIV, anche a nome nostro!
Di seguito il testo della lettera che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Sua Santità Papa Leone XIV
«Nel partecipare al “gaudium magnum” annunziato pochi momenti fa alla cristianità e al mondo dal cardinale protodiacono, desidero far giungere, anche a nome del popolo italiano, fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato, oltre che per il benessere spirituale e personale di Vostra Santità.
Le prime parole dell’omelia odierna
[Dalla sala stampa vaticana] I will begin with a word in English, and the rest is in Italian.
But I want to repeat the words from the Responsorial Psalm: “I will sing a new song to the Lord, because he has done marvels.”
And indeed, not just with me but with all of us. My brother Cardinals, as we celebrate this morning, I invite you to recognize the marvels that the Lord has done, the blessings that the Lord continues to pour out on all of us through the Ministry of Peter.
You have called me to carry that cross, and to be blessed with that mission, and I know I can rely on each and every one of you to walk with me, as we continue as a Church, as a community of friends of Jesus, as believers to announce the Good News, to announce the Gospel.
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Inizierò con una parola in inglese, il resto è in italiano.
Ma voglio ripetere le parole del Salmo Responsoriale: “Canterò un canto nuovo al Signore, perché ha compiuto meraviglie”.
E non solo con me, ma con tutti noi. Fratelli Cardinali, mentre celebriamo questa mattina, vi invito a riconoscere le meraviglie che il Signore ha compiuto, le benedizioni che il Signore continua a riversare su tutti noi attraverso il Ministero di Pietro.
Mi avete chiamato a portare quella croce e ad essere benedetto con quella missione, e so di poter contare su ognuno di voi affinché cammini con me, mentre continuiamo come Chiesa, come comunità di amici di Gesù, come credenti ad annunciare la Buona Novella, ad annunciare il Vangelo.
Oggi venerdì 2025 maggio 9
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————————-Oggi Festa dell’Europa—-
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Habemus Papam. Leone XIV. Parla di pace. Speriamo bene
8 Maggio 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Sto guardando la Tv e piazza S. Pietro. Vedo tanta gioia, suonano le campane a distesa. Mi viene subito in mente il povero Francesco. Il lutto è durato poco. Ora il dolore è cancellato prevale la gioia. È un male o un bene? Non trovo immediata risposta, ma superare il dolore con la gioia […]
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Pitzalis interroga Nordio sul caso giudiziario Todde, ma incrementa solo la confusione
7 Maggio 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
L’on Pitzalis, vice presidente della Commissione giustizia della Camera, insieme ad alcuni esponenti di FI, FDI e Lega, chiede un intervento di Nordio sull’operato del dr. Poddighe, giudice della Corte d’appello di Cagliari. Questi, in qualità di presidente della Commissione di vigilanza elettorale, ha revocato al prof. Fercia, membro della stessa Commissione, il mandato […]
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La Chiesa, come spesso ha fatto, ci sorprende!
Ecco il nuovo Francis Robert Prevost: Papa Leone XIV
Ecco chi è Robert Francis Prevost, Leone XIV.
Jeffrey Sachs e le sfide globali: le 4 criticità. Il messaggio è netto: o mettiamo in pratica la pace e una nuova governance mondiale o rischiamo di non avere un futuro.
Jeffrey Sachs e le sfide globali: appello per una governance mondiale dalla conferenza di Roma
L’intervento dell’economista statunitense Jeffrey Sachs e le sfide globali sono stati al centro del partecipatissimo evento organizzato da Othernews e Università per la Pace delle Nazioni Unite.
di Cecilia Capanna, OtherNews*
Il 18 marzo 2025, a Palazzo Falletti di Roma, si è tenuta una conferenza sullo stato del mondo con personalità di altissimo livello. Hanno pensato e organizzato l’evento il giornalista Roberto Savio, fondatore e Presidente di Othernews, e l’Università per la Pace delle Nazioni Unite, prossima all’apertura della sua nuova sede romana. Ospite d’onore, l’economista statunitense Jeffrey Sachs, ha offerto una riflessione penetrante e urgente sui grandi problemi globali che mettono a rischio il futuro dell’umanità. Il suo intervento ha toccato tematiche fondamentali, dalla geopolitica all’ambiente, dall’intelligenza artificiale alla governance mondiale.
Oggi domenica 4 maggio 2025 – Rientro di Sant’Efisio a Stampace
Ricordo di Enrico Berlinguer a Cagliari e Carbonia
4 Maggio 2025 su Democraziaoggi
Paola Atzeni – La Provincìa
I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer – Cagliari 5 aprile – 31 maggio 2025. Una mostra che non vuole finire –
La mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, che si svolge attualmente a Cagliari, richiama tra l’altro il legame tra Berlinguer e la Sardegna.
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Aldo Moro prima del “caso Moro”: presentazione volume
Aldo Moro prima del “caso Moro”: presentazione volume [PFTS] Un ritratto inedito e a volte sorprendente del politico e statista Aldo Moro: è questo quello che emerge dalle pagine del nuovo libro di Angelo Picariello, giornalista di “Avvenire”, che ha raccolto testimonianze di prima mano per raccontare l’uomo Moro prima delle vicende ben note del rapimento. Il volume di Picariello, intitolato “Liberiamo Moro dal caso Moro. L’eredità di un grande statista” (Edizioni San Paolo 2025), sarà presentato lunedì 5 maggio 2025, alle 18, nell’aula magna della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna.
Dopo i saluti introduttivi di Mons. Mario Farci, vescovo di Iglesias e preside della Facoltà Teologica, e di Mario Girau, presidente del Meic, dialogheranno con l’autore: lo storico dell’Università di Cagliari Luca Lecis, il giornalista Franco Siddi e il sindaco di Iglesias Mauro Usai.
Modererà l’incontro Cristiano Erriu del Centro studi Aldo Moro.
Il volume ripercorre l’intera vita di Moro e, capitolo dopo capitolo, ne ricostruisce le diverse tappe: dall’Assemblea costituente all’attività parlamentare, dall’insegnamento all’attività scientifica, dalla vita familiare all’amicizia con Giovan Battista Montini, futuro Paolo VI. Dalle pagine di Picariello emerge un docente universitario interessatissimo a dialogare e ascoltare i suoi studenti, tanto da uscire a cena con loro. Il contatto con l’insegnamento, che Moro non lascerà mai, nemmeno durante i suoi incarichi ministeriali, lo portò a una grande attenzione al mondo giovanile e a una curiosità per i movimenti che nascevano negli anni Settanta, anche in campo cattolico.